Hextech Mayhem: A League of Legends Story | Recensione
Hextech Mayhem: A League of Legends Story è il nuovo titolo sviluppato da Riot Games per un po’ tutte le piattaforme a disposizione. Si tratta di un rhythm game scanzonato e in apparenza senza pretese, che conferma l’ottimo trend qualitativo (e di mercato) segnato dalla software house in questo ultimo semestre del 2021.
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a cura di Lorenzo Quadrini
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In sintesi
Hextech Mayhem: A League of Legends Story è il nuovo titolo prodotto da Riot Games per tutte le piattaforme a disposizione. Si tratta di un rhythm game scanzonato e in apparenza senza pretese, che conferma l’ottimo trend qualitativo (e di mercato) segnato dalla software house in questo ultimo semestre del 2021.
Hextech Mayhem: A League of Legends Story è il nuovo titolo prodotto da Riot Games per tutte le piattaforme a disposizione. Si tratta di un rhythm game scanzonato e in apparenza senza pretese, che conferma l’ottimo trend qualitativo (e di mercato) segnato dalla software house in questo ultimo semestre del 2021.
Come appena detto, Hextech Mayhem: A League of Legends Story è un rhythm game, una sorta di esperimento per Riot, fino a poco tempo fa quasi totalmente presa dal celeberrimo League of Legends, il MOBA per eccellenza almeno in termini di numeri e popolarità (ma i fan di Dota 2 potrebbero innervosirsi se qualcuno provasse a definirlo il “migliore”). A poca distanza dall’entrata in scena di Arcane, la serie Netflix tratta dall’universo di LoL, Riot colpisce con un titolo giocabile - ugualmente tratto dalle vicende di questo mondo incredibile - e dedicato spiccatamente al casual gamer in cerca di divertimento senza pretese.
Un esperimento ben riuscito
Hextech Mayhem: A League of Legends Story vede come protagonista Ziggs, uno yordle con una stravagante fissazione per tutto ciò che esplode. Il suo obiettivo è trasmettere questa passione “travolgente” in tutta Piltover, con il fine ultimo di completare una bomba di proporzioni gigantesche. Ziggs chiede l’aiuto di un volto oramai noto, se non ai giocatori quanto meno agli appassionati consumatori di Netflix: Heimerdinger. Quest’ultimo però si pone da subito come antagonista del nostro, cercando in tutti i modi di impedirgli di creare scompiglio (ovviamente ottenendo l’esatto opposto). A farcire questa storiella leggera e sbarazzina ci sono alcune cutscene doppiate anche in italiano, frizzanti e divertenti al punto giusto. Certo, non è questo un videogioco da acquistare per l’impegno narrativo: è evidente che il pubblico scelto sia quello più giovane o comunque familiare, adattando quindi il mondo di LoL ad esigenze di scrittura fanciullesche e poco impegnate.
Il punto centrale dell’esperienza rimane quindi il gameplay vero e proprio, affidato alle cure di Choice Provisions. Per chi non ricordasse questo nome, si tratta dei creatori e sviluppatori dell’intera serie di giochi Bit.Trip. Un sigillo di garanzia per tutti gli amanti dei runner a scorrimento, che ora si ritrovano tra le mani un titolo certo “piccolo”, ma inserito in contesto molto più grande e strutturato del panorama indipendente da cui Choice Provisions partiva. Accentuando un aspetto già visto in alcuni titoli di Bit.Trip, Hextech Mayhem: A League of Legends Story punta tutto su una strana commistione tra running game e rhythm. Al contrario dei classici running infatti il nostro personaggio, coinvolto in una corsa infermabile da sinistra verso destra, sarà vincolato alla pressione dei tasti sovraimpressi su schermo, pena la perdita di punti (o addirittura il game over). Sempre al contrario dei rhythm, però, saremo comunque in grado di eseguire mosse non scriptate, magari per ottenere punti aggiuntivi o per improvvisare sul tema.
In buona sostanza quindi Ziggs corre verso la meta e per farlo deve evitare o distruggere gli ostacoli di varia natura presenti in ogni livello. Salto, utilizzo delle bombe, salto “trascinato” e schiacciata sono tra le mosse utilizzabili. Queste dovranno essere necessariamente usate quando vedremo il simbolo corrispondente, ed il relativo tasto porterà più punti a seconda del tempismo con cui interagiremo con il nostro pad. Allo stesso tempo però sono presenti percorsi alternativi, intraprendibili semplicemente improvvisando. La pressione dei tasti è inoltre strettamente collegata alla musica del gioco, in maniera simile a rhythm game più classici (come il sempreverde Guitar Hero), facendo sì che il tema della canzone del livello aiuti il fruitore a pigiare con il giusto tempo i relativi comandi (o magari improvvisare in maniera proficua).
Margini di miglioramento
Bisogna segnalare una certa monotonia nelle tracce proposte, che pur se interessanti finiscono per rivelarsi una costante variazione sullo stesso tema. Ancora, i livelli anche se divertenti risultano abbastanza semplici da affrontare, o meglio: pur incontrando sezioni effettivamente concitate, il gioco è molto poco punitivo permettendoci di ricominciare da dove si è sbagliato, con poco danno se non la perdita del punteggio. Inoltre il sistema di avanzamento dei livelli si basa sulla raccolta di alcuni ingranaggi, necessari per affrontare i pochi boss presenti all’interno della produzione, anch’essa piuttosto semplice e poco impegnativa. Nel complesso insomma il gameplay di Hextech Mayhem: A League of Legends Story emerge come promettente, ma migliorabile, soprattutto in termini di design e profondità dei livelli.
Tecnicamente Hextech Mayhem: A League of Legends Story mira preciso verso il suo pubblico più casual e pro-famiglie, colpendo in pieno. Il gioco risulta sempre fluido, coloratissimo e molto bello da vedere. Le grafiche e le sovraimpressioni sono intuibili, facili da capire ed orientate verso una user’s experience da manuale. Certo, anche qui si nota una sorta di ripetitività: i livelli non sono poi così distinguibili tra loro, se non per il caos via via crescente. Allo stesso modo però le animazioni divertono (se riuscite a distrarvi dalla pressione dei tasti) e le cutscene sono adorabili. Come già detto, infine, il lavoro svolto sulle musiche e sugli effetti audio è encomiabile, rispettando in maniera certosina i parametri di ritmo e precisione che ci si aspetta da un rhythm game (ma con la necessità di ampliare il repertorio musicale proposto).
Voto Recensione di Hextech Mayhem: A League of Legends Story
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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-Interessante la dinamica ibrida running/rhythm
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-Adatto a tutte le età
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-Colorato e divertente
Contro
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-Troppo breve
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-Sfida poco impegnativa, al massimo confusa
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-Musiche ben confezionate ma poco ispirate
Commento
Hextech Mayhem: A League of Legends Story è un gioco solido, che offre un'esperienza appagante ed adatta a tutti (soprattutto le famiglie). Certo, si vede che la natura del titolo è quasi "sperimentale", non tanto per il gameplay - originale ma non eccezionale - quanto per l'approccio di sviluppo. Il titolo è completo, ma risulta povero in termini di livelli o di proposte alternative alla semplice "campagna". Anche il gameplay, pur nel suo ben riuscito stile ibrido, può certamente fare di più. Insomma, l'impressione è che non siamo di fronte ad un "must have", ma è anche vero che il prezzo (ottimo, al di sotto dei 10 euro) e il divertimento possono tranquillamente giustificare l'acquisto.