Durante lo scorso Nintendo Direct abbiamo fatto la conoscenza con numerosi titoli. Senza scomodare i pezzi grossi come Mario Golf Super Rush o Splatoon 3, la conferenza di Nintendo ci ha infatti regalato numerose opere interessanti, come ad esempio quel Project Triangle Strategy di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa. In questo calderone di annunci ha fatto capolino anche Knockout City, titolo multiplayer di EA e Velan Studios che fonda le proprie radici sulla disciplina del dodgeball. Un gioco presentato con un trailer a dir poco rivedibile, ma che alla prova dei fatti ci ha invece lasciato buonissime impressioni.
Abbiamo provato il gioco con il seguente PC:
- GPU: Zotac RTX 3070 Twin Edge OC
- MOBO: Asus ROG STRIX Z370-F
- RAM: G.Skill Trident Z RGB 16GB DDR4 3200MHz
- CPU: Intel i5 8600k
- SSD: Sabrent SSD 2TB Rocket NVMe PCIe M.2 2280
- Tastiera: Corsair K70 LUX LED Rosso Cherry MX Brown
- Mouse: Fnatic Flick 2
- Cuffie: Logitech G930
- Monitor: Samsung C27HG70 Quad HD 144Hz HDR
Una città, uno sport
Nei giorni scorsi ci siamo immersi nella closed beta di Knockout City con delle aspettative non troppo alte, complice soprattutto quel filmato di annuncio che ha fatto giustamente storcere il naso a più di una persona. Dopo qualche ora, e svariate partite dopo, le nostre impressioni sul particolare multiplayer di Velan Studios sono però cambiate radicalmente, passando dalla quasi indifferenza a un sincero interesse, grazie soprattutto a un gameplay semplice ma decisamente divertente.
In Knockout City ci metteremo nei panni di un giovane atleta di dodgeball, impegnato in delle adrenaliniche sfide nei posti più svariati e inimmaginabili. Tetti, strade e anche cantieri: qualsiasi luogo è in Knockout City il palcoscenico perfetto per un match e a rendere il tutto ancor più intrigante è poi il fatto che ognuna delle varie arene è dotata di una propria caratteristica unica, capace di sconvolgere radicalmente le basi del gioco. Nella mappa ambientata in cima a dei palazzi dei flussi d’aria ci permetteranno ad esempio di volteggiare tra un tetto e l’altro, mentre nel cantiere che fa da setting per un’altra location è un’enorme palla da demolizione a movimentare ulteriormente le partite di Knockout City.
Il re delle pallonate
Ma come funziona esattamente il multiplayer di EA? In Knockout City delle squadre da tre giocatori ognuna si sfidano in delle partite in cui l’obiettivo è quello di arrivare il prima possibile a 10 punti. Ma come si fanno i punti in Knockout City? Semplice: eliminando gli avversari a suon di pallonate. Se sulla carta il tutto può sembrare semplice, alla prova dei fatti lo “sportivo” di Velan City riesce a declinare questa semplice formula grazie a tutta una serie di interessanti meccaniche.
Oltre ai classici dash, salti, tiri caricati e quant’altro, Knockout City permette infatti ad esempio ai giocatori di accartocciarsi a forma di palla, per farsi scagliare a loro volta contro gli avversari. Colpire un giocatore con un membro del proprio team causerà un KO istantaneo, regalando in un singolo colpo un punto alla propria squadra. Scagliare un proprio compagno con un tiro caricato lo farà invece diventare una sorta di colpo di mortaio, con l’atleta lanciato che potrà piombare dall’alto causando danni ad area.
Come se tutto questo non bastasse in Knockout City sono poi presenti anche numerosi tipi di palla, dotate dei più differenti effetti. Vi è ad esempio una sfera a forma di luna che, se presa in mano, consente di fare salti più alti, mentre la palla gabbia bloccherà gli avversari colpiti, esponendoli ulteriormente ai nostri assalti. Le frecce nella faretra di Velan City sono quindi numerose e, quello che poteva a prima vista sembrare un titolo come molti altri, è invece un multiplayer di tutto rispetto.
Knockout City: free to play o titolo a pagamento?
Tutto bene quindi? Non proprio, perché purtroppo, nel caso non ne foste a conoscenza, Knockout City verrà venduto sul mercato il prossimo 21 maggio, data di lancio ufficiale del titolo, a 20 euro. Un prezzo certamente non alto, ma che può benissimo rivelarsi uno scoglio non indifferente in un momento storico come quello attuale dove i free to play hanno raggiunto livelli qualitativi notevoli e non hanno spesso e volentieri nulla da invidiare ai giochi a pagamento. A rendere il tutto ancor più emblematico è poi la presenza all’interno del titolo di uno shop e dell’oramai immancabile season pass, feature ben note ai giocatori di free to play, ma che stonano particolarmente in un’opera a pagamento del genere.
Il titolo di EA e Velan Studios sembra quindi avere tutte le carte in regola per rilevarsi un’esperienza assolutamente godibile e divertente, ma a lasciare l’amaro in bocca è il modello di commercializzazione scelto per il titolo. EA è comunque ancora in tempo per raddrizzare la rotta, prendendo magari ad esempio Destruction AllStars. Speriamo quindi che faccia tesoro di quanto successo giusto qualche mese fa con Rocket Arena, gioco multiplayer venduto a pagamento e presto finito nel dimenticatoio, e riesca a donare a Knockout City un futuro più florido.
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