Realismo da vendere
Sul piano tecnico Heavy Rain non si può criticare più di tanto. Sicuramente avrete visto uno screenshot del gioco con i personaggi in primo piano. Possiamo affermare che quelle immagini sono quello che vedrete giocando, perché rispecchiano al 100% le capacità del motore grafico. Non c'è assolutamente nessuna differenza tra le sequenze d'intermezzo cinematografiche e i momenti in cui il giocatore agisce.
Quantic Dream gioca con questo elemento e costringe il giocatore a rimanere attento in ogni istante. Infatti anche in quelle che sembrano essere delle cut-scene, un'icona d'azione o delle scelte di risposta possono apparire sullo schermo e sollecitare il vostro intervento. Peggio per voi se siete andati a prendere qualcosa dal frigo senza mettere pausa, bisognerà rifarlo!
Per quanto riguarda l'aspetto dei personaggi e la struttura generale, si tratta di vere opere d'arte. Nessun gioco era mai apparso così reale, tranne Uncharted 2. Quest'ultimo si trova leggermente al di sopra di Heavy Rain, ma solamente per le animazioni. I comportamenti e le espressioni dei protagonisti sono da elogiare, ma gli spostamenti in generale si rivelano un po' rigidi. Soprattutto nelle scene in cui il giocatore deve attraversare una densa folla: le collisioni non perfette del gioco fanno abbassare il livello di realismo e risulta difficile raggiungere il proprio obiettivo spingendo chiunque.
Nessun problema, questa storia cupa vi prenderà al punto che darete pochissima attenzione a questi dettagli. Stessa cosa per le piccole incoerenze, che disturberebbero solo un cinefilo integralista. Per riassumere, Heavy Rain non è perfetto ma si tratta ugualmente di un titolo di alta qualità, maturo (sesso, droga, alcol, violenza, linguaggio scorretto) e che farà trascorrere una decina di ore in piacevole compagnia agli amanti dei film gialli e dei giochi che coinvolgono completamente.