Nel corso della giornata di giovedì, Google ha annunciato la chiusura di Google Stadia. La notizia ha colto di sorpresa diversi utenti, soprattutto considerando che la stessa Alphabet aveva dichiarato che il servizio non era assolutamente a rischio stop. Purtroppo così non è stato e adesso i giocatori stanno semplicemente attendendo la chiusura definitiva del servizio (fissata per il 18 gennaio 2023) ed eventuali rimborsi.
Se per quanto riguarda i giochi di problemi non ce ne sono, discorso invece diverso per l'hardware. Paradossalmente, la chiusura di Google Stadia comporta un piccolo disguido per quanto riguarda lo smaltimento della console e dei controller. Google al momento non vuole che pad e console vengano restituiti, dunque i giocatori saranno costretti a tenero. E per alcuni utenti forse la soluzione migliore sarebbe il riciclo del pad. No, non parliamo di portare l'hardware in un centro ecologico, bensì quella di rendere open source il il firmware del controller, in maniera tale da renderlo compatibile anche con altre console.
Allo stato attuale, ci sono diversi motivi per cui gli utenti vorrebbero poter utilizzare il controller di Google su altre console e su PC. Il più importante riguarda la comodità: se il servizio non ha mai preso piede, in realtà il pad è decisamente ben realizzato e in pochissimi vorrebbero effettivamente privarsene. La speranza dunque è che Google possa riuscire in qualche modo ad ascoltare gli utenti che resteranno orfani del servizio.
Google Stadia è stato lanciato nel 2019. Il servizio non ha saputo imporsi fin da subito, tanto che nel 2021 a Mountain View decisero di smantellare la divisione first party, concentrandosi esclusivamente con accordi sulle terze parti. Uno dei tanti errori che ha portato inevitabilmente alla cessazione del servizio, che terminerà il prossimo anno. Continuate a seguire Tom's Hardware per tutte le novità e gli annunci in dirittura d'arrivo dal mondo dei videogiochi.