Dovevo scrivere questo articolo parlando della situazione di Fortnite, della concorrenza ormai sempre più spietata, dei numeri in calo. Lo scopo era capire se anche il colosso di Epic Games si stesse avvicinando verso il viale del tramonto poiché, come per ogni gran successo, vi è sempre una conclusione. Quindi cominci a documentarti per trovare dati ufficiali, a calcolare stime e fare un po' di comparazioni, basandoti sulle statistiche e dunque sui fatti concreti. Poi succede però che Fortnite porta a casa un altro record; un altro risultato più che positivo.
Tutto nasce dall'iniziativa di utilizzare il gioco come piattaforma per ospitare artisti della scena internazionale. Non è la prima volta che l'IP di Epic Games diventa palcoscenico per la musica, ospitando personaggi di spicco. Lo aveva fatto già con Marshmello, a febbraio dello scorso anno, arrivando a ben 10 milioni di utenti collegati per seguire lo show. L'altra notte, però, i numeri sono esplosi nuovamente. Grazie alla performance del rapper statunitense, Travis Scott, sono stati registrati ben 12,3 milioni di utenti collegati su Fortnite, nonché un numero incalcolabile di persone che ha seguito tutto live su Twitch. Risultati impressionanti che dimostrano fondamentalmente due cose:
Fortnite si rivela essere ancora una produzione imponente, capace di creare dei veri e propri eventi per tornare a far parlare di sé. Questo ci fa capire anche che l'interesse per il titolo di Epic Games è tuttora molto alto.
Considerando il periodo storico che stiamo vivendo, questo potrebbe essere un modo alternativo di fare spettacolo. Certo, non è la stessa cosa, eppure il gioco ha dimostrato comunque che non sia del tutto impossibile indurre iniziative del genere.
Già solamente dieci anni fa ‒ quando il gaming online era comunque ormai consolidato ‒ roba del genere era impensabile. Poi arriva Fortnite e sfrutta un MMO per dar vita a qualcosa di diverso e che nessuno si sarebbe mai sognato di ipotizzare anni or sono, facendoti ricredere nuovamente sugli infiniti strumenti del panorama videoludico. Anche questa è la forza di Epic Games; ha fatto centro due volte con questo tipo di iniziativa. Potrebbe essere definita come rivoluzionaria? Per certi versi è difficile dire di no. Seppur in forma diversa, questo potrebbe essere un nuovo strumento per i media, certamente da non sottovalutare.
Go to Astronomical
Astronomical è il nome del concerto virtuale tenuto da Travis Scott, presso la location Sabbie Sudate, sull'isola solitamente popolata dai cento contendenti atti a darsele di santa ragione finché non ne rimanga soltanto uno per ambire al famigerato titolo di vittoria reale. L'altra notte è stato però un luogo dove il videogioco ha incontrato qualcosa di diverso che, come dicevamo, ha totalizzato numeri da capogiro. Chi ha partecipato all'evento ha avuto anche modo di ottenere il deltaplano Ciclone Astroworld. Essendo replicato per il gioco, non mancano contenuti speciali come emote o costumi particolari dedicati all'artista.
Ci sono state persino diverse repliche, tanto per farvi capire la forte affluenza di questo evento, durante il quale Travis Scott ha addirittura avuto modo di presentare il suo ultimo singolo, The Scotts, disponibile ormai anche sulle piattaforme digitali come Apple Music, Spotify e affini, nonché sul canale YouTube VEVO dedicato all'artista.
La potremmo definire anche una vera e propria campagna marketing indotta dall'artista insieme a Epic Games, ed infatti ambo le parti avran goduto dei benefici dell'iniziativa. Potrebbe essere questo un nuovo modo per pubblicizzarsi e fare spettacolo? Chi può dirlo, ma cosa certa è che Fortnite ancora una volta ha dimostrato che tutto questo è possibile. Chi vi scrive non è affatto un sostenitore dell'IP di Epic, ed anzi prova pure un certo disgusto in generale per la produzione. Tuttavia bisogna saper riconoscere quelle che sono le potenzialità e tutti i traguardi raggiunti, e Fortnite è stato protagonista in molteplici occasioni.
Persino con un buco nero furono capaci di suscitare incredibile interesse, creando un vero e proprio evento che ha fatto parlare tanto di sé. Ci fu la curiosità da parte di tutti noi del settore e non; volevamo capire cosa diavolo fosse quel buco nero. Fortnite ha una potenza mediatica impressionante ed anche quando sembra che il rendimento sia in calo, basta dare il via ad eventi simili e subito ritorna ad essere un trend. Fortnite ci ha ricordato ulteriormente quanto possa essere potente il medium videoludico e quanto possa essere sfruttato per creare momenti di alto impatto (ricordate la marcia funebre su Final Fantasy XIV dedicata ad un fan del gioco?).
Questo potrebbe essere solo l'inizio. Magari in futuro vedremo ancora altri artisti su Fortnite, magari ancor più frequentemente. Non solo, però, poiché Fortnite potrebbe essere il punto di riferimento per spingere tutti gli altri a dar vita ad eventi del genere e soprattutto può essere anche fonte di incitamento per tutto il ramo artistico ad organizzare qualcosa in via digitale, visto che è uno dei settori più colpiti causa COVID-19, nonché il meno importante non essendo una vera e propria necessità nel concreto, sebbene tutti siam ben consci che noi tutti abbiamo anche bisogno degli spettacoli, essendo quel qualcosa in più che ci riempie dentro, facendoci passare una serata in maniera diversa e piacevole, magari in compagnia di una persona cara.
Vediamo come si evolverà il futuro, ma se il videogioco dovesse diventare anche un mezzo per fare show e creare una sorta di doppio sistema di intrattenimento, noi di certo non possiamo che esserne favorevoli. Finché verranno create nuove modalità di fruizione che possano appagare il pubblico è sempre tutto di guadagnato. E se questo possa essere d'auspicio per dar maggior valenza ad eventi in digitale, specie in questo momento storico molto particolare, tanto meglio.
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