GTA 6: lo sciopero degli attori non rallenterà lo sviluppo

Sciopero SAG-AFTRA non frenerà GTA 6: Take-Two coinvolta, ma lo sviluppo del gioco prosegue senza intoppi

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a cura di Andrea Maiellano

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La produzione di Grand Theft Auto VI, uno dei giochi più attesi del 2025, non sarà influenzata dallo sciopero in corso degli attori, e dei doppiatori, videoludici rappresentati dal sindacato SAG-AFTRA. 

Questo titolo, insieme ad altri progetti già in sviluppo, è esente dall'azione sindacale che sta coinvolgendo alcune delle più grandi aziende del settore.

Gli attori dei videogiochi sono in sciopero da luglio.

Un portavoce delle case editrici coinvolte nella disputa, tra cui Take-Two (proprietaria di Rockstar Games), ha confermato che GTA VI è esente dallo sciopero.

Questa informazione è supportata da una ricerca nel database SAG-AFTRA dei progetti interessati, che mostra come i membri possano continuare a lavorare sul prossimo sparatutto open world durante lo sciopero.

Secondo Audrey Cooling, portavoce delle aziende, tutti i giochi già in sviluppo prima di settembre 2023 sono esenti dall'azione sindacale.

Lo sciopero è iniziato a luglio dopo che le negoziazioni, durate oltre un anno, si sono interrotte sulla questione delle protezioni dall'intelligenza artificiale.

Mentre le aziende, tra cui Epic Games, EA e Activision, sostengono di aver offerto concessioni significative sull'uso dell'IA generativa, il SAG-AFTRA ritiene che le proposte attuali non siano sufficienti a proteggere le performance degli attori dalla copia, e dalla duplicazione, non autorizzata dei loro lavori passati tramite IA.

Mentre lo sciopero influenzerà i nuovi giochi entrati recentemente in produzione o pianificati per lo sviluppo entro fine anno, molti progetti esistenti sembrano poter continuare come previsto. Questo vale anche per i giochi live-service, che probabilmente includono Fortnite e Apex Legends.

Tuttavia, se lo sciopero dovesse durare più di 60 giorni, il lavoro in corso su questi giochi da parte dei membri SAG-AFTRA si fermerebbe.

A seconda della durata dello sciopero, le aziende potrebbero ricorrere a lavoratori non sindacalizzati per sostituire gli attuali interpreti o essere costrette a ritardare contenuti e progetti futuri.

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