Forza Horizon 4 Recensione, un festival da ricordare
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a cura di Andrea Riviera
Managing Editor
In sintesi
Forza Horizon 4 è il quarto capitolo della fortunata saga di racing game arcade open world di Playground Games e Microsoft Studios. Quest'anno il festival Horizon si sposta in Gran Bretagna.
Libertà, bellezza, passione. Svegliarsi con il sole, addormentarsi con la pioggia. Sfrecciare sotto cadenti foglie bagnate, sterzare attraverso meravigliosi alberi dalle chiome verdeggianti. Estate, autunno, inverno, primavera; questa volta il festival Horizon dura tutto l'anno.
Playground Games, ormai divenuto team interno di Microsoft Studios, torna con il quarto capitolo della fortunata saga automobilistica arcade open world: Forza Horizon. In questa nuova iterazione il team inglese ha voluto superare se stesso, dando vita a un titolo che punta a divenire lo standard dei racing game arcade per il futuro.
Miles, miles, miles
I can see for miles and milesI can see for miles and milesI can see for miles and miles and miles and miles and milesI can see for miles and miles and miles and miles and miles
Questo era il ritornello del testo della canzone del trailer d'annuncio di Forza Horizon 4 all'E3 2018: I Can See For Miles dei Surfing the Apocalypse. Un chiaro indizio di ciò che ci avrebbe atteso nel gioco finale: miglia, miglia e ancora miglia; correre senza mai fermarsi, gare su gare, emozioni su emozioni. Nulla di strano, alla fine si tratta di un videogioco racing, è normale che non si faccia altro. La bravura, tuttavia, sta nel garantire una buona varietà di eventi, e anche in questo caso, potete dormire sogni tranquilli.
Il gioco inizia con una rapida panoramica delle stagioni, la classica prima corsa verso l'inizio del festival Horizon che quest'anno è ambientato nel Regno Unito. All'inizio è data la possibilità di scegliere un proprio nome -tra centinaia già pronti- e il proprio avatar che può essere cambiato in ogni momento, oltre che personalizzabile con ogni tipo di vestito, oggetto ed emote. La prima vettura è una dura scelta tra la Ford Focus RS, Audi TTS Coupé e una Dodge Charter R/T, ma questa sarà solo la prima di una delle 450 che è possibile acquistare, vincere o "trovare" in giro grazie ai "gioielli dimenticati", immancabili anche in questo capitolo.
Le marche disponibile sono molteplici: Ferrari, Lamborghini, Porsche, Mercedes, Toyota, Nissan, Volvo, Ford e più che ne ha, più ne metta. Tutte riprodotte in maniera praticamente identica alla controparte reale e con un dettaglio molto vicino al concetto di fotorealismo. La modalità Forza Vista, permette anche un incontro ravvicinato di ogni singola auto, potendo aprire i vari compartimenti o analizzare nel dettaglio i dettagli interni ed esterni, grazie a una telecamera a 360 gradi.
Il garage è ancora molto importante per potenziare una vettura in vista di una gara, cambiare le gomme, applicare decalcomanie, colorarla come meglio si creda, cambiare clacson, targa o applicare un assetto specifico. Per i neofiti è ancora presente la personalizzazione automatica dei potenziamenti, per non creare difficoltà durante le gare della carriera. I garage si possono trovare sia in una delle nostre proprietà sia nel classico hub del festival.
Quest'ultima non si differenzia più di tanto dai precedenti Forza Horizon, ma cerca di allontanare la dispersività del terzo capitolo, concentrandosi con eventi più specifici e un percorso lineare più sensato: siamo un giovane ragazzo o ragazza che vuole diventare campione, niente responsaibilità sull'organizzazione del festival vista nel terzo episodio, anche se c'è ancora la possibilità di creare gare personalizzabili online, scegliendo persino il percorso.
Ovviamente i punti abilità hanno ancora un ruolo fondamentale e si acquisiscono sempre nello stesso modo: derapate, alte velocità o salti, e permettono di acquisire specifiche caratteristiche, ma questa volta sono legate ad ogni singolo veicolo.
Non stanca mai
Inutile, potremmo continuare a giocare a Forza Horizon all'infinito: non stanca mai. Il suo sistema di guida è semplicemente perfetto, soprattutto per una arcade open world di questo tipo. Pad o volante alla mano si riesce sempre a percepire il peso del veicolo. Sul volante in particolare è stato svolto un lavoro di miglioramento dell'handling davvero notevole. Lo si avverte in curva, quando si frena, si derapata o semplicemente quando si sterza. Chiaramente la sua natura arcade lo rende molto accessibile, ma a differenza del suo omonimo Forza Motorsport in questo caso se lo può permettere senza far storcere il naso ai puristi. Nonostante questo però, va detto che per chi vorrà cimentarsi in una guida un po' più complessa, Playground Games ha pensato anche a loro.
Già nei precedenti Forza Horizon c'era la possibilità di rendere il titolo "più" simulativo, siamo felici di dirvi che non solo questa possibilità è rimasta, ma è stata approfondita. Quindi se preferirete giocare con un modello di guida più realistico, potrete farlo, riuscendo a godere delle impostazioni che il gioco offre: disattivazione dell'ABS, rimozione della traiettoria, cambio manuale e tanto altro. Attenzione però, è importante tenere a mente che si tratta comunque di un racing game arcade e ciò significa che non troverete in Horizon un'esperienza simulativa di prim'ordine.
Come vedremo più tardi, la bellezza del territorio britannico permette una varietà notevole, e ogni terreno implica delle differenze sostanziali per quanto concerne le strategie di gara. La neve obbligerà praticamente a cambiare gomme e lo sterrato ad usare veicoli adatti. Come da tradizione Forza Horizon, sfrecciare con una Lamborghini su un bel prato è ancora possibile, ma i limiti sono limiti e se durante una gara decideste di affrontare i vostri amici con una Ferrari sullo sterrato, sappiate che la sconfitta sarebbe certa.Esattamente come in passato il gioco potrà essere goduto sia in single player che in multiplayer. Nel primo caso i drivatar fungono un ruolo fondamentale per rendere gli eventi più realistici. A livello di difficoltà massimo le gare diventano impegnative, ma anche molto soddisfacenti e ciò farà certamente gola a chi giocherà solo il singolo giocatore. Online però, il gioco prende letteralmente vita. Come in The Crew 2, il mondo di Forza Horizon 4 è condiviso, ma non da fantasmi, ma da giocatori fisici in cui è possibile vederli gareggiare fra loro o sfrecciare come se ci trovassimo in un MMO. Un mondo, quindi, persistente e suddiviso da server di massimo 72 giocatori. I server non gestiscono solo i player, ma anche le stagioni che cambieranno una volta ogni settimana, in maniera tale da garantire eventi settimanali identici per tutti.
È possibile scambiare messaggi con gli utenti incontrati nella mappa, attraverso la classica messaggistica di Xbox Live o con fast tips che permettono tramite una ruota di selezionare un messaggio o un invito pre-fatto. Un modello simile a quello già visto con Sea of Thieves e che testimonia ancora una volta la volontà dell'azienda di investire su videogiochi come servizi e basati su una fortissima componente social. Se ciò non bastasse, l'integrazione con Mixer permette di ricevere dei premi e dei guadagni gara maggiori in caso di trasmissione in diretta del vostro giocato. Un modo intelligente sia per cominciare a sfruttare Mixer, sia per avvicinarsi ancora di più al concetto di "alwais online" che, ad ogni modo, è per ora assente in questa quarta iterazione della serie.L'online si arrichisce anche di diverse modalità. Oltre le sfide giornaliere e settimanali, è da citare l'introduzione del Team Adventure: una modalità 6vs6 in cui sarà necessario collaborare per portare a casa la vittoria a suon di punti. Rimaste l'importante casa d'aste dove poter vendere e acquistare auto e le varie attività del Forzathon.
Lasciateci vivere in Gran Bretagna
Non sappiamo Playground Games come faccia, forse un miracolo divino si è abbattatuto all'interno della loro sede, o semplicemente sono dei programattori e designer con la lettera maiuscola. Il lavoro tecnico/grafico di Forza Horizon 4 è semplicemente fuori scala: solido, sbalorditivo, affascinante. Il mondo di gioco è vivo, vario, immenso. Siamo ben lontani dall'anonima Australia, che regalava si, scorci notevoli, ma mai con con questa attrattiva, la mano di un team inglese nel rappresentare il proprio territorio si è fatta sentire, regalando un'esperienza in cui l'amore e la passione si avverte tutta durante le lunghe sessioni di gioco.
Il balzo in avanti è stato fatto soprattutto per quanto riguarda il sistema di illuminazione, impreziosito dal cambio di stagioni e che regala una molteplicità di sfumature senza precedenti. In autunno vedremo le foglie cadere sull'asfalto, rossastre, bagnate, capaci di far slittare l'auto; belle quanto pericolose per le nostre accelerate. Le precipitazioni sono più frequenti, mentre la nebbia si mostra timida di notte nelle campagne Britanniche.L'estate brilla di luce propria; colorata, calda. Piove poco, le giornate durano di più, il sole tramonta con più calma, lasciando spazio successivamente a cieli ricoperti di stelle. L'inverno è quasi sempre coperto, il sole difficilmente è visibile. Cade la neve, muoversi è tutt'altro che semplice, gli alberi perdono le foglie e i laghi si ghiacciano dando la possibilità di correrci sopra. Spesso le tempeste di neve riducono la visibilità e di notte diventa davvero difficile spostarsi. Infine, la primavera; i primi germogli, le leggere pioggie e il sole che comincia a scaldare, ideale per i rally.Il gioco gira su Xbox One X sia in 4K a 30fps -con alcuni dettagli esclusivi- sia a 60 FPS in 1080p
Ogni stagione ha un suo complesso, unico, sistema di illuminazione ed è ciò che rende grandioso il motore grafico di Forza Horizon 4. Il tutto è assolutamente coerente con le stagioni reali, il team è stato attento ai più piccoli particolari, sia "tecnci" che estetici, dando l'idea al giocatore di trovarsi realmente in una determinata situazione climatica. Inutile specificare, come abbiamo già accenato che ogni season cambia radicalmente la mappa e quindi fornisce la possibilità di provare nuove gare su nuovi percorsi; il lago trasformato in ghiacciaio è un chiaro esempio.
In generale le ambientazioni sono sempre variegate, a prescindere dalla stagione. Città, campagne, praterie, laghi. Esplorare, scoprire ogni strada, sfidare gli amici non è mai scontato o ripetitivo.Leggi anche: Recensione Forza Motorsport 7
Difficile poi non spendere una parola di riguardo verso l'effettistica e i dettagli grafici. La sporcizia, che sia fango, neve, polvere, è completamente visibile sull'auto. Anche il sistema di danni è più che accettabile, ma forse non eccelso; il veicolo risulta danneggiato, ma dopo un ribaltamento magari alcuni potrebbero aspettarsi qualcosina di più, bisogna comunque ricordarsi e tenere a mente la sua natura arcade.
Ciò che non è "arcade" è invece tutta la componente audio del titolo. È stato fatto un chiaro ricampionamento di suoni di molti motori, un lavoro che ha dato i suoi frutti e che finalmente mostra delle unicità in alcune autovetture. Sempre di grande pregio la colonna sonora, mescolata nelle diverse sei diverse stazioni radio, tra cui l'immancabile radio classica. Tra i vari artisti è possibile trovare: CHVRCHES, Max Frost, Black, che insieme a tanti altri vanno a comporre più di 100 canzoni perfettamente coerenti con l'atmosfera del festival.Voto Recensione di Forza Horizon 4
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Tecnicamente e graficamente semplicemente fuori di testa
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- Il gameplay rimane frizzante e divertente
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- Il mondo condiviso funziona e finalmente rende il mondo vivo
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- Il cambio di stagioni impatta positivamente sulla varietà del gioco
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- Contenutisticamente immenso
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- Sound design e colonna sonora pregevoli.
Contro
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- Qualche minima problematica di pop-up
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- Mancanza dell'audio in italiano.
Commento
Forza Horizon 4 è semplicemente un titolo superlativo. Playground si è letteramente superata, riuscendo a limare i minuscoli difetti del terzo capitolo, galvanizzando l'esperienza con il cambio significativo delle quattro stagioni e un nuovo sistema di carriera che si avvicina maggiormente a ciò che abbiamo potuto apprezzare nel primo capitolo della serie. Un racing game che diverte, intrattiene, non stanca e che ora assume un'importanza di rilievo per quanto concerne il multigiocatore, grazie a un sistema di mondo condiviso funzionale che non può fare a meno di rendere la mappa di gioco viva e in costante cambiamento. Se questa era la rassicurazione per ciò che il team inglese ci ha voluto fornire per il prossimo titolo open world ancora sconosciuto, allora possiamo dormire sonni tranquilli. Forza Horizon 4 è a tutti gli effetti, il miglior racing game arcade di sempre e probabilmente uno dei migliori videogiochi di questa generazione. Il festival Horizon non finisce mai di stupire e di regalare emozioni.