Ha hackerato Nintendo, le deve $14 milioni e si chiama Bowser (sul serio)

Gary Bowser, nome dietro ad uno dei più grossi hacking subiti da Nintendo è uscito dal carcere, ma ad aspettarlo c'è un debito enorme.

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a cura di Michael Benetti

La scure di Nintendo su chi prova ad aggirare i suoi sistemi di sicurezza e piratare i videogiochi colpisce sempre con forza. Questa è la storia di Bowser, condannato a 40 mesi di carcere a febbraio 2022 per il suo ruolo nel gruppo pirata Xecuter.

Le accuse di pirateria sono 11 e riguardano la creazione di chip moddati e sistemi di jailbreak che hanno permesso ai possessori di Nintendo Switch e altre console, come 3DS e Nintendo Wii, di riprodurre ROM piratate causando un danno economico all’azienda.

Dal punto di vista penale, Gary Bowser ha l’obbligo di risarcire Nintendo con 4,5 milioni di dollari, ma a questo si aggiunge anche il processo civile che vede il coinvolgimento di Nintendo America e che si è risolto con una multa di 10 milioni di dollari. In totale, la cifra dovuta ammonta a 14,5 milioni di dollari.

Il Team Xecuter avrebbe appunto guadagnato milioni di dollari, ma l'avvocato di Bowser ha dichiarato che il ruolo del suo cliente nell'attività del gruppo gli fruttava solo 500-1.000 dollari al mese. In una recente intervista video con Nick Moses, Bowser ha rivelato di essere stato rilasciato in anticipo, il 28 marzo, e di trovarsi attualmente al Northwest Detention Center per prepararsi a tornare in Canada tra circa una settimana.

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