Chiamatelo Fato. Chiamatela fortuna. Chiamatelo karma. Ho la convinzione che tutto accade per un motivo.
Con questo mantra che riecheggiava nella testa, stavo aspettando con immensa curiosità di vedere il primo gameplay di Ghostbusters Spirits Unleashed. Un mantra che non smetteva di ridondare dal momento in cui scoprii che la nuova produzione dedicata agli acchiappafantasmi, sviluppata dagli stessi Illfonic che avevano già realizzato gli appena sufficienti Predator Hunting Ground e Friday The 13th, sarebbe stata incentrata sull'offrire un'esperienza 4 VS 1 che permettesse ai giocatori di vestire i panni sia di un acchiappafantasmi che di un fantasma.
Un mantra che, perdonatemi, è normale che riecheggiasse nella mia testa visto che negli ultimi 37 anni ho assistito a ogni tipo di violenza videoludica nei confronti di un brand importante come Ghostbusters. Un costante accanimento terapeutico perpetrato nei, circa, trenta videogiochi usciti dal 1984 a oggi e che, al netto di alcune produzioni realmente convincenti quali Ghostbusters: The Videogame, New Ghostbusters 2 e, forse, il Ghostbusters per dispositivi mobile realizzato dalla Beeline nel 2013, non ha mai portato a niente di realmente degno di fregiarsi del nome di un brand così importante.
Sapere, quindi, che Ghostbusters Spirits Unleashed sarebbe stato l'ennesimo tentativo di proporre una struttura multigiocatore cooperativa mi faceva partire "leggermente" prevenuto sul risultato finale di questa operazione... ma questa volta mi sbagliavo. Oh se mi sbagliavo.
Dovete sapere che in merito a Ghostbusters Spirits Unleashed circolavano, da alcuni mesi, una manciata di indiscrezioni che dichiaravano che gli sviluppatori di Friday The 13th avessero ottenuto la licenza per sviluppare un nuovo titolo dedicato agli acchiappafantasmi e che Ernie Hudson (l'attore che dà il volto al celebre Winston Zeddemore) stava collaborando con loro assieme alla Ghost Corps, che per chi non ne fosse a conoscenza è una società di produzione americana costituita nel marzo 2015 dal compianto Ivan Reitman, e dal celebre Dan Aykroyd, per supervisionare il franchise Ghostbusters e tutte le proprietà intellettuali a esso collegate.
Alla fine questi rumor si sono rivelati veri e sono bastati pochi minuti assieme ai ragazzi di Illfonic per capire che Ghostbusters Spirits Unleashed potrebbe realmente essere quella produzione dedicata agli acchiappafantasmi che i fan attendono da molto tempo, nonché la perfetta dimostrazione che per valorizzare il brand non sia obbligatorio orientarsi verso titoli single player che ricalchino le dinamiche già viste nei vari film, o serie animate, che lo compongono.
Prima di proseguire nel raccontarvi in che linea temporale viene collocato Ghostbusters Spirits Unleashed, è necessario informarvi che i prossimi due paragrafi potrebbero contenere spoiler in merito al finale del recente Ghostbusters Legacy. Se, quindi, non avete ancora visto l'ultimo film canonico dedicato agli acchiappafantasmi, vi consigliamo di passare oltre.
Ghostbusters Spirits Unleashed si colloca immediatamente dopo la scena "post credit" di Ghostbusters Legacy, presentandoci un Winston Zeddemore, che ha oramai appeso lo zaino protonico al chiodo, intento a riavviare il franchise e "passare la torcia" a una nuova generazione di acchiappafantasmi. Dopo aver recuperato e, parzialmente, restaurato la ECTO-1 che giaceva a Summerville da oramai troppi anni, e aver ricomprato la iconica caserma dei pompieri, Winston decide, assieme all'amico di una vita Ray Stantz, di istruire una nuova generazione di acchiappafantasmi, che possano proseguire il lavoro dell'iconico quartetto originale.
Se fino a qui siamo di fronte a un canovaccio che abbiamo già visto, e rivisto, più volte (basti pensare al Rookie che accompagnava il quartetto originale in Ghostbusters: The Videogame o il quartetto di reclute presente in Ghostbusters: Sanctum Of Slime), quanto proposto da Ghostbusters Spirits Unleashed si rivela coerente con quanto narrato dalle pellicole cinematografiche, nonché rispettoso di tutti quegli elementi oramai divenuti canonici nell'immaginario degli acchiappafantasmi.
La caserma dei pompieri presente in Ghostbusters Spirits Unleashed è totalmente esplorabile, così come la ECTO-1 avrà una sua ragion di esistere all'interno del titolo (seppur gli sviluppatori ancora non ci abbiano rivelato nulla di più in merito). L'Occultoteca di Ray è stata riprodotta nei minimi dettagli, così come Ray Stantz richiama, seppur in maniera molto caricaturiale, assieme alle fattezze del Dan Aykroyd visto nell'ultimo film dedicato al franchise.
Per quanto riguarda il gameplay di Ghostbusters Spirits Unleashed, abbiamo potuto visionare un paio di match giocati in tempo reale dai ragazzi di Illfonic e, almeno per il momento, la formula 4 VS 1 ci è sembrata davvero azzeccata per far vivere in prima persona, a un piccolo gruppo di giocatori, cosa significhi andare a caccia di fantasmi con addosso un acceleratore di particelle non autorizzato.
Ghostbusters Spirits Unleashed, ve lo anticipiamo fin da subito, è un titolo in prima persona. Si potrà visionare, e ovviamente personalizzare in ogni suo aspetto, il proprio avatar, ma una volta cominciata una missione di cattura la visuale si sposterà in prima persona. Per quanto riguarda le meccaniche di gioco mostrateci dagli sviluppatori, siamo di fronte al classico titolo cooperativo dove quattro giocatori si aiuteranno a vicenda per stanare e catturare uno spettro, interpretato da un quinto giocatore, intento a infestare una mappa di gioco di dimensioni corpose.
Quello che ci ha incuriosito è che Ghostbusters Spirits Unleashed non si limita a lanciare quattro giocatori nel vivo dell'azione, facendogli consumare fasci di protoni su ogni arredo o cosa che si muove senza ritegno, bensì impone al quartetto di acchiappafantasmi di utilizzare gli strumenti a loro disposizione per catturare con perizia certosina il fantasma, facendo il minor numero di danni possibile.
Ecco quindi che un giocatore si dedicherà a leggere il PKE Meter cercando di trovare dove si nasconde un fantasma, un altro acchiappafantasmi sfrutterà gli Ecto-Goggle per scandagliare le aree, un altro ancora posizionerà le trappole, tutti in attesa di trovare il momento migliore per catturare l'entità paranormale.
Per progredire all'interno di Ghostbusters Spirits Unleashed, difatti, sarà necessario guadagnare abbastanza soldi per poter migliorare il proprio equipaggiamento, ristrutturare la caserma dei pompieri e, con quello che avanza, personalizzare il proprio avatar attingendo da un bacino di elementi cosmetici che abbracciano tutto l'immaginario di film e serie animate. Il problema, però, è che più danni si faranno alle strutture pubbliche, e private, dove verremo chiamati a intervenire, meno si guadagnerà anche in caso di vittoria, rallentando notevolmente la progressione sia del giocatore che della narrazione "asincrona" presente in Ghostbusters Spirits Unleashed.
Eh sì. Perché il team di Illfonic ha chiaramente detto che, pur essendo concepito come un'esperienza votata al multiplayer, Ghostbusters Spirits Unleashed avrà una storia che si svilupperà in maniera indipendente per ogni giocatore in base ai progressi che compierà durante le sue sortite con gli altri compagni di gioco. Un tassello interessante in un mosaico che, al netto della mole di dubbi sulla sua sostenibilità nel lungo periodo, mi ha letteralmente fatto cambiare idea in merito alla natura del progetto.
Un ultimo dettaglio, non di poco conto, risiede nel poter impersonare un fantasma per la prima volta all'interno di un videogioco dedicato agli acchiappafantasmi. Recandosi nell'Occultoteca di Ray, difatti, si potrà consultare la "Guida agli Spiriti Tobin" che oltre a permettere di visionare nel dettaglio i punti deboli, e di forza, dei vari spettri affrontati fino a quel momento, offrirà la possibilità di impersonarne uno e cominciare a infestare il luogo in cui esso è stato avvistato la prima volta.
Ghostbusters Spirits Unleashed prova a variare leggermente la formula dei 4 VS 1 proponendo al giocatore che impersonerà il fantasma degli obbiettivi che variano dal semplice "annientare i quattro acchiappafantasmi". Chi vestirà i panni dello spettro, infatti, dovrà premunirsi di infestare la mappa, spaventando tutti gli abitanti al suo interno, il tutto usando i poteri in suo possesso per eludere le offensive dei Ghostbusters e ostacolarne le operazioni di cattura.
Una meccanica indubbiamente intrigante e che propone diverse tipologie di gioco in grado di abbracciare i gusti di un pubblico più vario. Ghostbusters Spirits Unleashed, almeno per quanto ho potuto vedere fino adesso, è un progetto ancora pieno di incognite (prima fra tutte la sua capacità di persistere realmente negli anni) che però sembra avere tutte le carte in regola per convincere i fan del franchise, come il sottoscritto, a dargli ben più di una possibilità.
Ovviamente il mio personalissimo sogno rimane quello di vedere realizzato un titolo single player, open-world, ambientato a New York e che si ispiri all'immaginario di The Real Ghostbusters (maggiormente per l'enorme bacino di storie e creature da cui si potrebbe attingere per una produzione del genere) per espandere, e migliorare, il buonissimo gameplay del precedente Ghostbusters: The Videogame... ma se è vero che "tutto accade per un motivo", e che davvero gli acchiappafantasmi sono destinati a vivere una "seconda primavera" nei prossimi anni a venire, Ghostbusters Spirits Unleashed potrebbe rivelarsi quell'esperienza di cui gli appassionati non sanno ancora di avere dannatamente bisogno.