Il mercato del lavoro giapponese sta assistendo a significativi cambiamenti nelle preferenze dei neolaureati, con alcune aziende del settore videoludico che conquistano posizioni di rilievo tra i datori di lavoro più ambiti. Un recente sondaggio condotto da Nikkei e MyNavi tra ottobre 2024 e marzo 2025 ha fotografato le aspirazioni professionali di oltre 35.000 studenti universitari giapponesi prossimi alla laurea nel marzo 2026. I risultati mostrano un panorama in evoluzione, dove stabilità e prestigio di settore sembrano essere fattori determinanti nelle scelte dei giovani talenti.
Tra le sorprese più rilevanti emerge il balzo in avanti di Konami, che ha scalato ben 21 posizioni nell'arco di un solo anno, passando dal 31° al 10° posto tra le aziende preferite dagli studenti di facoltà umanistiche. Questo improvviso aumento di popolarità ha generato stupore persino tra gli utenti giapponesi, ma potrebbe essere spiegato da diversi fattori concomitanti. L'azienda ha recentemente registrato profitti record e ha costantemente aumentato gli stipendi di ingresso, posizionandosi strategicamente con il messaggio "teniamo ancora al talento umano". Non sorprende quindi che le principali motivazioni citate dai rispondenti siano la stabilità (18,7%) e la leadership di settore (16,1%).
Nel comparto degli studenti di discipline scientifiche, Sony mantiene saldamente la prima posizione per il secondo anno consecutivo, confermandosi come il punto di riferimento per i giovani talenti tecnici. Questo primato riflette la capacità dell'azienda di attrarre profili specializzati grazie alla sua reputazione di innovatrice tecnologica e alla diversificazione del suo business, che spazia dall'elettronica all'intrattenimento.
Anche Nintendo mostra segni di ripresa significativi, salendo dal 29° al 17° posto tra gli studenti di discipline umanistiche. Un risultato che evidenzia come l'azienda di Kyoto stia riconquistando terreno nella percezione dei giovani laureandi, probabilmente grazie al successo continuativo della console Switch e all'attesa per la sua erede.
Bandai Namco si distingue per essere l'azienda più frequentemente selezionata con la motivazione "Sento che potrò fare il lavoro che mi piace" (17,5%), un dato che sottolinea come la percezione di realizzazione professionale sia un fattore determinante nelle scelte lavorative della nuova generazione. L'azienda mantiene una solida reputazione tra gli studenti di facoltà umanistiche, posizionandosi al 9° posto, in leggero miglioramento rispetto al 10° dell'anno precedente.
Sega, d'altro canto, registra un calo di popolarità tra gli studenti di discipline umanistiche, scendendo dall'8° al 13° posto. Tuttavia, l'azienda mantiene una forte attrattiva tra gli studenti di materie scientifiche, dove si posiziona all'11° posto. Questa divergenza potrebbe riflettere una percezione dell'azienda come ambiente più orientato all'innovazione tecnologica che alla creatività culturale.
Il sondaggio, che ha coinvolto oltre 25.000 studenti di facoltà umanistiche e più di 10.000 di facoltà scientifiche, offre uno spaccato interessante sulle dinamiche di attrattività dei principali attori dell'industria videoludica giapponese. I risultati suggeriscono che, nonostante la concorrenza globale, le aziende nipponiche del settore mantengono un forte potere di attrazione tra i giovani talenti locali, con strategie di employer branding sempre più sofisticate che puntano su valori come stabilità, leadership di mercato e realizzazione professionale.