No, non è colpa dell'ESA o di ReedPop se l'E3 2023 è stato cancellato. A sottolinearlo è Christopher Dring, giornalista di GamesIndustry.biz, che poche ore dopo la conferma della cancellazione dello show di quest'anno ha voluto fare il punto sullo stato generale dell'industria dei videogiochi, ricavandone anche un'osservazione decisamente interessante.
Partiamo dall'inizio: l'E3, come manifestazione, non era rivolta ai giocatori. Lo era nella sua forma più naive, più ingenua, quella degli showcase e delle conferenze. In verità la fiera organizzata dall'ESA era stata voluta fin dalle sue origini da Sony, Nintendo, SEGA ed Electronic Arts, le major del videogioco. Serviva un punto d'appoggio, possibilmente annuale, dove fare business. In pochi si erano accorti che quell'industria, nata con i giochi creati in garage, stava in realtà diventando sempre più matura. E così, come con il cinema, la fiera di Los Angeles rappresentava il luogo perfetto dove fare networking, scoprire nuovi talenti e instaurare relazioni di business. La pandemia, come ammesso dal presidente dell'ESA, ha solamente accelerato questo processo.
Dring fa poi una riflessione amara sull'E3 e sul suo futuro. A decidere il suo ritorno non saranno i giocatori, né l'ESA stessa, ma i maggiori player di mercato. Nel corso degli ultimi anni, tutti i grandi publisher e tutti coloro che hanno davvero in mano le sorti di come si muoverà questa industria hanno però fatto capire che al momento per la kermesse di Los Angeles non c'è più spazio.
"E3 was created by the likes of Nintendo, EA, Sony and Sega in 1995. And it'll be those same companies, plus a few new ones, who will decide whether it comes back or disappears.
— Christopher Dring (@Chris_Dring) March 31, 2023
"As of today, the industry's decision seems pretty clear"https://t.co/4YELzpDQ1h
In tanti si chiedono se poi l'E3 diventerà come il PAX, il Comic Con o la Gamescom. Per Dring non è possibile. "Abbiamo già una Gamescom, abbiamo già un PAX, abbiamo già un Comic Con". La games industry ha davvero tutto ciò che può ottenere ed è molto probabile che sia stata scelta l'ESA come vittima sacrificale, in un mondo in continua evoluzione.
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