Intel: dietro le quinte del fallimento x86-64

L'ex ingegnere Intel Robert Colwell ha rivelato che Intel avrebbe potuto battere AMD nello sviluppo dell'architettura x86-64.

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a cura di Andrea Maiellano

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L'ex ingegnere Intel Robert Colwell ha rivelato che Intel avrebbe potuto battere AMD nello sviluppo dell'architettura x86-64, se non si fosse concentrata esclusivamente sulla linea di CPU Itanium a 64 bit.

La notizia è emersa da una risposta su Quora di Colwell, scoperta e condivisa su Twitter dall'ingegnere AMD Phil Park. Questa rivelazione getta nuova luce sulla storia dell'architettura dei processori per PC, evidenziando come le scelte strategiche di Intel abbiano influenzato l'evoluzione del mercato.

I processori Itanium non permettevano di eseguire nativamente le applicazioni a 32 bit.

Secondo Colwell, le prime versioni interne dei processori Pentium 4 erano state progettate per supportare x86-64, ma questa funzionalità fu disattivata dai dirigenti Intel. L'azienda temeva infatti che potesse danneggiare le vendite della linea Itanium, su cui stava puntando fortemente.

La decisione di Intel si rivelò un grosso errore strategico. I processori Itanium, pur essendo tra i primi a 64 bit, non permettevano di eseguire nativamente le applicazioni a 32 bit, limitandone fortemente l'adozione. Al contrario, l'architettura x86-64 introdotta da AMD nel 2003 garantiva la piena compatibilità con il software esistente.

Nonostante il lancio di x86-64 da parte di AMD, Intel continuò a supportare e sviluppare Itanium fino al 2017, smettendo di accettare ordini nel gennaio del 2020 e con le ultime spedizioni nel luglio 2021. Tuttavia, la mancanza di compatibilità ne limitò fortemente la diffusione al di fuori di scenari di nicchia.

La vicenda evidenzia come la compatibilità con il software esistente sia un fattore critico nel mercato dei processori, specialmente in ambito enterprise. La scelta di Intel di puntare su un'architettura completamente nuova si rivelò un ostacolo alla sua adozione su larga scala.

Al contrario, la strategia di AMD di estendere l'architettura x86 esistente si dimostrò vincente, permettendo una transizione graduale ai 64 bit senza sacrificare la compatibilità. Oggi "64 bit" nel mondo PC è sinonimo di x86-64, a testimonianza del successo di questo approccio.

La rivelazione di Colwell mostra come le decisioni aziendali possano influenzare profondamente l'evoluzione tecnologica, anche quando gli ingegneri interni hanno intuizioni corrette sul futuro del mercato. La lezione di questa vicenda storica rimane valida ancora oggi per le aziende del settore tecnologico.

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