La Steam Deck entrerà, senza alcun dubbio, nella classifica dei migliori o peggiori prodotti tecnologici dell’anno. Nonostante sia stata presenta lo scorso anno è solo da poco, da alcuni mesi, che le console stanno arrivando finalmente nelle mani dei videogiocatori italiani. Avendola ordinata immediatamente all’apertura dei pre-ordine, l’abbiamo ricevuta circa un paio di mesi fa, o poco meno, possiamo quindi dire di averla utilizzata abbastanza da esserci fatti un’idea abbastanza precisa di questa console da gioco. Infatti dobbiamo constatare che sul web è stata spesso dipinta come una console dalle ottime doti, con pochi difetti e tanti pregi.
Il nostro giudizio è probabilmente un po’ più critico rispetto alla media, e per questo motivo vogliamo stilare una serie di difetti che crediamo debbano mettere in guardia chiunque stia ancora valutando se acquistare o no questa console. Sia chiaro, non crediamo che la Steam Deck abbia solo difetti, infatti stiamo lavorando a un articolo in cui vogliamo raccontare anche i pregi di questa console, ma siccome i difetti sono spesso più importanti da valutare in una scelta d’acquisto, abbiamo deciso di iniziare con questo articolo. Vediamo quindi tutti i difetti, o per dirla in altra maniera, i motivi per cui non acquistare una Steam Deck.
Steam Deck non è una console portatile
Quando è stata presentata la Steam Deck ci immaginavamo ad utilizzarla durante un viaggio, in aereo, a portarla sempre con noi nello zaino. Ogni momento sarebbe stato buono per usare la Steam Deck e avremmo avuto l’opportunità di recuperare tutti quei giochi che per mancanza di tempo, o semplicemente perché ormai ne escono troppi, non siamo riusciti a giocare nel corso degli anni. Questo sogno si è infranto nell’esatto momento in cui abbiamo aperto la scatola.
Sul sito della Steam Deck si legge “dispositivo portatile all-in-one per i videogiochi”, e crediamo che con questa affermazione Valve abbia dato un significato tutto suo al termine “portatile”, che vorremmo corregge, al massimo, con “portabile”. Non ci stiamo divertendo a fare giochi di parole, ma crediamo veramente che una console di queste dimensioni e peso non possa essere definita “console portatile”. Una Nintendo Switch è una console portatile. Una Nintendo DS è una console portatile. Una veccia PSP o PS Vita è una console portatile. O una qualsiasi delle console da retrogaming che si trovano su Amazon sono console portatili. La Steam Deck si può spostare da una stanza all’altra della casa, ma non segue i canoni di “portabilità” a cui ci ha abituato il mondo delle console portatili.
Non solo pesa quasi 700 grammi, ma è anche spessa cinque centimetri (ai lati) e lunga 30 cm. Inserita nella custodia, arriverà a pesare praticamente come un portatile sottile da 13 pollici e a ingombrare ancora di più. Praticamente vi occupa uno scomparto principale di un classico zaino da lavoro. Prendete un volo di una compagnia low-cost e sarete costretti ad acquistare il bagaglio da stiva, a meno che non vi accontentiate di solo un paio di mutande di scorta dato che non ci starà più nulla nello zaino. Battute a parte, Steam Deck non è una console portatile nel vero senso della parola. Se stavate pensando di acquistare questa console per portarla sempre con voi, lasciate perdere, compratevi una Switch.
L’autonomia è ridicola
Questo è un punto su cui concordano praticamente tutti, ed è un tormentone ricorrente che si legge fin dalle prime recensioni dei siti specializzati esteri. La batteria della Steam Deck dura mediamente tra un’ora e un’ora e mezza. Se utilizzate un videogioco recente con grafica 3D spinta punterete all’ora di autonomia. Per aumentare la durata della batteria dovrete impostare livelli qualitativi non superiori a quelli medi e abilitare il limitatore di FPS. Ovviamente quanto appena affermato può cambiare in base al gioco che utilizzerete, anche perché esistono titoli più o meno pesanti e più o meno ottimizzati. Abbiamo provato veramente tanti giochi in questi mesi e se consideriamo, come indicato, i titoli AAA, questo è il trend.
Non è finita qui, perché la modalità di stand-by è tutt’altro che ottimizzata. Se da una parte è fantastico poter mettere in pausa il gioco e riprenderlo in ogni momento, proprio come ci ha abituato la Switch, dall’altra questa funzione richiede parecchia energia. Se lasciate la console in stand-by per 3-4 giorni, ve la ritroverete con molta meno autonomia. Ci è capitato, ad esempio, di lasciarla con un’ora di autonomia e dopo che l’abbiamo ripresa, 3-4 giorni dopo, è durata meno di dieci minuti per poi darci l’avviso di batteria scarica. Questo comportamento ci ha fatto notare un altro difetto, e cioè dopo che si riprende dallo stand-by, l’autonomia dell’indicatore di batteria è tutt’altro che preciso. E fate attenzione perché dal momento in cui vi uscirà il messaggio di batteria scarica avrete solo pochi minuti prima che la console si spenga. Questi ultimi difetti si intensificano quando riattiverete la console dopo diversi giorni di stand-by, mentre con un uso più assiduo la console riesce ad essere un po’ più precisa nella stima dei tempi.
Se alcuni di questi comportamenti potrebbero essere migliorati con aggiornamenti software, ben poco si potrà fare per l’autonomia ridotta. Non è un difetto da poco, poiché va a impattare molto sul modello d’uso e amplifica ulteriormente il problema della portabilità. Una console da usare in movimento non può avere un’autonomia così ridotta e se sarete costretti a portare con voi delle batterie esterne aggiuntive, ecco che il concetto di portabilità peggiora ulteriormente.
La Steam Deck va bene se la userete in casa, se siete soliti a fare sessioni di gioco non troppo estese o se siete disponibili a giocare collegati a una fonte di energia, come il generatore portatile di energia Anker che abbiamo recensito a questo indirizzo.
Steam Deck fa rumore, continuamente
La ventola della Steam Deck è perennemente accesa. L’unico modo per evitare che continui a girare e soffiare aria calda è usare giochi poco impegnati o retrogame. Se userete giochi moderni, soprattutto quelli un po’ impegnativi dal punto di vista grafico (ma nemmeno troppo), avrete nelle orecchie un continuo rumore di sottofondo. Per fortuna gli altoparlanti della Steam Deck sono abbastanza potenti, ma a meno che non terrete sempre l’audio al massimo o quasi, sentirete sempre questa ventola.
Ognuno di noi può essere più o meno infastidito da questo rumore, ma se come noi non lo sopportate, finirete con l’usare sempre un paio di auricolari bluetooth con ANC. Avrete il vantaggio di non sentire la ventola e di ascoltare un audio di qualità migliore, ma non siamo per niente contenti di questa situazione.
A onor del vero va detto che Valve ha migliorato il funzionamento della ventola di raffreddamento con un aggiornamento firmware, ma ciò significa soltanto che prima era peggio, quindi la situazione è passata dall’essere insopportabile all’essere irritante, quantomeno a tratti. Se siete tra coloro che non sono infastiditi dal soffio continuo della ventola di raffreddamento, cancellate questo difetto dalla lista, per tutti gli altri preparatevi a un compromesso.
Il calore è un problema
Steam Deck si scalda tanto durante l’uso, ma Valve ha fatto un ottimo lavoro di gestione termica, o quasi. Ovviamente la rumorosità della ventola di cui abbiamo appena parlato è legata al calore del dissipatore che deve essere raffreddato. Per fortuna Valve è stata in grado di convogliare il calore in maniera tale che non raggiungesse le impugnature laterali, infatti le mani sono sempre fresche o comunque l’incremento di temperatura è marginale. Tuttavia tra i punti che si scaldano maggiormente c’è anche il bordo inferiore, e ciò potrebbe essere un problema. Se vi immaginate un modello d’uso con la console appoggiata sulla pancia o sulle gambe, mentre siete sdraiati sul divano, a letto o accomodati in poltrona, ricordatevi che sarà proprio il bordo inferiore a venire a contatto con il corpo.
Ancora una volta facciamo una distinzione: siete abbastanza insensibili al calore? Allora eliminate questo difetto dalla lista, se invece siete sensibili, allora vi toccherà scendere ad alcuni compromessi in termini di posizioni in cui potrete usare la Steam Deck.
Lo schermo è piccolo
Lo schermo è da 7 pollici, e nonostante non si possa definire in assoluto piccolo, considerando che esistono e sono esistete console con schermi ancora più piccoli, crediamo che 7 pollici siano pochi per il modello d’uso che impone il formato della console. Cerchiamo di spiegarci meglio. Se userete la Steam Deck seduti a una scrivania, con i gomiti e gli avambracci appoggiati al ripiano, allora la vostra testa si troverà naturalmente in una posizione abbastanza vicina allo schermo da poter vedere senza particolari problemi le immagini e i vari dettagli.
Se invece sarete sdraiati, seduti in poltrona, o anche semplicemente seduti su una sedia con la Steam Deck in grembo, vi ritroverete a piegare i gomiti portando lo schermo più vicino ai vostri occhi. Le braccia non si troveranno in una posizione naturale, saranno leggermente piegate, ma la larghezza e l’impugnatura della console vi costringerà a un compromesso tra la piega del gomito e la piega del polso. Non è niente di diverso da quello che accade mentre impugnate un joypad: se tenete le braccia distese sulle gambe in maniera naturale i polsi saranno rilassati. Se avvicinerete le mani alla faccia, quindi posizionandole sulla pancia o verso il petto, i vostri polsi si piegheranno formando un angolo sempre maggiore e affaticandovi. A peggiorare la situazione c’è la larghezza della console che amplifica la scomodità e la necessità di piegare i polsi anche verso l’alto, poiché se potete usare un joypad normale in orizzontale, dovrete invece ruotare la Steam Deck verso l’alto per permettervi di guardare lo schermo.
Tutto ciò può essere definito un problema di ergonomia generale, ma se lo schermo fosse stato più grande, probabilmente lo avremmo potuto lasciare più distante e di conseguenza tutto sarebbe stato più comodo.
Ancora una volta il gioco fa la differenza, ma in quasi la totalità dei giochi è necessario leggere qualche scritta un po’ troppo piccola, guardare meglio il paesaggio virtuale in cui ci stiamo avventurando, alla ricerca di dettagli che richiedono di portare lo schermo più vicino agli occhi, di conseguenza anche questo è un difetto oggettivo con cui bisogna fare i conti.
Altri difetti
Quelli che abbiamo descritto sono per noi i principali difetti che potrebbero farvi desistere dall’acquistare la Steam Deck. Alcuni di voi potranno considerare alcuni difetti meno importanti, poiché come abbiamo detto in alcuni casi sono legati a un modello d’uso personale. Per altri invece basterà uno di questi difetti per decidere di risparmiare denaro. Non vogliamo ovviamente boicottare le vendite di Steam Deck con questo articolo, siamo certi che molti l’acquisteranno ugualmente, ma se non siete abbastanza appassionati da sopportare questi difetti, pensateci bene. Ad esempio se vorrete usare la Steam Deck come una piattaforma di retrogaming molti di questi problemi spariranno, così come se siete appassionati di giochi strategici poco impegnativi sotto il profilo tecnico. Certo troviamo un po’ limitante acquistare una Steam Deck per questa tipologia d’uso, ma ognuno è libero di fare quello che vuole.
Tra i difetti che consideriamo minori e che quindi accenniamo in questo articolo senza approfondire troviamo:
- Bug software continui e in molti giochi
- Informazioni sulla compatibilità dei giochi solo frammentaria, con informazioni spesso errate
- Ergonomia dei sistemi di controllo, non a tutti va a genio il layout dei joypad
- Prestazioni altalenanti, soprattutto con i giochi AAA
- Disabilitazione casuale di alcuni pulsanti
- Incompatibilità di alcuni giochi con il joypad integrato (anche se il gioco è indicato come compatibile)