Arriviamo negli uffici londinesi di Bethesda con un'ora di anticipo, il tempo è stupendo, ma noi non vediamo l'ora di chiuderci nelle postazioni di gioco e provare Prey.
Il titolo sviluppato dagli Arkane Studios è in arrivo il 5 maggio e siamo stati invitati a provarne le prime ore di gioco. Scoprite con noi qualcosa in più su questo attesissimo titolo nella nostra... AntePreyma!
La sessione di gioco è divisa in due parti, la prima comincia proprio all'inizio del titolo ed è quella che si era già potuta osservare quest'inverno. La seconda parte invece ci catapulta qualche ora più avanti nel gioco, lasciandoci liberi di sperimentare i poteri alieni, uno dei punti forti del titolo.
Se il buongiorno si vede dal mattino...
"Buongiorno Morgan. Oggi è lunedì 15 marzo, 2032." Ci svegliamo nel nostro appartamento, prendiamo confidenza con i comandi gironzolando per la stanza. Accendiamo il computer e leggiamo qualche email; indossiamo la nostra tuta e notiamo che è possibile interagire con praticamente qualsiasi oggetto.
Dobbiamo dirigerci al laboratorio per effettuare dei test, saliamo sul tetto del palazzo dove un elicottero ci aspetta. Il viaggio a bordo è accompagnato da una musica elettronica, all'orizzonte vediamo la scritta "An Arkane Studios Production".
Giungiamo all'edificio dove verranno effettuati i test e dopo aver parlato con nostro fratello procediamo. Il comportamento dei personaggi varia leggermente in base a come agiamo durante i test stessi; ad esempio se tiriamo qualcosa contro il vetro, uno di loro si preoccuperà di sapere se è possibile che si rompa. Ripetendo il test senza toccarlo invece, lo scienziato mantiene la calma.
Arrivati verso la fine del test, le cose cominciano - ovviamente - a prendere una brutta piega
Se non volete spoiler sulla trama, potete fermarvi qui.
Gli alieni attaccano, veniamo sedati da un gas e... Quando ci risvegliamo siamo nuovamente nella nostra stanza, come se nulla fosse accaduto, almeno apparentemente.
Un misterioso individuo - il cui sesso cambia in base a quello del nostro personaggio - ci avverte che dobbiamo andarcene, e che non siamo al sicuro. Sfondando la vetrata del nostro appartamento scopriamo l'amara verità: il palazzo dove viviamo, il cielo sereno, l'elicottero che ci aspetta sono parte di un teatrino atto ad ingannarci. La stazione spaziale sulla quale dovremmo dirigerci a breve? Siamo già su Talos I, e i problemi sono appena cominciati.
Fine degli spoiler!
L'ambientazione di gioco è grande, ma allo stesso tempo claustrofobica. Disseminata di indizi, oggetti, e strade da esplorare. Prey sembra evitare volutamente di dare troppi aiuti al giocatore, lasciandolo bene o male libero di trovare la propria strada. I potenziamenti sbloccabili, chiamati neuromod, sono divisi in categorie. Durante la nostra prova ci siamo incentrati sull'hacking, tornato utile per utilizzare torrette e bot medici. Riuscire a capire dove andare e come proseguire nell'avventura non è sicuramente intuitivo, e la costante presenza di alieni, magari mascherati da oggetti comuni, crea un terribile senso d'ansia durante il gioco. E questo ci è piaciuto veramente molto.
Una volta arrivati nel cuore della stazione spaziale proviamo la famigerata Goo-Gun, un fucile che spara un collante in grado di rallentare e addirittura pietrificare gli alieni che ci inseguono. Inutile dire che si rivela molto utile quando le creature di grosse dimensioni cercano di farci fuori. L'IA dei nemici sorprende in maniera positiva, merito anche degli schemi d'attacco imprevedibili, che alle difficoltà più elevate ci hanno dato davvero molto filo da torcere.
Fortunatamente dopo aver pietrificato gli alieni basta un colpo di fucile ben assestato o una chiave inglese tra i denti per risolvere quasi ogni problema. Continuiamo ad esplorare la stazione cercando di capire come arrivare al prossimo obiettivo segnato sulla mappa. Tra tessere magnetiche, porte da hackerare e vie alternative l'impatto di Prey è spiazzante, e ricorda per certi versi la famosa villa Spencer del primo Resident Evil.
La prima impressione che lascia Prey è quella di un titolo "vecchio stile", che lascia al giocatore la gioia e il tedio di capire come muoversi e cosa è importante è cosa no. L'inventario è complesso e si riempie presto di oggetti, quasi tutto può essere raccolto o distrutto, e addirittura riciclato: abbiamo fatto esplodere una montagna di schiuma pietrificante, accorgendoci che era possibile recuperare materiale tra i detriti.
Durante le prime fasi di gioco viene addirittura suggerito che ci sia sempre una strada alternativa, e vista la complessità delle mappe e la mole di documenti da ascoltare e leggere, non facciamo fatica a crederci.
Poteri alieni e scelte morali
La seconda parte dell'anteprima ci manda più avanti nel gioco, dandoci anche un assaggio del doppiaggio italiano, sembra essere veramente di ottimo livello. Abbiamo la possibilità di testare finalmente i poteri alieni. Certo, è bello fare finta di essere una tazza, ma far esplodere i nemici con bordate di energia ancora di più.
Durante questa seconda parte di avventura prendiamo in mano lo psicoscopio, uno strumento in grando di scannerizzare le forme di vita aliene, consentendoci di utilizzare i loro poteri, e scoprirne le debolezze. Il combattimento di Prey sembra veramente molto vario, lasciando al giocatore la libertà di scoprire le combinazioni che preferisce. Abilità quali il focus di combattimento, che rallenta il tempo attorno a noi, possono essere utilizzate alla stessa maniera di una balestra che spara dardi gonfiabili per distrarre i nemici: non c'è un metodo giusto per avanzare nell'avventura, ma solo il metodo che preferite.
Verso la fine della prova incontriamo un altro personaggio; questa volta non comunica con noi tramite radio, ma lo abbiamo di fronte "in carne ed ossa" e la nostra vita è nelle sue mani. Rinchiuso in una gabbia, abbiamo la possibilità di liberargli contro un alieno senza nessun motivo particolare. Premiamo il pulsante, portando l'alieno nella gabbia, e il prigioniero comincia ad agitarsi, a quel punto ci ripensiamo liberandolo. Per ringraziarci ci fa accedere all'armeria, dove troviamo un fucile a pompa... Non resistiamo e gli facciamo saltare la testa giusto per vedere che succede.
Il nostro contatto, January, ci spiega che non era necessario, ma che la scelta resta comunque a noi: in fondo non era una brava persona.
Queste prime ore di gioco ci sono veramente piaciute: il comparto tecnico sembra di buon livello, anche se non abbiamo avuto la possibilità di dare uno sguardo ai settaggi grafici. Colonna sonora e doppiaggio sono ottimi, e il gameplay sembra profondo e vario, lasciando al giocatore libertà praticamente su tutto.
La trama, pur essendo ancora solo accennata, è veramente interessante, e probabilmente sarà il punto più forte del titolo. La sensazione è quella di giocare con un BioShock ambientato nello spazio: le atmosfere sono stupende così come lo è l'ambientazione, poteri e armi fanno il resto. Non vediamo assolutamente l'ora di provare la versione completa di Prey, che ricordiamo sarà disponibile nei negozi il prossimo 5 maggio. La demo per PS4 e Xbox One sarà disponibile a partire dal 27 aprile, non si hanno notizie riguardo ad una possibile demo per PC.