Indiana Jones e l'Antico Cerchio, lo abbiamo provato per 2 ore: un sogno per i fan?
Siamo volati a Londra per provare con mano Indiana Jones e l'Antico Cerchio per due ore: ecco le nostre prime impressioni!
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a cura di Giulia Serena
Editor
Quando mi sono seduta davanti a una delle tante postazioni preparate da Bethesda e MachineGames nel magnifico edificio londinese scelto per la prova di Indiana Jones e l'Antico Cerchio, sapevo esattamente ciò che desideravo: un gioco che mi immergesse completamente nel mondo di uno degli archeologi più amati di sempre, dove l'esplorazione viene ripagata e dove l'astuzia conta più della forza bruta.
Con tanto di fedora alla testa ho, quindi, fatto partire la demo, e alla fine delle due ore, seppure con tanto desiderio di poter giocare di più e svariate domande in testa, avevo una certezza. Il titolo sviluppato da MachineGames era esattamente ciò che mi immaginavo.
Cappello, frusta e valigia: si parte
Andiamo, però, per gradi: Indiana Jones e l'Antico Cerchio, sviluppato da MachineGames, pubblicato da Bethesda e supervisionato da LucasFilm, ci permetterà di vestire i panni del leggendario archeologo in un’avventura completamente nuova e sviluppata appositamente per il gioco. Il titolo uscirà il 9 dicembre su PC e Xbox, e nella primavera del prossimo anno anche su PS5, dando così la possibilità, chi prima e chi dopo, a tutti i fan di immergersi nel mondo di Indy.
Il gioco è ambientato tra gli eventi de I predatori dell'arca perduta e L'ultima crociata; in particolare, siamo nel 1937 e tutto ha inizio quando un misterioso artefatto viene rubato nella notte proprio al Mashall College da un uomo misterioso - e altissimo -, costringendo Indiana Jones a riprendere in mano frusta e cappello e imbarcarsi in una nuova missione in giro per il mondo. L'avventura ci porterà, quindi, dai corridoi universitari e fino al Vaticano, passando per l’Himalaya, le piramidi egiziane, i templi peruviani e molte altre affascinanti location, il tutto nel tentativo di fermare le forze malvagie e risolvere il mistero.
Ovviamente, come in ogni avventura di Indiana Jones che si rispetti non potevano mancare i nazisti, e a guidarli questa volta sarà Emerick Voss, un archeologo tedesco alla ricerca di antichi manufatti. La trama, però, va ben oltre ai seguaci di Hitler, intrecciandosi con una cospirazione di livello mondiale che il nostro Indy dovrà sventare; l'archeologo in compenso non sarà da solo, bensì verrà affiancato da Gina, una giornalista investigativa italiana interpretata dall’attrice Alessandra Mastronardi.
Immersione totale
Durante la mia prova ho avuto modo di esplorare la parte iniziale e due segmenti dell'opera, di cui il primo ambientato nella Città del Vaticano e il secondo nelle affascinati piramidi di Giza. La prima cosa che ho notato sin dai primi istanti di gioco, mentre esploravo il Marshall College, è l'incredibile attenzione posta nei dettagli da MachineGames: ho letteralmente ammirato ogni singolo pezzo in esposizione, non potendo fare a meno di notare la cura nel riprodurre perfettamente ogni pezzo con tanto di descrizione.
Axel Torvenius, creative director del gioco, ci ha spiegato che il team si è impegnato al massimo per riuscire a riprodurre nella maniera più fedele possibile gli anni '30 e, in generale, l'atmosfera tipica dei film di Indiana Jones. Dagli affreschi all'interno delle chiese del Vaticano ai manifesti fascisti appesi negli avamposti, passando per l'abbigliamento degli abitanti di Giza agli oggetti sparsi per le varie location, questa cura si vede eccome, permettendo così di immergerci veramente nel mondo di Indy.
Anche se Indiana Jones e l’Antico Cerchio seguirà una narrazione lineare, le mappe offriranno spazi aperti che permetteranno di espandere l’esperienza di gioco ben oltre la trama principale, con quest secondarie e misteri da svelare. Per agevolare l’esplorazione, infatti, avremo a disposizione vari strumenti, di cui i principali sono una macchina fotografica utile per rivelare i segreti dell’ambiente dove ci troviamo e un diario che fungerà da guida, contenendo al suo interno mappe, foto e lettere.
Ogni volta che si aggiunge una nuova informazione al diario si guadagnano punti avventura, rendendo, quindi, lo strumento non solo un archivio di viaggio, ma anche un elemento chiave per il progresso dell'avventura. Questo strumento permette di avere sempre a disposizione tutte le informazioni raccolte, aiutando così anche a risolvere enigmi e a non perdersi nei numerosi misteri che si incontreranno lungo il cammino.
Durante l'avventura potrete anche migliorare le statistiche e abilità di Indy tramite un sistema di progressione basato sui libri abilità, ovvero dei tomi speciali che, in cambio dei punti avventura, permettono di sbloccare nuove abilità. Per esempio, ci sono la capacità di abbattere nemici da dietro senza l’uso di armi e la possibilità di rinascere se si viene abbattuti cercando il cappello di Indy nelle vicinanze. Questo approccio, dunque, incentiva fortemente l’esplorazione, rendendo il gioco, come hanno affermato gli stessi sviluppatori di MachineGames, non un action adventure ma un adventure action.
Rispetto per il personaggio
Ed "adventure action" è proprio il termine perfetto per descriverlo: Indiana Jones non è un personaggio che risolve qualsiasi problema a cazzotti o con una pistola, per cui il suo stile avventuroso e cauto si riflette in un gameplay che favorisce la furtività e l’uso intelligente dell’ambiente. Potrete, quindi, raccogliere una vasta gamma di oggetti, dalle pale alle padelle, passando per cacciaviti, bottiglie e mattoni e usarli come armi improvvisate per abbattere i nemici, oppure potrete travestirvi per passare inosservati.
Certo, optare per uno scontro diretto con i cari e vecchi cazzotti rimane una possibilità che avrete sempre a disposizione, ma fare a botte è pericoloso, in quanto si rischia di attirare l'attenzione o, peggio, di essere feriti gravemente e perire. In ogni caso, anche l'approccio brutale è stato curato, con delle animazioni dallo stile quasi fumettistico quando Indy prende a pugni i nemici e delle armi storiche riprodotte in modo davvero realistico, dal design al rinculo dei colpi.
Avrete capito che la scelta di come affrontare ogni situazione dipenderà interamente da voi, mentre una cosa vi sarà imposta: la prima persona. Una scelta che in molti hanno criticato, ma che in realtà è stata sensata da parte di Machine Games, sia perché il team ha sempre sviluppato giochi in prima persona, sia per evitare confronti troppo diretti con saghe come Uncharted o Tomb Raider. Il gioco alternerà, quindi, la visuale in prima persona a quella in terza durante le cutscene e certe animazioni in stile parkour, una soluzione che, almeno per quanto abbiamo avuto modo di provare, sembra funzionare.
Tirando le prime somme su Indiana Jones e l'Antico Cerchio
Insomma, Indiana Jones e l'Antico Cerchio sembra avere tutte le carte in tavola per diventare un titolo davvero imperdibile per i fan del celebre archeologo e per gli appassionati del genere adventure. Per quanto ho avuto modo di vedere, MachineGames sembra essere riuscita a bilanciare perfettamente l’azione con l’esplorazione, offrendo un’esperienza che rispetta pienamente il carattere e lo spirito dei film di Indiana Jones.
La combinazione di meccaniche stealth, travestimenti e l'uso creativo degli oggetti come armi offre una varietà di approcci che permette ai giocatori di personalizzare la propria esperienza, il tutto senza dimenticare di chi si stanno vestendo i panni e tenendo sempre a mente che l'ingegno e la curiosità verranno premiati. Non ci resta che attendere con ansia il rilascio del gioco, fissato per il 9 dicembre, per scoprire se tutto sarà veramente come speriamo.