Peter Moore, attualmente CEO del Liverpool FC, è ben conosciuto all'interno dell'industria videoludica. È stato presidente e COO di SEGA, poi vicepresidente della divisione d'intrattenimento interattivo di Microsoft, presso Xbox, e infine presidente e COO di EA Sports. È nel giugno 2017 che, seguendo un suo grande sogno, è diventato CEO della squadra inglese.
Recentemente, Moore ha espresso una certa preoccupazione nei confronti delle preferenze dei più giovani: secondo il CEO, infatti, i "millenials potrebbero preferire giocare Fornite, piuttosto che guardare una partita di calcio reale". Secondo Moore, infatti, novanta minuti sono un tempo molto lungo per il pubblico più giovane.
"In quanto CEO di un club di calcio, sono preoccupato, visto che facciamo affidamento sulla prossima generazione di fan. Se non miglioriamo a livello tecnologico, come club, li perderemo. [...] Siamo un'industria che deve sfruttare la tecnologia per assicurarsi di non perdere un'intera generazione di giovani che cresceranno senza amare il calcio. Dobbiamo creare del contenuto in pacchetti da 60 a 90 secondi per mantenerli interessati."
Peter Moore ha inoltre spiegato che la sua esperienza nell'ambito videoludico gli ha permesso di elaborare alcune strategie da utilizzare con i fan del calcio. In sostanza, Moore vuole conoscere maggiormente gli spettatori e avere un contatto più diretto per dare loro il contenuto che più preferiscono, ad esempio quello legato al loro calciatore preferito.
Non è la prima volta che Fortnite viene "accusato" di sottrarre tempo agli spettatori di altri medium: anche Netflix, come vi avevamo riportato, aveva affermato che il gioco Epic era il suo maggiore competitor. Voi cosa ne pensate? Credete che Moore si preoccupi a ragione?