a cura di Giulia Serena
Editor
Scegliere un buon monitor da gioco non è mai facile: i modelli sul mercato sono moltissimi e i prezzi davvero tanto vari. Soprattutto se il vostro budget è limitato, trovare un prodotto di buona qualità può essere davvero una missione complicata, ragion per cui ci siamo impegnati a scovare i migliori monitor da gaming economici sul mercato a meno di 500 euro (e nella maggior parte dei casi a meno di 400).
Ovviamente vi presenteremo monitor di diverso tipo, che vanno dalla risoluzione 4K ai 1080p, e per fasce di prezzo differenti. Troverete, quindi, sicuramente quello che fa al caso vostro, a prescindere che la vostra piattaforma sia PlayStation, Xbox o Nintendo Switch. Abbiamo scelto i prodotti non solo in base al costo e alla risoluzione, ma anche a caratteristiche come le tecnologie dello schermo, la frequenza di aggiornamento e il tempo di risposta; se siete interessati a scoprirne di più a riguardo, a fine articolo troverete un'ampia spiegazione.
Se, invece, siete alla ricerca di un televisore per giocare, vi consigliamo di dare uno sguardo al nostro articolo dedicato ai migliori TV 4K OLED per console. Detto ciò, buona lettura!
Prodotti
ASUS TUF Gaming VG289Q
Il migliore in 4K
Un monitor in 4K dotato di tecnologie HDR e IPS, oltre che compatibile con AMD FreeSync Premium.
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Pannello eccellente, Refresh rate 60Hz
LG 27GR75Q UltraGear
Il migliore in Quad HD
Il miglior monintor gaming economico in Quad HD con tecnologia IPS e il supporto ad AMD FreeSync Premium e NVIDIA G-Sync.
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Tempo di risposta di 1ms, Funzioni aggiuntive, Pannello IPS
Samsung Monitor Gaming Odyssey G3
Il migliore in Full HD
Il miglior monitor in 1080p e il più economico
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Ottimo rapporto qualità/prezzo, Refresh Rate
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Qualità visiva inferiore rispetto al 4K
Samsung Monitor Gaming Odyssey G5
Il migliore curvo
Il miglior monitor economico curvo e a 27", dotato di risoluzione FHD e tecnologia AMD FreeSync Premium.
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Ottimo pannello curvo con risoluzione 2K, Refresh rate di 144Hz
Quali sono le tipologie di display di un monitor gaming?
Oltre alla risoluzione, che immaginiamo sia molto nota ai più, importante è anche la tecnologia che anima il pannello. Oggigiorno ce ne sono sostanzialmente tre: TN, IPS e VA. Queste sigle offrono tecnologie abbastanza differenti tra loro, e sarete voi, dunque, a stabilire quale sia la più adatta alle vostre necessità. Qui di seguito le differenze.
- TN: Offrono una risposta molto elevata, sono quindi molto adatti al gioco. Tuttavia, lo fanno a discapito della qualità del colore e di un angolo di visione non proprio elevatissimo, al punto che suggeriamo una vista frontale.
- IPS: Al contrario, offrono dei tempi risposta ridotti, anche se non di moltissimo, ma vantano invece una resa cromatica eccellente, nonché un angolo di visione molto ampio.
- VA: La via di mezzo. Né più né meno. Più che altro, in questo caso la differenza la fa una resa dei neri un po' più pronunciata, che vi farà godere di immagini con più contrasto. Per il resto, come già detto, è una perfetta via di mezzo tra i pannelli TN e VA.
Qual è la frequenza di aggiornamento ideale per giocare?
I giocatori fanno sempre presto a parlare di FPS, ma raramente lo fanno in relazione al proprio schermo e alla frequenza di aggiornamento, gli Hz. Questa fantastica parolina composta da due lettere indica quante volte viene aggiornata un'immagine a schermo.
Entrando più nello specifico, potremmo dirvi che, qualora disponete di un PC in grado di spingere i giochi fino all'infinito e oltre, è per forza di cose necessario munirsi anche di un monitor in grado di superare i 60Hz, preferibilmente 120Hz o superiore. Vi diciamo ciò perché, in alternativa, sebbene il PC mandi in uscita più di 60 FPS al secondo, il monitor, essendo castrato a 60Hz, non riuscirebbe ad aggiornare più di 60 volte lo schermo. Pena, non beneficerete di un frame rate superiore ai 60FPS.
Essendo questa una guida all'acquisto pensata per i monitor più economici, crediamo che 60Hz nel caso di un monitor 4K e 120 o 144Hz nel caso di monitor Full HD siano più che soddisfacenti per una buona esperienza gaming, onde evitare che il prezzo lieviti troppo.
Che risoluzione deve avere un monitor gaming?
Scontato che sia, come già ribadito in apertura, è fondamentale tenere in considerazione la risoluzione in relazione al tipo di utilizzo dello schermo. Avete un PC che vi consente di giocare a risoluzione 4k? Bene, allora dovreste assolutamente puntare su uno schermo Ultra HD, così da beneficiare di un significativo aumento dei pixel. Al contrario, se il 4K non è alla portata del vostro computer o delle vostre console (ricordiamo infatti che solamente PS4 Pro, One X, PS5 e Series X vi garantiscono una risoluzione 4K), puntare su un monitor a 1080, magari con un refresh rate elevato, potrebbe essere una soluzione più che valida. Attenzione, invece, alla risoluzione 1440p, supportata da Xbox One X, Series X e PS4 Pro, ma detestata, almeno per il momento, da PS5.
Riguardo al formato, la situazione è molto semplice: se giocate su console, abolite qualsiasi formato che non sia il classico 16:9. Vi diciamo ciò perché le console non sono assolutamente pensate per ospitare altri formati. Su PC la situazione è invece diversa, ed è quindi possibile sperimentare anche soluzioni più particolari.
Quanto deve essere grande un monitor gaming?
Ok, abbiamo affrontato il discorso risoluzione, refresh rate, tipologia di pannello e tutte le caratteristiche care ai videogiocatori, ma quali sono le dimensioni più indicate? E lo schermo? È meglio ricurvo, oppure no? Riguardo alle dimensioni, i fattori da considerare sono in realtà pochi: sostanzialmente, se giocate con lo schermo posizionato su di una scrivania, a un massimo di 10/12cm di distanza, beh, meglio non esagerare troppo con le dimensioni, limitandosi ai 27″ o giù di lì.
In merito alla conformazione del display, invece, il tutto è ancor più semplice: gli schermi ricurvi necessitano necessariamente di essere visti centralmente, vale a dire che non potrete guardarli lateralmente, pena una riduzione della qualità d’immagine, soprattutto nel caso il pannello non fosse IPS; ancor più importante, poi, l'immersività, il vero scopo di questi schermi, che andrà a perdersi se non vi posizionerete davanti allo schermo.
Come connettere monitor gaming e console?
Un elemento spesso poco valutato dai giocatori, è proprio quello relativo alla connettività, ci riferiamo alle differenti porte in ingresso dello schermo. Per fare un esempio: i giocatori console avranno assolutamente bisogno di porte HDMI per collegare le proprie console, preferibilmente due nel caso abbiate sia Xbox che PlayStation; in alternativa, su PC, vale sempre la pena connettere lo schermo alla porta DP, vale a dire Display Port. Perché? In questo modo avrete accesso a tutte le funzionalità PC del vostro monitor e avrete anche modo di impostare delle risoluzioni e alcuni formati prima inaccessibili.
Da non sottovalutare, poi, sono anche gli ingressi per l'audio. Lo sapete, nella maggior parte dei casi non troverete alcuno sneaker, diventa quindi fondamentale trovare quantomeno degli ingressi per il jack delle cuffie o per gli altoparlanti esterni. Per cui, valutate bene in fase di acquisto.
Cosa sono G-Sync e FreeSync?
Queste famosissime tecnologie, G-Sync e FreeSync, lavorate rispettivamente da NVIDIA e AMD, permettono ai monitor e ai TV di ultima generazione di sincronizzare gli FPS mandati in output dal gioco con la frequenza di aggiornamento del display, gli Hz. In questo modo, si evitano fastidiosi artefatti visivi, su tutti il noto tearing, che "strappa" l'immagine a causa del mancato sync tra FPS e refresh rate del pannello.
Per cui, a tutti i giocatori intenti a videogiocare alla massima fluidità e senza interruzioni di alcun tipo, suggeriamo caldamente di prendere in considerazione dei monitor dotati di queste tecnologie. Badate bene, però: non tutte le console le supportano. Infatti, solamente Xbox One X, Series S, Series X e PlayStation 5 le supportano, e solo nel formato FreeSync proposto da AMD, nessun supporto per la tecnologia NVIDIA.
Qual è il tempo di risposta ideale per un monitor gaming?
Importantissimo in ambito gaming, soprattutto in alcuni particolari videogiochi, il tempo di risposta - fortunatamente - si attesta quasi sempre su livelli davvero ottimi, anche nel caso di monitor non propriamente all'ultimo grido. Per cui, almeno oggigiorno, è davvero difficile incappare in problemi di risposta e in monitor completamente inadatti. Ciononostante, se giocate competitivo o vi dilettate con gli FPS del momento, anche una piccolissima differenza, un miglioramento lieve, potrebbe fare la differenza. Il consiglio, infatti, è di puntare su monitor caratterizzati da un tempo di risposta praticamente immediato, 1ms nel migliore dei casi.
Tuttavia, a meno di non giocare competitivo, anche salire fino ai 5ms non è di certo un dramma. In esperienze come Uncharted o The Last of Us, siamo certi non avrete problemi di alcun tipo.
Quanto costa un monitor da gaming?
Come ribadito ormai più volte, questa è una guida dedicata ai monitor da gioco più economici. Per questo motivo, anche quando abbiamo preso in considerazione schermi 4K e HDR, non abbiamo superato in alcun modo i 350€. Parliamo dunque di schermi molto abbordabili, che siamo certi faranno la felicità di molti, intenti a non spendere troppo per un monitor da gioco, ma che, allo stesso tempo, vogliono tutte le specifiche del caso.
Quindi, prima ancora di stabilire il budget, pensate alla vostra piattaforma di riferimento, sia essa un PC o una console da gioco, e ragionate poi su quale sia la risoluzione più adatta da utilizzare. Per uno schermo 4K a 60Hz, come detto, seguendo i suggerimenti presenti nell'articolo, vi terrete sotto i 350€; circa 160€ nel caso dei 1080p e inferiore ai 300€ e vicino ai 260€ nel caso di schermi a risoluzione 1440p.