Kingdom Come Deliverance 2 può essere considerato come uno degli annunci più silenziosi dell'industria dei videogiochi. Nessun leak, nessuna voce, niente di niente e tutto sommato vederlo così, quasi pronto, fa decisamente stare bene.
Si tratta del seguito di uno degli Action-GDR più atipici di sempre. Uscito nel 2018, fu letteralmente un caso sin da subito, con critica e pubblico divisi a metà sulla produzione. Se da una parte rimane ancora oggi un'esperienza incredibile, considerando anche la molte di sviluppatori coinvolti all'epoca, bisogna pur sempre ricordare in che condizioni versava il tutto al momento del lancio, come la presenza di innumerevoli bug, game breaking e un'ottimizzazione davvero... rivedibile, soprattutto su console.
Ciò che è importate ricordare, però, è che nel tempo, Warhorse Studios, si è rimboccata le maniche e ha sistemato tutto, rendendolo uno dei videogiochi più peculiari dell'industria; amato da un grosso numero di giocatori che da anni chiedeva a gran voce un secondo capitolo.
Una storia di vendetta... ovviamente
Detto fatto, non poteva non esserci una nuova avventura per Henry, anche in virtù dell'enorme cliffhanger finale su cui si chiudeva il primo episodio.
L'avventura partirà esattamente da dove era finito il primo gioco, con il nostro impavido protagonista deciso più che mai a vendicare la morte dei propri genitori.
Per farlo dovremmo viaggiare tra paesaggi medievali in due nuove mappe open world (ognuna di dimensioni doppie rispetto al predecessore), dal classico Paradiso Boemo (Repubblica Ceca) alla città mineraria d'argento, Kuttemberg (oggi, Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco).
Se nel primo capitolo abbiamo vissuto la vita classica e quotidiana degli abitanti dei villaggi, in Kingdom Come Deliverance 2 vivremo corti reali e luoghi più sfarzosi, senza dimenticarci, ovviamente, da dove veniamo. La dimensione è quindi profondamente cambiata, dal rapporto con soldati e generali, ci troveremo a discutere con veri e propri Re.
A impreziosire la qualità narrativa ci penseranno ben cinque ore di cutscene, decisamente più curate e di maggior impatto rispetto a ciò che abbiamo visto in passato.
Più grande e ambizioso
Per darvi un'idea della differenza di grandezza tra il primo capitolo e questo seguito, vi basti sapere che la produzione e sviluppo di Kingdom Come Deliverance era iniziata con solo 11 sviluppatori. A oggi, nel 2024, il team ne costa più di 250, una crescita esponenziale che vi dovrebbe far ben capire l'ambizione di questo progetto.
Non abbiamo, infatti, un mondo più, grande, ma anche un'esperienza che si propone essere qualitativamente migliore sotto ogni aspetto, dallo splendido comparto musicale curato dal compositore Jan Valta, a quello audio, fino a meccaniche di gameplay riviste per renderle l'avventura ancora più immersiva.
Nuove armi (come la balestra o le prime armi da fuoco), nuovi stili di combattimenti e nuove attività da svolgere in-game, oltre che un'esplorazione notevolmente più curata. La città principale, Kuttemberg, offre infatti un'idea ben precisa dell'enorme differenza di grandezza rispetto al primo capitolo.
Ma anche banalmente andare a cavallo nelle estese pianure, darà una visione d'insieme chiara su quanto anche il comparto grafico (già ottimo del predecessore) abbia fatto passi da gigante, esaltando il CryEngine, non solo per l'impatto visivo, ma anche per quanto concerne animazioni ed effettistica generale.
Tirando le somme
Kingdom Come Deliverance 2 sembra essere tutto ciò che doveva essere il primo capitolo, ma che per motivi di budget e forza lavoro, non era riuscito a essere. Il team sembra estremamente soddisfatto di ciò che hanno realizzato e noi non vediamo l'ora di poterlo provare con mano a una prima occasione per confermare questo loro ottimismo. Se ciò che abbiamo visto rispetterà le premesse, avremo tra le mani un Action-RPG davvero di grandissimo livello, in grado di competere con gli altri importanti titoli in arrivo quest'anno.