Gears 5, abbiamo provato la modalità Escape

Abbiamo provato, durante lo showcase Xbox E3 2019, la modalità Escape di Gears 5

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

La presentazione di Gears 5 durante l'evento Xbox E3 2019 non è stata propriamente esaltante, causa di un reveal rivedibile, dove la campagna non è stata mostrata e il multiplayer solo accennato.

Fortunatamente il gioco era provabile sullo showfloor Xbox con una modalità multiplayer chiamata Escape che andrà ad affiancare l'online competitivo e la nuova Orda.

Scappa dall'alveare

Le partite si affrontano in tre. L'obiettivo è quello di distruggere e scappare dall'alveare, eliminando quanti più nemici possibile, attraversando grandi sezioni di gioco divise da porte d'aprire. Le mappe sono di media grandezza e labirintiche, fortunatamente però segnalate da una minimappa posta nella parte inferiore destra dell'HUD.

A inizio partita è possibile scegliere il personaggio e applicare delle carte potenziamento, un sistema già visto in maniera simile in Gears of War 4. Come si ottengono queste carte? Semplicemente salendo di livello tramite i punti che vengono garantiti a fine partita che a seconda delle nostre performance saranno più o meno numerosi.

I nemici hanno tutti una barra della vitalità posta sopra la testa e ovviamente ci sono quelli basilari, ma anche quelli più difficili da eliminare. Mano a mano che si avanza, infatti, la difficoltà aumenta e vi possiamo garantire che non è affatto facile proseguire senza una strategia di squadra ragionata. Occorre stare vicini e collaborare per riuscire a portare a casa la pelle.

Inoltre le munizioni sono rare e le armi in dimensione ridotta, insomma non è così facile come possa sembrare. Come se non bastasse, con il passare del tempo, la mappa comincerà a produrre trappole come un veleno a zona per cercare di ucciderci. Ciò, oltre ai nemici, è un fastidio non da poco. Se si pensa, inoltre, che noi abbiamo giocato a livello di difficoltà beginner che è il primo dei 6 livelli di difficoltà proposti, fa riflettere sulla reale complessità del tutto.

La varietà dei nemici ci è sembrata abbastanza buona e abbiamo notato che gli stessi sono abbastanza differenti da quelli visti in Gears of War 4, siamo quindi molto interessati a capire come cambierà il gioco nel single player. Tecnicamente è sempre una gioia per gli occhi; su questo la saga di Gears è una certezza e lo ha nuovamente dimostrato con questo Escape, inoltre solitamente le modalità multiplayer subiscono un downgrade per tenere il framerate più stabile, ciò lascia ben sperare per la campagna che già l'anno scorso ci sorprese per l'aspetto grafico. Il gioco girava in 4K e 60 FPS su Xbox One X.

Tirando le somme

La modalità Escape non è estremamente originale, ma può divenire un buon diversivo per staccarsi ogni tanto dalla storia, dal competitive oppure dall'Orda. Il gameplay non è stato stravolto - almeno in questa modalità - rimanendo il solito Gears solido di sempre. Oltre a questo, abbiamo apprezzato un'estetica visiva e tecnica sorprendente, fluida e unica, come tutto l'art style di Gears. Escape l'abbiamo apprezzata, ci siamo divertiti, ma dubitiamo possa divenire un punto fondamentale di Gears 5 che ha bisogno al più presto di togliere tutti i dubbi su una campagna misteriosamente assente a questo E3 2019.

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