I doppiatori di videogiochi iniziano lo sciopero contro l'IA, disagi in arrivo

Attori in sciopero: no a collaborazioni con Activision, EA e Take-Two. Protesta contro i principali sviluppatori di videogiochi per migliori condizioni.

Avatar di Giulia Serena

a cura di Giulia Serena

Editor

Gli attori di videogiochi appartenenti al sindacato SAG-AFTRA hanno indetto uno sciopero che inizierà ufficialmente il 26 luglio. Oltre 160.000 professionisti si rifiuteranno di lavorare su progetti in sviluppo presso importanti aziende come Activision, Disney, Rockstar, Take-Two ed EA, fino a quando non verrà raggiunto un accordo che includa "protezioni critiche sull'IA" per i membri del sindacato.

La decisione è stata approvata con un voto favorevole del 98,32%. Gli attori chiedono che le grandi case di produzione di videogiochi informino il sindacato quando intendono utilizzare l'intelligenza artificiale generativa in modo da sostituire il lavoro degli attori, e che negozino un compenso quando vogliono generare materiale basato sulla voce o le sembianze di un attore.

Gli attori rifiutano lo sfruttamento e non lasceranno indietro nessun membro.

Secondo Duncan Crabtree-Ireland, direttore esecutivo nazionale di SAG-AFTRA, gli attori stanno scioperando per "un compenso equo e il diritto al consenso informato per l'uso dell'IA dei loro volti, voci e corpi".

Le posizioni contrapposte

Le aziende produttrici di videogiochi affermano di aver già offerto "protezioni significative sull'IA che includono la richiesta di consenso e un compenso equo", con termini che sarebbero "tra i più forti nell'industria dell'intrattenimento". Il sindacato però non è d'accordo.

Sarah Elmaleh, attrice e negoziatrice sindacale, ha dichiarato:

"18 mesi di negoziati ci hanno dimostrato che i nostri datori di lavoro non sono interessati a protezioni eque e ragionevoli sull'IA, ma piuttosto a uno sfruttamento palese".

Dal canto loro, i produttori si dicono "delusi che il sindacato abbia scelto di abbandonare le trattative quando eravamo così vicini a un accordo" e si dichiarano pronti a riprendere i negoziati.

Il precedente del 2016

Non è la prima volta che gli attori di videogiochi scioperano. Nel 2016 ci fu un'agitazione durata quasi un anno, sempre contro lo stesso gruppo di aziende produttrici, incentrata sulla questione dei compensi residuali. In quell'occasione, un effetto tangibile fu che l'attrice Ashly Burch non riprese il suo ruolo di Chloe in Life is Strange: Before the Storm.

La questione dell'IA è al centro anche degli scioperi che hanno coinvolto SAG-AFTRA e la Writers Guild of America contro gli studios di Hollywood nel 2023. Il tema è particolarmente delicato nel settore dei videogiochi, dove già esistono esempi di voci generate dall'IA basate su attori reali, come nel caso di Stellaris.

Lo sciopero mira a ottenere protezioni contrattuali che impediscano alle aziende di sfruttare le sembianze di un attore ingaggiato per lavori non concordati, in un contesto in cui la tecnologia dell'IA generativa sta rapidamente evolvendo e ponendo nuove sfide etiche e legali.

Leggi altri articoli