Nel panorama dei videogiochi esistono prodotti talmente scadenti da trascendere la semplice mediocrità e diventare fenomeni culturali. Big Rigs: Over the Road Racing rappresenta probabilmente l'apice di questa categoria, essendo universalmente riconosciuto come uno dei giochi più disastrosi mai creati.
Sviluppato da Stellar Stone e lanciato nel 2003, questo simulatore di camion è diventato leggendario non per i suoi pregi, ma per la sua incredibile collezione di esilaranti difetti tecnici. Ora, a sorpresa, questo monumento all'incompetenza videoludica si prepara a tornare sul mercato digitale grazie all'etichetta Margarite Entertainment, che ha annunciato la sua ripubblicazione su Steam per la primavera 2023.
La leggenda del disastro diventato un cult
Con un'impressionante media voto di 8/100 su Metacritic, Big Rigs ha stabilito un record negativo difficilmente eguagliabile nel settore. La celebre recensione di Alex Navarro per GameSpot, che assegnò al titolo un pietoso 1/10, è diventata essa stessa un pezzo di storia del giornalismo videoludico, così come la celebre puntata di Angry Video Game Nerd che ha reso il titolo ancora più celebre e, per assurdo, molto ricercato fra i cultori del trash.
Il gioco si distingue per bug catastrofici che lo hanno reso involontariamente un titolo demenziale ed esilarante: avversari controllati dalla CPU che rimangono immobili alla partenza, fisica inesistente che permette ai camion di scalare montagne verticali e la possibilità di accelerare all'infinito, quando si va in retromarcia, senza alcun limite di velocità, sono solo alcune delle perle che si possono trovare in questo titolo. Proprio quest'ultima caratteristica permetteva al veicolo di roteare vorticosamente per poi arrestarsi istantaneamente al rilascio del tasto.
Il meme più celebre nato dal gioco, ovvero la schermata di vittoria con la grammatica scorretta "You're Winner", e una coppa dalla dubbia forma, è diventato parte dell'immaginario collettivo dei videogiocatori, simboleggiando perfettamente l'assurdità dell'intero progetto. Questi elementi hanno contribuito a trasformare un prodotto tecnicamente disastroso in un fenomeno di culto.
Un ritorno "non pianificato"
La comparsa improvvisa della pagina Steam di Big Rigs ha inizialmente fatto pensare a un pesce d'aprile anticipato. Tuttavia, Margarite Entertainment ha confermato ufficialmente l'acquisizione dei diritti del gioco e di altri presunti "classici", promettendone la ripubblicazione. L'annuncio, a quanto pare, non era previsto così presto: la pagina è diventata pubblica probabilmente per errore, cogliendo di sorpresa gli stessi editori.
Il livello di professionalità dell'operazione sembra essere in linea con lo spirito originale del gioco. Margarite Entertainment non ha utilizzato risorse originali per creare la pagina Steam, ma ha recuperato artwork da SteamgridDB e video realizzati dall'utente GXZ95, aggiungendo i crediti solo dopo che la questione è emersa pubblicamente.
Guardando la nuova pagina Steam, un giocatore distratto potrebbe scambiare Big Rigs per un normale simulatore di guida di camion. Nulla di più lontano dalla realtà: dietro quella facciata innocua si nasconde uno dei prodotti più tristemente celebri nella storia del videogioco, un titolo che ha ridefinito i parametri di valutazione della qualità verso il basso.
L'operazione di ripubblicazione, con le sue modalità approssimative, sembra quasi un omaggio involontario alla disastrosa qualità dell'originale.