Ambientazione, grafica e tecnica

Chi ha giocato i primi due capitoli della saga Gothic, aspettava con grande ansia il terzo episodio. Per chi non lo sapesse Gothic è gioco di ruolo per computer molto particolare, con grande enfasi sulla crescita delle abilità del personaggio e un ampio mondo da esplorare in grande libertà. Gothic 3, seppur non esente da diversi difetti, si è rivelato un GDR estremamente coinvolgente.

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a cura di Roberto Buonanno

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Ambientazione, grafica e tecnica

La mappa di gioco è molto ampia, immensa se confrontata a quella di Gothic 2 e paragonabile a quella di Oblivion, miglio più, miglio meno. La parte centrale del continente di Myrtana, caratterizzata da una clima temperato e da un ambiente verdeggiante, è dominata dagli orchi, tanto terribili quanto stupidi. A settentrione i più classici dei vichinghi regnano sulle terre ghiacciate di Nordmar. Varant, a sud, è una terra inospitale e desertica sotto il controllo degli Hashishin, guerrieri che ricordano i tuareg nord africani. Da sempre il mondo dei giochi di ruolo si ispira a figure leggendarie del Medioevo europeo, fa piacere una volta tanto vedere citati protagonisti di storie e leggende di altre terre. Per un approfondimento sugli ashshashin invito a consultare Wikipedia, purtroppo questa voce è presente solo in inglese.

La realizzazione grafica degli ambienti è quasi sempre di buon livello, ma con sporadiche cadute di tono che lasciano un po' di amaro in bocca. Capita, non troppo raramente, di trovare texture applicate malamente e gravi imperfezioni. I modelli 3D di personaggi e mostri sono approssimativi, a partire da quello di Mario, e interagiscono malamente con lo sfondo. La fisica, nonostante il logo "physix by Ageia" stampigliato sulla confezione, è inesistente. Ho montato una scheda Ageia sul computer ma non è stata nemmeno riconosciuta dal gioco, in attesa di una non meglio precisata patch. Il gioco è decisamente statico rispetto a Oblivion, con anzi diverse imprecisioni, a partire dal volo delle frecce fino a salti e acrobazie del protagonista del gioco. La tanto vantata " migliore intelligenza artificiale mai creata" è a sua volta carente. Le routine comportamentali dei personaggi non hanno niente a che vedere con il livello di complessità di Oblivion.

In poche parole, se la grafica e la tecnica di Oblivion valgono 10, quelle di Gothic 3 si limitano a una sufficienza. L'approssimazione e la fretta con cui questo gioco è stato lanciato sugli scaffali sono dimostrate da due fatti: il giorno di uscita c'era già da scaricare una patch da 62 MB; JoWood non si è immaginata neanche lontanamente di portare il gioco su console al momento del lancio.

La grafica non di livello eccelso porta però un vantaggio: le pretese in termini di sistema di Gothic 3 sono inferiori rispetto a quelle di Oblivion e si riesce a giocare tranquillamente con un buon processore e una ATI X1800 GTO, Nvidia Geforce 7600 o superiori.

Fortunatamente, anche in questo terzo capitolo, giocabilità, trama e coinvolgimento fanno chiudere non uno, ma due occhi sui difetti tecnici del titolo di Piranha Bytes.

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