Microsoft, per esempio, ha affermato che a Google mancano i contenuti e i rapporti con i publisher per poter dominare il mercato tramite Google Stadia. Anche un analista di IHS, Piers Harding-Rolls, ha spiegato che la sua opinione è sulla stessa lunghezza d'onda.
"Per quanto il suo nuovo studio first party sia un passo nella giusta direzione per Google, per poter costruire le proprie esclusive, ha comunque bisogno di negoziare con le terze parti per ottenere delle esclusive temporali e competere con chi ha un portfolio di giochi più grande. Se Google vuole veramente essere allo stesso livello dei concorrenti, è probabile che acquisterà degli studi o anche un publisher."
Sicuramente a Google non mancano i fondi e un forte investimento verso la realizzazione di contenuti esclusivi è una possibilità seria. Recentemente, inoltre, una fonte anonima ha dichiarato che uno degli obbiettivi del colosso di Mountain View è di generare giochi adatti a essere portati in stream e condivisi su YouTube (per aumentare le visualizzazioni e la vendita di pubblicità): per farlo, starebbe lavorando a stretto contatto con gli sviluppatori di terze parti.
Una cosa quindi è certa: Google non può pensare di dominare il mercato in completa solitudine. Diteci, come pensate che si approccerà Google Stadia alla questione delle esclusive? Se volete sapere tutto quello che è stato annunciato su questo nuovo servizio, potete leggere il nostro articolo onnicomprensivo, regolarmente aggiornato.