La nuova Playstation 5 Sli, annunciata ufficialmente qualche settimana fa, non ha il lettore ottico. Chi vuole usarlo comunque potrà comprare un’unità esterna, ma per associare i due oggetti sarà necessario avere una connessione a Internet.
La conferma arriva dalle immagini delle confezioni del nuovo bundle con Call of Duty Modern Warfare III, dove una scritta spiega che "È necessaria una connessione a Internet per accoppiare il Disc Drive e la console PS5 al momento della configurazione".
Una situazione che potrebbe sembrare un controsenso, visto che se uno sceglie il disco forse è proprio perché non può o non vuole connettersi a Internet per giocare, no?
Beh, non tanto. Per almeno due ragioni: la prima è che tutti o quasi tutti i giocatori PS5 già hanno una connessione a Internet, che comunque è necessaria per sfruttare appieno il potenziale della console. La seconda è che stiamo parlando di una console all digital. Chi la compra è per definizione una persona che ha facilmente accesso a Internet. Questa seconda ragione tuttavia sarà valida solo per un po’: a un certo punto non sarà più possibile comprare la PS5 “vecchia”, e quindi anche chi vuole il lettore a tutti i costi potrà scegliere solo la versione con il lettore esterno.
In ogni caso non è un vero problema, anche se resta una cosa un po’ strana da parte di Sony. Dopotutto è un lettore Blu-Ray connesso con un cavo, e non si intravedono ragioni tecniche per cui non lo si possa accoppiare alla console anche offline. Tranne forse la gestione dei DRM, come vedremo più avanti.
Anzi a ben guardare sarebbe ottimo se quello stesso lettore lo si potesse collegare anche a un PC. Non che sia una cosa di cui abbiamo bisogno tutti i giorni, ma avere un’opzione in più sarebbe stata una bella notizia. Una notizia che, temo, non vi daremo né ora né in futuro.
PS5 Slim e unità ottica: possibili problemi in futuro?
Se la connessione è necessaria per attivare il lettore ottico, forse significa che Sony associa in qualche modo quello specifico lettore di dischi a quella console, attivando meccanismi DRM. A tal proposito vale la pena ricordare che se voglio guardare un film in Blu-Ray con DRM, allora tutti i dispositivi usati (lettore, console e televisore, ma anche i cavi) devono essere certificati.
Le implicazioni possibili sono varie, senza alcune certezza che si verifichino: potrebbe non essere possibile rivendere il lettore stesso, perché associato univocamente a una specifica console - sembra poco probabile ma sappiamo che le odierne corporation non apprezzano molto che esista un mercato dell’usato.
Inoltre quando ci sono di mezzo i DRM è sempre aperta la questione della compatibilità futura. Quando un giorno i server si spegneranno, il dispositivo funzionerà ancora o diventerà l'ennesimo rifiuto da smaltire? E in quel caso, che cosa ne faremo dei dischi?
Community Notes on X segnala un articolo di Wired del dicembre 2020 che potrebbe, in parte, rispondere agli interrogativi. L'articolo sottolinea che sia Sony che Microsoft "bloccano il software che usano per accoppiare i lettori di dischi con le schede madri delle loro console". Questo potrebbe essere un tentativo di garantire la conformità al Digital Millennium Copyright Act, che rende illegale "l'elusione di una misura tecnologica che controlla efficacemente l'accesso a un'opera protetta da copyright". In questo caso, l'accoppiamento dell'unità disco e delle schede madri garantisce l'utilizzo di un accessorio legittimo di prima parte e non di uno che può consentire la pirateria.
Naturalmente, raramente i pirati sono stati fermati dall'accoppiamento del firmware. Invece, queste tecnologie spesso e volentieri hanno reso difficili le riparazioni, a volte proprio impossibili.
La nuova PlayStation 5, che alcuni hanno deciso di chiamare PS5 Slim, sarà lanciata a novembre; la versione attuale resterà in commercio fino a esaurimento scorte, dopodiché il nuovo design sarà l’unico disponibile. Il lettore ottico sarà venduto a 80 euro circa.