Freud's Bones | Recensione
Scopriamo Freud's Bones, il primo gioco sul padre della psicoanalisi e il primo sviluppato da Axelfox92, sviluppatrice indipendente italiana
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a cura di Andrea Baiano Svizzero
Il mercato dei videogiochi è vasto, tale da offrire una miriade di esperienze diverse, che spaziano tra svariati generi, forme e stili. Un mercato così grande da offrirci ogni mese decine e decine di nuovi prodotti, in un mare spesso difficile da navigare, affidato alla consuetudine o semplicemente al vociare della stampa specializzata, dei social e della "macchina dell'hype".
In questo vasto mare potrebbe risultare difficile immaginare un gioco incentrato su Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi. Eppure la sviluppatrice autodidatta Fortuna Imperatore, conosciuta come AxelFox92, deve aver trovato molto semplice fare questo "salto" mentale. Nessuno aveva mai raccontato la figura del celebre studioso in un videogioco, né tantomeno le affascinanti applicazioni della psicoanalisi.
Freud's Bones si pone quindi l'obbiettivo di colmare un vuoto, e nel farlo si approccia al genere delle avventure "punta e clicca" con un'idea originale. Così originale da vincere il Red Bull Indie Forge 2020, dedicato alla promozione dello sviluppo indipendente italiano. Il buon vecchio Sigmund si muove per il suo studio viennese agitato e scosso, fino a che non sente una voce. Una presenza ingombrante e fastidiosa, ma non ostile. Quella voce siamo noi, videogiocatori incaricati di scuotere la sua mente, per salvarlo dal torpore e dal conflitto interiore, oppure abbandonarlo al pantano della sua psiche.
Freud's Bones ci permetterà di compiere diverse azioni, indirizzando lo studioso nelle sue scelte. Ad essere interessante è però il modo in cui lo schermo si infrange, e la nostra figura di videogiocatori assume uno spessore differente. Freud non è solo il nostro avatar, ma è anche uno spettatore consapevole del nostro intervento. Giocare Freud's Bones è un po' come avere un tamagotchi, i piccoli giochi portatili di Bandai. Ci si prende cura di Freud sotto diversi aspetti, e si compiono le scelte che reputiamo migliori per il suo successo.
Certo, il tamagotchi non vi chiedeva di scegliere cosa consumare tra la cocaina e i sigari, ma l'idea è un po' quella. Starà a noi occuparci delle sue dipendenze quotidiane, delle sue finanze e del modo in cui approcciarci ai suoi pazienti. Ma anche del modo in cui relazionarci alle poche ma importanti figure che aleggiano nella sua quotidianità. Scegliere se rispondere o meno ad una missiva, selezionare le copertine dei nostri libri in commercio o partecipare ad un evento piuttosto che a un altro.
Ogni azione comporta delle conseguenze: per la sua fama, il suo stato mentale ma anche nel modo in cui Freud si rapporta a noi. Un botta e risposta continuo, che fin dai primi minuti riesce a creare un legame credibile con il personaggio. Ci fa sentire partecipi, ci tira in causa in modi inaspettati. Un dialogo che riesce a portarci dentro Freud's Bones, lasciando spazio al nostro intervento ma anche alla nostra dimensione più personale. Del resto, si tratta pur sempre di un'opera incentrata sulla psicoanalisi, che ha un ruolo fondamentale nell'esperienza. Tutto prende vita grazie ad una scrittura graffiante, personale e spesso ironica.
Nelle quattro mura del suo studio, ambientazione principale del gioco, ha luogo gran parte della narrazione. Che si sviluppa con grande naturalezza, portandoci presto a dover fare i conti con dei veri e propri casi da psicoanalizzare. Ognuno dei pazienti di Freud è unico, sapientemente caratterizzato e con delle storie davvero interessanti. Il nostro compito sarà quello di scoprire i loro traumi e capire i motivi dietro il loro agire. Per farlo, servirà un pizzico di attenzione rispetto ad altre produzioni del genere. Freud's Bones è un gioco in cui si legge molto, ma non è mai una lettura fine a sé stessa.
Sarà possibile consultare una piccola enciclopedia sul tema della psicoanalisi, per capire i concetti basilari di questa innovativa tecnica. Capire la nevrosi, l'isteria o i simboli che si celano nella psiche dei nostri pazienti. Durante le sessioni di psicoanalisi, dovremo infatti prestare attenzione a ciò che diranno, ma anche consultare la loro cartella clinica per avere un quadro complessivo del caso. E poi prendere delle decisioni, sull'approccio da utilizzare nei loro confronti. Un menù radiale ci mostrerà di volta in volta diverse opzioni, che generano altrettante reazioni nei nostri pazienti.
Freud's Bones è piuttosto semplice nella sua esecuzione, ma si rivela fin da subito profondo e stimolante nella sua rappresentazione della psicoanalisi. Richiede al giocatore di ascoltare, ma soprattutto di compiere le scelte che più ritiene opportune. Gli dà gli strumenti per agire, ma non le risposte. Riuscire a penetrare nella psiche di un paziente dà enorme soddisfazione, del resto non c'è enigma più grande della mente umana.
Quando definiamo Freud's Bones semplice nella sua esecuzione, ci riferiamo a tutto il lavoro svolto in termini tecnici. L'interfaccia è funzionale e chiara, nonostante alle volte possa mostrarsi confusionaria. Alcune interazioni potrebbero non apparire così chiare come altre, ma l'esperienza non risulta mai frustrante. Graficamente è poi molto semplice, ma riesce ad essere sorprendentemente carismatico in ciò che viene mostrato a schermo, impreziosito da intermezzi animati davvero belli.
Freud's Bones è una piccola opera, ma pregna di amore e personalità. Non è perfetto, proprio come il suo protagonista, un Sigmund Freud estremamente umano e fragile. Proprio come noi, fallibili e insicuri, che al di là del nostro schermo gli mostriamo una delle vie possibili. Il Freud di Axel Fox è come un amico immaginario con cui confrontarsi e battibeccare, per provare a capire l'avvilente complessità della mente umana.
Voto Recensione di Freud's Bones - PC
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Scrittura graffiante, personale e ironica.
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- Le sezioni di psicoanalisi sono stimolanti e divertenti
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- Intermezzi animati belli ed evocativi
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- Diversi bivi narrativi
Contro
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- Interfaccia non sempre chiara
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- L'impossibilità di consultare l'enciclopedia durante le sedute
Commento
Freud's Bones è un gioco semplice, che con le sue interazioni riesce a rappresentare la psicoanalisi in modo funzionale e divertente, pur con i suoi limiti. Ma non per questo semplicistico, anzi. Le sedute con i pazienti sono stimolanti e originali, con una scrittura pungente ed efficace. Tutto questo non viene minato da un'interfaccia non sempre chiara ed efficace ma che tutto sommato contribuisce a dare a Freud's Bones quel sapore old school a cui siamo nostalgicamente legati. Se Jung è la costola del padre della psicoanalisi, noi ne siamo qui la mano, artefice del suo destino e di quello dei suoi pazienti. Chissà, magari anche del nostro.