Fortnite è tra le principali cause di divorzio in Gran Bretagna. Sono almeno 200 le cause di divorzio che vedono protagonista il popolare gioco Battle Royal, secondo i dati riportati dalla società Divorce Online. A quanto pare il gioco spinge uno dei due coniugi a spendere troppe ore davanti allo schermo e troppo poche con il proprio partner.
La società rileva che circa il 5% delle ricerche di divorzio, duecento appunto, citano la dipendenza da Fortnite e da altri giochi. Secondo un rappresentante della società di ricerca, la questione è molto semplice: "le dipendenze da droghe o alcol o gioco d'azzardo sono sempre state citate come ragioni per interrompere una relazione, ma l'alba della rivoluzione digitale ha aggiunto nuove dipendenze".
"Questo include la pornografia online, i videogiochi online e i social media (in effetti non è difficile trovare Facebook tra le cause di divorzio, NdR) quindi non ci sorprende sapere che sempre più persone hanno problemi relazionali dovuti alle nostre dipendenze digitali".
Da questo punto di vista Fortnite è più che altro un simbolo che vale per qualsiasi videogioco online. Fortnite ha al momento oltre 120 milioni di giocatori registrati nel mondo e finora ha registrato profitti per oltre un miliardo di dollari.
Dipendenza da videogiochi
Che i videogiochi possano creare una dipendenza in senso patologico è un fatto recentemente riconosciuto anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, scelta che ha fatto immediatamente nascere un intenso dibattito sull'opportunità e la correttezza di tale affermazione.
Lo scorso luglio il professor Bernardo Paoli ci aveva spiegato che tutto sommato era una scelta sensata, un ragionevole aggiornamento delle linee guida dell'OMS. E che non per questo bisognava automaticamente pensare a una campagna contro i videogiochi: se qualcosa può dare dipendenza è opportuno fare attenzione, ma non significa appunto che quel qualcosa sia aprioristicamente un pericolo da evitare.
Poco dopo Ivan Ferrero, un altro psicologo, era tornato sull'argomento riguardo ai media moderni e al disturbo da deficit di attenzione; l'esperto intervistato da Tom's Hardware esprimeva la speranza di un maggior numero di studi e una maggiore quantità di dati - desiderio a cui risponde almeno in parte la ricerca di Divorce Online.
Detto questo, andrebbero visti i singoli divorzi, per comprendere se davvero si tratta di dipendenze patologiche o semplicemente di relazioni che non funzionavano per altre ragioni, alle quali si è aggiunto il fatto che uno dei due passava molto tempo a giocare - magari proprio per sfuggire a una convivenza che non era più piacevole. Avete qualche esperienza a riguardo?