FTC porta in tribunale Microsoft per bloccare l'acquisizione Activision: è ufficiale

L'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft si complica, forse più di quanto avevano immaginato le parti coinvolte.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Nel corso di questo anno abbiamo sentito qualsiasi opinione e ipotizzato qualsiasi scenario in merito all'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. Dopo le dichiarazioni della CMA, che ha rimandato la decisione (esattamente come l'Unione Europea) è arrivata nella giornata odierna il parere della Federal Trade Commission, ente statunitense che ha deciso: il colosso di Redmond deve andare in tribunale.

Il comunicato dell'FTC non lascia dubbi in merito. Comparso sul sito ufficiale della Federal Trade Commission, l'ente regolatore sta cercando letteralmente di bloccare l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. Le motivazioni? Ovviamente le stesse che stiamo leggendo da diverso tempo, ovvero la possibilità che il colosso di Redmond diventi monopolista a tutti gli effetti.

In realtà le motivazioni della Federal Trade Commission vanno oltre la semplice acquisizione del gruppo capitanato da Bobby Kotick e si rifanno direttamente al passato, quando Microsoft ha acquistato gruppi come quello di Zenimax, che include anche Bethesda. "Microsoft ha deciso di rendere alcuni titoli di Bethesda come Starfield e Redfall esclusivi e nonostante ciò l'azienda ha continuato a dichiarare alle antitrust europee che non ha nessun incentivo nel tenere lontani i giochi dalle consoel rivali. Microsoft ha già dimostrato che può invece rendere esclusivi alcuni contenuti", le parole di Holly Vedova, Director dell'FTC Bureau of Competition. "Oggi cerchiamo di fermare Microsoft nel prendere il possesso di uno studio indipendente e utilizzarlo per danneggiare la competizione in mercati del gaming in crescita".

Con questa dichiarazione d'intenti, ora è molto probabile che Microsoft possa ritrovarsi in una situazione di svantaggio. Il deal con Nintendo ha già dimostrato le buone intenzioni nel mantenere Call of Duty esclusiva, ma la realtà è decisamente più complessa di così. Il rischio ora è che l'esito dell'acquisizione possa slittare ulteriormente, andando oltre la fatidica deadline di giugno 2023. Ne sapremo sicuramente di più nel corso del prossimo anno.

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