Kojima lancia una frecciatina a Fortnite: "la creatività è diventata insignificante"

Kojima ha espresso la propria opinione sui Fortnite e sui battle royale in generale: la creatività, in questi giochi, non esiste ed è un danno per tutti.

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a cura di Nicola Armondi

Il battle royale è il genere di punta degli ultimi anni e Fortnite ne è il re. Potremmo ragionare molto sulla questione, ma tutto ciò che conta è che a milioni di giocatore piace spendere il proprio tempo (e il proprio denaro) con titoli di questo tipo. Che si tratti di Fortnite, PUBG, Apex Legends o modalità battle royale di sparatutto storici come Call of Duty o Battlefield, milioni di fan si scontrano spesso con molti detrattori che ritengono i battle royale opere di basso valore. Ora, una nuova voce si aggiunge al coro: Hideo Kojima.

Il papà della Metal Gear Saga e autore di Death Stranding, in arrivo il prossimo autunno, ha approfittato del palco del Comic-Con di San Diego per dire la propria su Fortnite e sui battle royale in generale: "Quando per la prima volta ho iniziato una mia produzione, la cosa più semplice per me sarebbe stato realizzare un gioco dove  tutti sono su un'isola e si sparano l'un l'altro." Il riferimento di Kojima è più che chiaro, non trovate?

Kojima, però, non si è limitato a questo e ha continuato affermando che "La creatività è ciò che muove la civiltà in avanti. Viviamo in un'era dove la creatività è dettata dagli algoritmi: è diventata quasi insignificante. È importante dare una forte risposta a tutto questo."

I battle royale, per Kojima, sono quindi una grande mancanza di creatività. Diteci, condividete il suo pensiero, oppure credete che stia un po' esagerando? Death Stranding vi incuriosisce, oppure avete ancora dei dubbi?

Potete prenotare la vostra copia di Death Stranding, per fare in modo di averla a disposizione sin dal D1, a questo indirizzo.
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