Di Industry Giant 4.0 vi abbiamo già parlato qualche settimana fa, descrivendolo come un gioco con tutte le carte in regola per far breccia nel cuore degli appassionati, ma anche contraddistinto da una curva di apprendimento un po’ troppo ripida e da un tutorial poco efficace. Complice il lancio in accesso anticipato del titolo lo scorso 15 novembre, ci siamo messi nuovamente le vesti capitaliste e siamo tornati su Industry Giant 4.0 per toccarne con mano le ultime novità e comprendere meglio lo stato avanzamento lavori di questa intrigante esperienza.
Abbiamo provato il gioco con il seguente PC:
- GPU: Zotac RTX 3070 Twin Edge OC
- MOBO: Asus ROG STRIX Z370-F
- RAM: G.Skill Trident Z RGB 16GB DDR4 3200MHz
- CPU: Intel i5 8600k 3.6 GHZ
- SSD: Sabrent SSD 2TB Rocket NVMe PCIe M.2 2280
- Tastiera: Corsair K70 LUX LED Rosso Cherry MX Brown
- Mouse: Fnatic Flick 2
- Cuffie: Logitech G930
- Monitor: Samsung C27HG 70 Quad HD 144Hz HDR
Re dei trasporti
Nato con una pesante eredità sulle spalle, Industry Giant 4.0 prova a tenere alto il nome che porta proponendosi come una revisione in chiave moderna della formula che ha reso celebre la saga. Il nostro compito è quindi quello di sempre: creare dei poli industriali e logistici i più efficienti e produttivi possibile. Per farlo sarà necessario sfruttare al massimo la morfologia del terreno e instaurare delle meticolose reti logistiche. Un compito, come potrete immaginare, più facile a dirsi che a farsi.
Ogni prodotto finale, infatti, necessita di essere lavorato anche in diverse strutture per essere creato. Per dar vita a un mobile, ad esempio, è necessario partire dal legno e fargli fare svariate trasformazioni, ognuna di esse da realizzare in un edificio differente. Tutti questi centri di lavoro possono poi essere posizionati solo in zone apposite, vedi quelli dedicati all’agricoltura che necessitano di terreno fertile, e devono poi essere opportunamente collegati con gli altri tramite strade, binari o quant’altro.
Ed è proprio nella rete logistica e nella creazione di infrastrutture che risiede il vero cuore di Industry Giant 4.0. Sia la fase di posa di nuove strade che la gestione di tutti i veicoli che ci circoleranno sopra rappresentano infatti il fulcro del gioco, richiedendoci spesso e volentieri di fare i salti mortali per gestire tutto al meglio. Trovare il tracciato più veloce ed efficiente, capace di rispettare la morfologia del terreno e adattarsi meglio a future espansioni del nostro impero commerciale, non è infatti una cosa da poco e ci troveremo più e più volte costretti a ridisegnare la nostra rete di trasporti per ottimizzare tempi e costi.
Attualmente sono presenti giusti una manciata di mappe di dimensione crescente, tutorial escluso, in cui dare vita al proprio sogno capitalista, capaci di differenziarsi una dall’altra in modo tutto sommato convincente. Evidente in ogni caso come tale numero sia destinato a crescere sensibilmente nel corso dei prossimi mesi, in modo tale da dare maggiore varietà a Industry Giant 4.0. Anche perché pure la mappa più grande ci metterà poco a riempirsi tra ferrovie, industrie e tutto ciò che è necessario per diventare ricchi.
La difficile retta via
Ora come ora, per quanto sicuramente divertente, Industry Giant 4.0 non riesce però a colpire completamente nel segno e richiede ancora diverse migliorie per risultare un titolo davvero degno di nota. L’aspetto più evidente è sicuramente la gestione e la posa delle varie infrastrutture e dei diversi edifici, che risultano spesso e volentieri frustranti per i motivi sbagliati. Anche un piccolo dislivello blocca infatti la costruzione di una struttura, obbligandoci a cambiare completamente piani per un qualcosa di quasi impossibile da osservare a occhio nudo. L’assenza attuale di uno strumento per il terraforming rende poi il tutto ancora più evidente.
Spesso è poi molto difficile dare la forma sperata a strade e ferrovie, con curve all’apparenza normali che ci vengono impedite dal gioco, anche a causa dei sopracitati problemi morfologici. Fortunatamente Industry Giant 4.0 crea in automatico durante la posa delle infrastrutture ponti e tunnel dove necessario, risolvendo quindi parte di questi problemi.
In tal senso è davvero bello soffermarsi a osservare come sono stati creati i vari canali di trasporto e ammirare possenti truck e grossi treni scorrere sopra essi, con un incrocio trafficato che diventerà molto probabilmente il luogo preferito dove fermarsi ad ammirare il nostro operato.
Tornado però alle cose che ancora non vanno completamente in Industry Giant 4.0, è impossibile non soffermarsi infine sull’interfaccia utente. La UX, per quanto non debba andare a svolgere una quantità infinita di operazioni, risulta infatti inutilmente complicata e fatta di troppe finestre che si aprono una sopra l’altra. La creazione di una rotta commerciale, che ad esempio tramite un camion va a prendere il grano per portarlo a diventare farina, richiede per dire un numero eccessivamente alto di click e risulta davvero poco intuitiva.
Industry Giant 4.0: in conclusione
Industry Giant 4.0 ci permette di rivivere, in chiave virtuale, le grandi rivoluzioni industriali. La costruzione di fabbriche, la creazione di reti di trasporto e lo sviluppo di nuovi prodotti ci ricordano infatti le trasformazioni economiche che hanno plasmato il mondo moderno. Un qualcosa che il titolo fa molto bene, riuscendo a ricreare alla grande l’idea di un nascente impero commerciale. Tuttavia, alcuni aspetti come l'interfaccia utente e la costruzione delle infrastrutture necessitano di una netta limatura, capace di eliminare le impervietà che ancora limitano il titolo in questa sua natura early access. La strada per fare bene è insomma tracciata, sebbene l’obiettivo finale sia ancora un po’ lontano.