Nel vasto universo di Kingdom Come: Deliverance 2, i confini tra storia medievale e cultura pop si fondono in un'esperienza videoludica sorprendentemente ricca di dettagli. Mentre i giocatori esplorano le terre di Boemia nei panni di Henry, stanno scoprendo che il team di sviluppo ha disseminato il mondo di gioco con una quantità impressionante di riferimenti culturali, easter egg e citazioni ad altri titoli celebri. La particolarità che sta facendo discutere la community in queste ore riguarda un possibile cameo di uno dei personaggi più iconici del panorama videoludico: Geralt di Rivia.
Kingdom Come: Deliverance 2 si distingue per la sua accuratezza storica, ma gli sviluppatori di Warhorse Studios hanno deciso di aggiungere un tocco di ironia e omaggio alla cultura pop contemporanea. Camminando per le terre di Boemia, è possibile imbattersi in riferimenti a Johnny Silverhand di Cyberpunk 2077, alla famosa "freccia nel ginocchio" di Skyrim, al celebre Let Me Solo Her di Elden Ring e persino al cappello di paglia di Luffy da One Piece.
Queste citazioni non sono casuali ma rappresentano un ponte tra il realismo storico del gioco e il mondo videoludico moderno, creando un sottile strato di meta-narrazione che i giocatori più attenti possono apprezzare. Gli easter egg non si limitano a semplici oggetti ma includono anche dialoghi, situazioni e personaggi che richiamano altri universi narrativi.
Il misterioso avvistamento che fa discutere
Recentemente, un giocatore ha condiviso su Reddit alcune immagini che hanno acceso l'entusiasmo della community. Mentre Henry subiva una punizione (probabilmente per aver rubato una mela, come ironicamente sottolineato), in una finestra sullo sfondo è apparsa una figura che ricorda in modo sorprendente un Witcher. Nonostante la scarsa qualità dell'immagine, paragonabile ai famosi filmati di Bigfoot, diversi dettagli sembrano confermare questa teoria.
Ciò che rende particolarmente convincente questa ipotesi è la presenza di quella che sembra essere una coppia di spade sulla schiena del personaggio. Considerando che in Kingdom Come: Deliverance 2 tutti i personaggi portano le spade alla cintura, questo dettaglio distintivo potrebbe essere un chiaro riferimento alle iconiche due spade dei Witcher.
La sezione commenti del post è rapidamente diventata un terreno fertile per teorie e speculazioni. Un commentatore ha sottolineato che, poiché The Witcher è ambientato intorno al 1273, è cronologicamente possibile che Geralt vaghi per quelle terre. "C'è persino una voce a Kuttenberg riguardo un drago! Potrebbe essere lo stesso drago che vive in una tana sotto il castello di Wawel a Cracovia", ha scritto un fan entusiasta.
Altri hanno ricordato che già nel primo Kingdom Come: Deliverance esisteva un'abilità chiamata "Witcher" e un cavallo di nome Rutilia (come quello di Geralt), rendendo plausibile un riferimento più diretto in questo secondo capitolo. Insomma, le connessioni narrative tra i due universi sono sottili ma significative per chi conosce entrambe le saghe.
Questa potenziale inclusione di Geralt nel mondo di Kingdom Come rappresenta più di un semplice easter egg: è un segno di rispetto tra sviluppatori e un riconoscimento della ricchezza narrativa che caratterizza entrambe le serie. Sia The Witcher che Kingdom Come: Deliverance condividono infatti radici nell'Europa medievale, seppur con approcci diversi alla storia e al fantasy.
I riferimenti incrociati tra titoli diversi stanno diventando una tradizione sempre più comune nel mondo videoludico, creando una rete di connessioni che arricchisce l'esperienza dei giocatori più attenti. Che si tratti effettivamente di Geralt o di un altro strigo, questo cameo rappresenta un elemento di scoperta che motiva i giocatori a esplorare ogni angolo del vasto mondo creato da Warhorse.