Come ben si sa i tornei competitivi di Fortnite sono gli eventi esportivi con più montepremi disponibile per i giocatori. Ormai sono anni che Epic si impegna per far si che ogni partecipante possa sentirsi soddisfatto dalla sua prestazione anche soltanto se si tratta della qualificazione. Questo è il caso dei due giocatori dell'organizzazione asiatica Newbee. Durante la Fortnite World Cup infatti, la società ha garantito almeno 50.000 dollari a ciascun giocatore soltanto per aver portato a termina la qualificazione, aldilà della cifra da capogiro, un grande gesto da parte di Epic che mira sempre più ad aumentare i suoi prize pool dei tornei più importanti.
I due giocatori asiatici sembra che non abbiano visto neanche un dollaro da tutto questo, XXM e xMende sono infatti allo scuro di tutto e la società si è intascata completamente i soldi della qualificazione. L'allenatore della squadra "Rhidax" era a conoscenza della situazione disastrosa in cui si stava andando incontro e ha deciso di denunciare tutto. Oltre questo caso, si è infatti scoperto che la società asiatica era solita fare mosse di questo tipo nei confronti dei suoi giocatori.
Current @newbeecn Fortnite Situation:
— Rhidax (@rhidax_) July 21, 2020
The org has been accused of matchfixing in the CDA (DOTA 2), leading to their essential disbanding.
Newbee trapped their players in contracts and stole all Fortnite prize money since WC, including 2 world cup qualifiers. ($100,000+ stolen)
È saltato fuori infatti che anche durante l'International 2014 di Dota 2 vinto proprio dai Newbee, i giocatori non abbiano percepito quasi nulla, portando poi il discioglimento della squadra. Dalle parole del coach sembra che l'organizzazione metta in atto dei veri e propri "contatti vessatori" in modo che i giocatori non possano controbattere a questi strani movimenti. Anche xMende e XXM hanno infatti lasciato la squadra di Fortnite subito dopo la World Cup.
Ovviamente è una situazione delicatissima per la società asiatica che è stata messa definitivamente alla gogna mediatica e che è alle strette anche a livello legale, dopo un silenzio ormai che dura da Febbraio. Questa tipologia di avvenimenti dovrebbero essere regolati in un mercato dell'esport globale, capace di regolamentare le organizzazioni e soprattutto tutelare i giocatori.
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