I migliori giochi horror di sempre

Halloween è alle porte, e noi abbiamo deciso di lanciarci in un'impresa titanica: stilare un elenco dei migliori giochi horror di sempre.

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a cura di Antonio Rodo

Strani cappelli a punta, città avvolte da una nebbia fittissima, zucche dappertutto e altri tipici stereotipi e usanze di questa spaventosa festività. Stiamo parlando di Halloween, ovviamente, e del periodo che ogni anno vede migliaia di persone travestirsi e immaginarsi all'interno del miglior film horror di turno.

Per celebrare al meglio questo periodo, abbiamo deciso di lanciarci in un'impresa titanica, stilare un elenco dei migliori giochi horror di sempre, videogiochi che hanno fatto la storia di questo medium, titoli imprescindibili per ogni appassionato del genere. Tenetevi stretti alla sedie, dunque, perché potreste prendervi un bello spavento. Prima di cominciare, però, suggeriamo di dare un'occhiata anche ai giochi horror del momento, i più recenti: li trovate in questo articolo.

Resident Evil 2 Remake

Può un videogioco diventare un classico ben due volte? Onestamente non lo credevamo possibile, eppure la risposta è Resident Evil 2, un classico nella sua versione originale, un classico nell'eccezionale remake rilasciato nel 2019. 

Ancora oggi, al solo pensiero ci esplode la testa: Capcom, riuscendoci, ha cercato di ammodernare ogni singolo aspetto del gioco ma, allo stesso tempo, di non snaturare il prodotto originale e lasciare agli utenti un retrogusto anni novanta. Un incrocio perfetto tra ieri e oggi, un'icona horror destinata a restare nell'immaginario collettivo dei giocatori. 

Dal comparto narrativo a quello tecnico, l'operazione è quindi riuscita pienamente. Da rimproverare, forse, la poca connessione e interazione fra le due campagne, ma non è un argomento da affrontare in questa sede.

The Evil Within

Cosa avrebbe fatto Shinji Mikami se avesse continuato la direzione della saga di Resident Evil? Non lo sapremo mai, ma la sua ultima creazione, The Evil Within, potrebbe nascondere la risposta. 

Dichiamocelo chiaramente: The Evil Within è un Resident Evil sotto mentite spoglie, un titolo che raccoglie tutte le rivoluzionarie idee del quarto Biohazard e le rimescola all'interno di un'atmosfera, dei personaggi e un approccio al genere horror completamente diversi. The Evil Within ha l'anima di Resident Evil ma non vuole esserlo al massimo, e si concede personaggi meno immortali e più fragili, e tematiche che spaziano dalla perdita, il rapporto con la famiglia e la sanità mentale. 

Un horror più psicologico e umano, che seppur senza eccessi, rimane attaccato all'utente anche una volta spenta la console.

Alien Isolation

Quando viene annunciato un tie-in, le possibilità che possa trattarsi di un'occasione sprecata sono sempre elevatissime. Negli ultimi anni, fortunatamente, le cose sono parzialmente cambiate anche da questo punto di vista, e Alien Isolation lo conferma. 

Inutile dirlo, il pubblico di questo videogioco si è frammentato moltissimo, tra chi urla al capolavoro e chi, invece, non perde occasione per ribadire quanto fosse noioso nascondersi e scappare qua e là dal minaccioso Alien. De gustibus. Ci sta possa non piacere affatto, ma è obiettivamente innegabile la cura riposta nella realizzazione, la calibrazione dell'esperienza con tanto di salvataggi vecchia scuola, e una tensione che rimane immacolata per tutta quanta la durata, al punto che, a fine partita, un modo per scrollarsela di dosso bisogna per forza trovarlo. 

Imperdibile.

Resident Evil Rebirth

Se Resident Evil 2 Remake passerà alla storia per essere diventato un classico esattamente come l'originale, Resident Evil Rebirth, versione remake e rimasterizzata in tutte le salse, passerà alla storia per aver - qualitativamente - superato la versione originale. Incredibile ma vero, ogni singolo aspetto della produzione è migliorato: dai controlli all'atmosfera, arrivando al comparto grafico, la versione Rebirth sbaraglia quella originale. 

A tal proposito, e ci riferiamo a voi lettori, se non avete mai giocato il primo Resident Evil, piuttosto che fare i salti mortali nel tentativo di recuperare ed emulare la versione originale, buttatevi senza pensarci un attimo sulla versione remake. Scoprirete un gioco incredibilmente attuale ancora oggi e, contestualizzandolo a dovere al periodo d'uscita, capirete cosa ha reso grande il primo Resident Evil.

Dead Space

Un gradissimo horror ingabbiato in una saga che nel tempo è diventata sempre meno horror. Fa un po’ ridere, ma è la verità: dopo Dead Space, la serie ha scelto un'altra direzione, quella della distruzione, e l'ha fatto fino all'inevitabile fallimento.  

Il problema di Dead Space, eccezionale che fosse, erano le vendite bassissime, che EA provò a risollevare snaturando completamente l'idea originale, abbandonandosi del tutto, arrivati al terzo atto, all’action e alla cooperativa. 

Nonostante i tristi risvolti, il primo Dead Space era e rimane un capolavoro del genere horror, e in attesa di scoprire nel dettaglio il futuro della serie, a partire dal remake di prossima uscita, non possiamo che suggerirvi di recuperarlo. Abbandonatevi al fascino delle ambientazioni spaziali, immergetevi nell’assordante silenzio, smembrate i necromorfi.

Silent Hill 2

Se c'è un nome che non dovrebbe mai mancare quando si parla di horror e videogiochi, è proprio Silent Hill, in particolare il secondo capitolo, che ovviamente raccoglie l'eredità del precedente per dar vita ad un seguito che fosse superiore in ogni aspetto. 

Silent Hill e Resident Evil sono due saghe spesso accostate, un po’ come Metal Gear Solid e Splinter Cell, ma sono in realtà estremamente diverse fra loro: Silent Hill, infatti, e in particolare questo secondo capitolo, è molto più riflessivo e psicologico, e la trama e i personaggi hanno uno spessore diverso, ben più ampio del classico protagonista di Resident Evil. Adesso, immaginate Silent Hill 2 come il videogioco più riuscito in tutti gli aspetti e i titoli più o meno tirati in ballo in questo articolo.

Consiglio spassionato: in attesa di scoprire se la serie tornerà in qualche modo, consoliamoci ripensando o rigiocando questa gemma.

Outlast

La generazione PlayStation 4 e Xbox One ha risvegliato il panorama horror. Può sembrare un azzardo, ma ne siamo certi. Parte del merito è di produzioni come Outlast, che mentre i grandi nomi dell'industria faticavano ad affacciarsi o a tornare belli come un tempo, fece breccia nel mercato conquistando un po’ tutti. 

Sarebbe il caso di citare anche quella meraviglia di Layers of Fear, ma vista l'innegabile ispirazione ad Outlast lo metteremo da parte omaggiandolo con una menzione d'onore.

Ciò detto, tra i titoli citati, Outlast è forse il più spaventoso: l’assenza delle armi e un'atmosfera a dir poco angosciante, unite al controllo di un personaggio tutt'altro che perfetto e poco umanizzato, rendono Outlast uno dei giochi più terrificanti e ansiogeni del panorama moderno, capace di restare attaccato al giocatore anche dopo i titoli di coda.

Parasite Eve

Scelta piuttosto bizzarra, direte voi. Può essere, dal momento che Parasite Eve è un gioco di ruolo con punti esperienza, livelli, magie e chi più ne ha più ne metta. Però, è anche un survival horror piuttosto riuscito, che sa quando mettere da parte l'azione per dare spazio ad un'atmosfera e un ritmo di gioco meritevoli di entrare in questa nostra carrellata. 

Interessante anche la componente narrativa, che ci mette nei panni di una giovane poliziotta che si ritrova coinvolta in una situazione parecchio rocambolesca. Questo mix di elementi, combinati con un comparto narrativo tutt'altro che da cestinare, colpirono molto i giocatori sul finire degli anni novanta, complice anche un'estetica parecchio assimilabile a quella di Resident Evil, che proprio in quegli anni sbocciava a meraviglia.

Clock Tower

Altra scelta piuttosto particolare, un'avventura grafica vecchio stile, punta e clicca e survival horror. Ci riferiamo al videogioco uscito nel 1996 sulla prima PlayStation, seguito di quel Clock Tower arrivato esclusivamente per Super Famicom e in territorio nipponico. Un’uscita, capirete bene, che segnò l’arrivo, per la prima volta, anche in occidente, permettendo ad una buona fetta di pubblico di metterci finalmente le mani sopra. 

Com'era solito fare nelle avventure grafiche del passato, parte dell'esperienza comprendeva la risoluzione di diversi puzzle, in questo caso da risolvere alle prese con un'atmosfera degna dei migliori film horror e perseguitati da Scissorman, una nemesi parecchio ingombrante.

Un piatto parecchio ricco per un dei videogiochi più originali del panorama horror.

Eternal Darkness

Il caro vecchio GameCube, tanto potente quanto pregno di gemme incredibili da recuperare e ricordare. Una di queste è sicuramente Eternal Darkness, titolo ispirato dall'immenso immaginario Lovecraftiano e dal poeta e scrittore Edgar Allan Poe.

Atmosfera e immaginario ricchi davano vita ad un'esperienza finalmente matura, decisa a scrollarsi di dosso l'infantilità tipica del videogioco di quegli anni, probabilmente scacciata via a forza da titoli come Final Fantasy e Metal Gear Solid.

Purtroppo, nonostante le indubbie qualità del gioco, persino oggi tra i più originali nella scena, non vendette molto, e tristemente viene ricordato come un insuccesso commerciale. Il nostro consiglio, qualora non lo aveste mai degnato di uno sguardo, è di dargli un'occhiata; esattamente come ogni titolo presente in questo articolo, merita di essere giocato.

Ce l'abbiamo fatta!

Stilare questa lista di titoli horror, a nostro avviso i migliori approdati sul mercato, non è stato un compito facile. Dovesse mancare il vostro videogioco preferito, l'horror che secondo voi ha avuto un'importanza stratosferica, non uccideteci: nonostante le discussioni con colleghi e amici e la volontà di essere imparziali e obiettivi, dentro questo articolo ci sono anche Antonio e i suoi gusti, l'esperienza di una persona e il suo bagaglio culturale. Proprio per questi motivi, siamo ansiosi di conoscere le vostre scelte. Siete tutti chiamati in causa!

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