Il trailer dela serie tv Like a Dragon: Yakuza è cupo e violento... ma non c'è il karaoke

Il nuovo Like a Dragon: non è quello che speravamo, ma ha comunque un aspetto intrigante. Cambio di rotta per la serie, ma mantiene fascino e potenziale.

Avatar di Giulia Serena

a cura di Giulia Serena

Editor

La serie live-action Like a Dragon: Yakuza debutterà su Amazon Prime Video il 24 ottobre, offrendo una rappresentazione cupa e violenta del mondo della yakuza giapponese. Ebbene, il trailer ufficiale uscito ieri sera mostra un tono decisamente più serio rispetto all'umorismo e alla stravaganza che caratterizzano i videogiochi della serie Yakuza.

La trama si sviluppa su due linee temporali intrecciate, ambientate nel 1995 e nel 2005. Nel 1995, il protagonista Kiryu e i suoi amici pianificano una rapina in una sala giochi controllata dalla potente famiglia Dojima, finendo per essere trascinati nel mondo criminale di Kamurocho. Nel 2005, Kiryu viene rilasciato di prigione e torna a Kamurocho per proteggere i suoi amici, ora in pericolo a causa delle crescenti tensioni tra i clan Tojo e Omi.

Il trailer evidenzia scene di violenza e un'atmosfera tesa, con sparatorie, combattimenti e personaggi minacciosi come il "Demone di Shinjuku". Questo approccio cupo si discosta notevolmente dal tono più leggero e stravagante dei videogiochi, che spesso includono mini-giochi di karaoke e altre attività bizzarre.

Nessuno in questo video sembra propenso a fare shot di sambuca e cantare la sua canzone preferita di Meat Loaf davanti a degli sconosciuti.

La scelta di un tono più serio e realistico potrebbe essere motivata dal desiderio di rendere la serie più accessibile a un pubblico mainstream, meno familiare con l'umorismo peculiare dei videogiochi. Tuttavia, questo approccio si differenzia da quello adottato da altre serie tratte da videogiochi, come l'adattamento di Fallout su Prime, che è riuscito a bilanciare con successo elementi cupi e umoristici.

Sappiamo poi che la serie esplorerà temi universali come la famiglia, non solo attraverso i legami di sangue, ma anche attraverso le relazioni tra boss yakuza e sottoposti, orfani e custodi, mentori e allievi. 

Resta da vedere se la serie riuscirà a trovare il giusto equilibrio tra fedeltà al materiale originale e appeal per un pubblico più ampio. Il successo dipenderà dalla qualità della scrittura, delle interpretazioni e dalla capacità di creare personaggi complessi e coinvolgenti, al di là delle scene d'azione e violenza.

Prova Amazon Prime Video GRATIS per 30 giorni

Leggi altri articoli