Qualche settimana fa siamo volati in Danimarca per spendere un paio di giorni assieme ai ragazzi di 10 Chambers e mettere le mani sulla versione finale di GTFO.
Per chi non lo sapesse, GTFO è un titolo davvero peculiare, sia nella sua struttura che per quanto riguarda la sua storia.
Realizzato da sole dieci persone sette anni fa, rilasciato in early access nel 2019 e uscito in versione definitiva nel 2021, il titolo è uno dei, rari, manifesti di un’industria che offre ancora la possibilità, agli sviluppatori più talentosi, di realizzare opere che non devono scendere a compromessi.
10 Chambers, difatti, è uno studio nato in seguito al rilascio di PayDay 2 e formato da un team di dieci persone capitanate da Ulf Anderson (se non sapete di chi stiamo parlando cospargetevi il capo di cenere e andate a cercare la storia di una delle figure più significative dell’industria).
Questo team, stufo dei compromessi legati ai contratti con importanti publisher, prese la coraggiosa decisione di realizzare, utilizzando solamente i loro risparmi, un FPS altamente cooperativo, decisamente difficile e pensato, innanzitutto, per piacere a loro, prima che ai giocatori.
Una scommessa che, senza ombra di dubbio, ha pagato, considerando che al suo iniziale rilascio in early access, GTFO (che sta a significare Get The Fuck Out) è stato accolto molto positivamente dalla community di PC gamer, permettendo a 10 Chambers di rientrare dei costi in poco meno di una manciata di giorni.
Un FPS molto peculiare il quale, inizialmente, offriva un modello stagionale privo di microtransazioni e pensato per offrire dei contenuti sempre nuovi, con l’unica condizione che a ogni nuovo aggiornamento, i vecchi contenuti sarebbero stati rimossi dal gioco, imponendo quindi ai giocatori di fruire della stagione in ogni suo aspetto prima di perdere la possibilità sia di scoprire nuovi aspetti della storia, che di fruire delle mappe messe a disposizione dei giocatori.
Un modello che ha indubbiamente funzionato per molti anni, sopratutto in virtù dell’elevatissima difficoltà del gioco, e che ha permesso a 10 Chambers non solo di venire supportata da Unity prima, e da Tencent in seguito, ma, soprattutto, di mantenere quell’indipendenza creativa che ha reso così speciale GTFO.
Nel 2021, come vi accennavamo poc’anzi, il titolo uscì dall’early access e nel 2022, in virtù del numero sempre più crescente di giocatori, 10 Chambers prese la decisione di reinserire tutte le mappe, e le porzioni di storia, principalmente rimosse, permettendo ai nuovi giocatori di avere un prodotto completo tra le mani, supportato da una community di giocatori che, rappresentando quasi un unicum per il settore, è sempre pronta ad aiutare i nuovi arrivati, oltre a essere gestita direttamente da 10 Chambers.
Quest’anno, però, segna sia la fine che l’inizio di GTFO, in quanto 10 Chambers, ora diventata una software house da più di 100 persone, ha deciso di spostarsi sulla sua nuova IP, volendo chiudere con il botto quel viaggio iniziato 7 anni fa.
GTFO Rundown 8.0 sarà l’ultimo aggiornamento maggiore per il gioco di 10 Chambers e offrirà, come da tradizione, una serie di missioni, e di mappe, inedite, oltre che definire la conclusione della storia.
Quello che, però, rappresenta anche un nuovo inizio per GTFO è la volontà degli sviluppatori di offrire ai nuovi giocatori un prodotto completo e dannatamente longevo, capace di durare per centinaia di ore anche solamente per portare a termine le oltre 80 spedizioni presenti nel gioco.
Dove sapere, difatti, che una spedizione in GTFO può durare anche 3/4 ore e che l’elevato livello di difficoltà delle missioni più complesse, potrebbe far vanificare ore di gioco a un team, in seguito a un banale errore di calcolo.
Con questi numeri in mente, immaginatevi quanta carne al fuoco si troverà di fronte chi metterà le mani per la prima volta sulla versione 8.0 di GTFO.
In aggiunta al valore contenutistico di GTFO, si aggiunge anche un’informazione, capace di cambiare tutto, rilasciata da 10 Chambers durante la presentazione, ovvero la volontà del team di sviluppo di realizzare una versione console del titolo.
L’unica condizione posta dalla software house è quella di riuscire a realizzare una conversione convincente, godibile, cross-platform e che non cannibalizzi la forza lavoro dedicata alla loro nuova IP, ma se tutti questi punti verranno soddisfatti (e 10 Chambers non ha negato l’eventuale coinvolgimento di un team esterno per realizzare questo porting) la volontà della software house è quella di rendere GTFO multipiattaforma, andando a offrire un prodotto contenutisticamente incredibile, e qualitativamente ineccepibile, a un numero sempre maggiore di contenuti.
Ma che cos’è GTFO? Per chi di voi non ne avesse mai sentito parlare, si tratta di un FPS co-operativo dannatamente difficile e incredibilmente appagante. Un team di 4 giocatori sarà chiamato a discendere nelle profondità di un complesso infestato da aberranti mutazioni per portare a termine delle missioni di diversa entità e che spaziano dalla distruzione di un oggetto, al recupero di un campione, fino all’eliminazione di una mutazione.
Una volta arrivati nel complesso indicato, non ci saranno più indicazioni e sarà tutto nelle mani dei giocatori. Poche munizioni, cure limitate, nemici aggressivi e fuoco amico sono solo alcune delle problematiche da tenere a mente, considerando che si verrà chiamati a esplorare un dedalo di stanze alla ricerca di indizi, chiavi e documenti che permettano non solo di comprendere maggiormente la storia ma, soprattutto, di portare a termine l’obiettivo.
Come da tradizione l’equipaggiamento iniziale sarà fondamentale per la buona riuscita della missione, così come la co-operazione e l’accantonamento di qualsivoglia ego personale in virtù del gioco di squadra.
Uccidere tante mutazioni, non condividere le cure, e i proiettili, non muoversi in gruppo e ragionare di testa propria, sono i migliori amici di una morte immediata per l’intero team.
Niente in GTFO può essere lasciato al caso e la precisione con cui tutte le meccaniche si incastrano perfettamente nella produzione di 10 Chambers, riescono a bastonare l’ego anche del giocatore più navigato, che per quanto sia bravo si ritroverà inerme di fronte alla brutalità del mondo di gioco realizzato dagli sviluppatori.
Cotanta difficoltà, però, risulterà aggirabile nel momento in cui i giocatori lavoreranno assieme, motivo per il quale la produzione di 10 Chambers rappresenta uno degli esempi più lampanti di cosa voglia dire perpetrare un concept ignorando le dinamiche di mercato.
Laddove altri titoli permettono ai lupi solitari di fruire di un prodotto, o di trasformarsi nel più classico degli One Man Army, per godere appieno di GTFO bisogna volerlo fare, entrando nella sua community di giocatori, cercando una squadra e ascoltando quello che avranno da dire i giocatori più navigati, in maniera tale da potersi godere ogni sfumatura di una delle produzioni più belle, e meno chiacchierate, degli ultimi anni.
Durante la nostra prova abbiamo avuto modo di giocare sia con alcuni membri della community di GTFO, che con gli sviluppatori ed è stato incredibile scoprire come l’atmosfera generale non sia mutata rispetto alle partite giocate a casa nostra, cercando una squadra sul canale discord.
Un’esperienza difficile da spiegare a parole, ma altamente rappresentativa di cosa significhi, realmente, la parola “community”, un termine tanto abusato quanto poco rappresentativo di quelle che sono le esperienze multigiocatore più blasonate presenti sul mercato.
Ovviamente, seppur GTFO non vedrà l'arrivo di nuove mappe, nuovi equipaggiamenti e nuovi risvolti narrativi in seguito al Rundown 8.0, 10 Chambers continuerà a seguire in prima persona sia la community di giocatori sul canale ufficiale di Discord, sia il bilanciamento del gioco, che continuerà a ricevere aggiornamenti per migliorare l'equipaggiamento, bilanciare le spedizioni e correggere eventuali bug, o sbavature, che potranno emergere nei prossimi mesi.