Bobby Kotick, ex CEO di Activision Blizzard, ha recentemente rilasciato un'intervista al podcast Grit, discutendo della sua carriera nell'industria dei videogiochi e in particolare del suo rapporto con Blizzard Entertainment.
Kotick ha offerto uno sguardo retrospettivo sulla gestione di Blizzard dopo la fusione con Vivendi Games nel 2008. Secondo l'ex CEO, quando Activision acquisì Vivendi Games, Blizzard stava lavorando su 25 diversi progetti di sviluppo non legati ai suoi franchise principali, oltre ad avere divisioni dedicate ai social media e al gaming mobile. Tuttavia, l'unica fonte di profitto era World of Warcraft.
"Non puoi immaginare cosa stessero facendo questi ragazzi", ha affermato Kotick. "Avevano migliaia e migliaia di persone e l'intera azienda non stava facendo soldi. Solo Blizzard lo faceva, e solo grazie a World of Warcraft."
Kotick ha sottolineato l'incredibile successo di World of Warcraft come modello di business basato sugli abbonamenti, rivelando che nel corso della sua storia il gioco ha visto oltre 150 milioni di giocatori che pagavano costantemente 15 dollari al mese. Tuttavia, ha anche evidenziato la necessità di rendere il gioco meno impegnativo in termini di tempo:
"Dovevi renderlo meno tassativo e esigente sul tuo tempo. Perché non potevi divertirti ed essere competitivo senza giocare quattro ore al giorno. E le persone invecchiano, hanno figli. Semplicemente non potevi più giocarlo."
Nonostante il successo incredibile di Wolrd Of Warcraft, Kotick ha rivelato di non aver mai voluto aumentare il prezzo dell'abbonamento base, preferendo invece sviluppare servizi a valore aggiunto:
"Il mio punto di vista era che dovevamo proporre servizi a valore aggiunto, creare nuove cose da vendere, ma lasciare invariato il prezzo base. Potevamo trovare il modo di vendere loro altre cose. È un pubblico suscettibile, sai? Non vuoi fare troppo per agitarli. E anche un aumento di un semplice dollaro sarebbe stato un problema capace di generare un effetto a catena devastante."
Kotick ha anche espresso opinioni su alcune scelte strategiche di Blizzard, come il film di Warcraft che considera un fallimento, e l'importanza di figure chiave come Chris Metzen. Ha sottolineato come lo studio avesse perso il focus sul servire i giocatori di World Of Warcraft, suggerendo che il gioco stia ora vivendo una nuova età dell'oro.
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