Fortnite è un successo mondiale e lo deve anche al fatto di essere un gioco adatto a diverse fasce di pubblico. Non è un gioco solo per ragazzini, ma è apprezzato anche da personaggi dello spettacolo e da sportivi. Ad esempio, i Red Sox sono uno dei molti fan del battle royale di Epic Games. Il gioco era una componente fissa della quotidianità dei giocatori già lo scorso anno.
Fortnite veniva sfruttato per riempire i momenti di noia durante le trasferte ed era perfetto per mantenere in contatto i giocatori quando la stagione finiva. Pare però che di recente fosse divenuto una distrazione e, su suggerimento dei giocatori stessi, è stato deciso di vietarlo all'interno del circolo sportivo, in quanto stava diventando controproducente, ritardando gli allenamenti.
Non è l'unico team ad aver imposto un veto sul gioco, infatti insieme ai Red Sox ci sono anche i Blue Jays e i Phillies. Varie realtà sportive hanno deciso di porre dei limiti all'utilizzo di videogame, sostituendoli con altre attività finalizzate a rilassare i giocatori in attesa dell'inizio delle partite. I Sox, ad esempio, hanno deciso di dedicarsi a giochi di carte, parole crociate o semplicemente guardare partite in TV, prima di scendere in campo.
I videogiochi possono diventare facilmente una distrazione per le attività quotidiane, se non si è in grado di regolarsi. Come sempre, è necessario un po' di buonsenso e la capacità di trovare un equilibrio personale tra doveri e attività ricreative. Voi cosa ne pensate? Credete abbiano preso la giusta decisione?
Se Fortnite non vi distrae dalle partite di baseball, potete continuare a giocare e magari rimpolpare il vostro set di contenuti con questo pacchetto speciale. Se invece volete staccare un po' dai videogame, perché non vi dedicate a una partita a Monopoli in versione Fortnite?