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a cura di Emanuele D'Ascanio

Ospiti del sempreverde stand di Devolver Digital, abbiamo fatto la conoscenza della vera e propria sorpresa di questa Gamescom 2018: GRIS. Stiamo parlando di platform con una forte componente artistica che gioca, come da titolo, con le emozioni e con i colori. Riprendendo importanti titoli dal calibro di Limbo e Inside (sottolineato specificamente da un esponente del team di sviluppo in sede di presentazione), GRIS va a raccontare semplicemente la storia di una ragazza e di come, grazie a costanti cambiamenti durante il suo viaggio, le sue emozioni possano influire sull'ambiente che la circonda donandole poteri utili per per proseguire il proprio cammino.

Ai vertici del progetto, nel ruolo di Art Director, troviamo un importante pittore di Barcellona, tale Conrad Roset, che ha disegnato a mano, poi riprodotto digitalmente frame su frame, ogni singolo oggetto/fondale/figura presente all'interno del titolo. Ritroviamo anche ex sviluppatori che hanno preso parte a progetti dal calibro di Assassin's Creed e Hitman: l'esperienza dunque non manca di certo a questo neonato team di sviluppo e, lasciatecelo dire, si nota eccome. La summa di tutto questo estro prende il nome di Nomada Studio.

L'arte del Videogioco

GRIS è un'esperienza che prende e porta per la mano il giocatore, non vuole essere frustrante bensì tutto il contrario visto che lo scopo ultimo è un altro: far riflettere e abbandonare completamente ogni contatto con la realtà immergendosi in un oceano emozionale composto da colori e musica. In GRIS il concetto di morte non esiste e, dunque, ci si potrà liberamente muovere senza aver paura di sbagliare; l'esplorazione sarà una componente fondamentale al fine di carpire ogni segreto celato (collezionabili, per intenderci) e non solo. Il colore, simbolo massimo dell'opera, darà una costante pennellata alla tavolozza di GRIS: esso muterà in maniera correlata alle emozioni provate dalla dolce fanciulla per cui, oltre che a livello estetico, farà si che alcune aree di gioco precedentemente note saranno modificate. Parliamo dunque anche di una buona curva di longevità visto che, in maniera del tutto imprevedibile, si apriranno strade mai battute da esplorare.

gris

Il sonoro non è di certo una componente secondaria nel prodotto anzi, su nostra precisa domanda, ci sono state spiegate alcune tra le più importanti reference prese a esempio per creare queste splendide melodie. Innanzitutto, la colonna sonora è esplicitamente basata sui movimenti della giovane protagonista. La musica dunque ruota costantemente intorno alla figura che noi muoveremo, parliamo di melodie liriche che riprendono appieno il lavoro svolto da Fumito Ueda con ICO e le indimenticabili basi delle pellicole firmate dallo Studio Ghibli.

In conclusione

GRIS è arte e, come spesso accade, difficilmente in molti riescono a comprenderla al meglio. Le qualità espresse da quanto visto a Colonia ci permettono di affermare come, senza ombra di dubbio, il prodotto possa raggiungere, forse, superare addirittura titoli dal calibro di Child of Light che, sebbene sia totalmente diverso nel gameplay, segue una simil direzione artistica.

Il titolo di Nomada Studio sarà ufficialmente disponibile durante il mese di dicembre di questo anno su PC e Nintendo Switch: in merito alla distribuzione, se l'esordio avrà un notevole riscontro, Devolver Digital punterà poi l'utenza PlayStation 4. Per ulteriori aggiornamenti in merito e per tutte le altre novità legate alla Gamescom 2018 di Colonia, rimanete costantemente sintonizzati sulle pagine di Tom's Hardware.


Tom's Consiglia

Se siete interessati a GRIS, allora non potete proprio fare a meno anche di Child of Light. Disponibile su Amazon a un prezzo speciale, buon divertimento!

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