Nel corso della serata di ieri, Alphabet ha annunciato la chiusura di Google Stadia. Il progetto cloud gaming del colosso di Mountain View non ha mai convinto veramente, e se pubblico e critica avevano già avvertito che lo stop era nell'aria, doveva necessariamente esserci l'annuncio ufficiale. Annuncio che è arrivato appunto nelle ultime 24 ore, ma che nasconde un lato decisamente inquietante.
Come riportato da 9 to 5 Google, Phil Harrison e tutto il team al lavoro su Google Stadia hanno tenuto nascosta la chiusura del servizio. Harrison si è limitato a inviare una mail ai dipendenti alle ore 7:00 del mattino locali, convocando una riunione per le 8:45. Alle 9:00 è stato diramato ufficialmente l'annuncio dello stop al progetto cloud gaming di Alphabet. Un comportamento sicuramente non etico, che probabilmente nasconde un damage control: probabilmente informare più persone della chiusura avrebbe portato inevitabilmente a leak e fughe di informazioni, che avrebbero impattato in maniera negativa sul mercato azionario. Le nostre sono ovviamente solo delle ipotesi, che non troveranno mai delle conferme.
Annunciato nel 2019 con una presentazione importante, Google Stadia era il progetto di Mountain View dedicato esclusivamente ai videogiochi. Per non produrre un hardware che difficilmente avrebbe potuto rivaleggiare con Sony e Microsoft, i dirigenti di Big G avevano optato per un device esclusivamente cloud. Stadia non ha mai convinto pubblico e critica, complice una gestione decisamente scellerata da parte di Mountain View, che ha chiuso rapidamente la sua divisione first party per concentrarsi solamente sui deal con le terze parti. La chiusura era nell'aria già all'epoca, ma venne rapidamente smentita da Google.
Google Stadia terminerà i suoi servizi il 18 gennaio 2023. Tutti gli utenti hanno diritto a un rimborso completo dei costi sostenuti per il servizio. Continuate a seguire Tom's Hardware per tutte le novità e gli annunci in dirittura d'arrivo dal mondo dei videogiochi.