Rainbow Six Siege si avvia verso una svolta epocale dopo dieci anni di resistenza. Mentre altri titoli competitivi hanno già abbracciato il modello free-to-play, il celebre sparatutto tattico di Ubisoft ha mantenuto fino ad oggi il suo status di gioco a pagamento. Ma le cose stanno per cambiare radicalmente: dal 10 giugno, con l'aggiornamento Rainbow Six Siege X, il gioco adotterà un approccio di "accesso gratuito", aprendo le porte a nuovi giocatori pur mantenendo alcune restrizioni strategiche.
La transizione di Siege verso un modello gratuito non sarà totale. Secondo quanto rivelato da Ubisoft, la maggior parte dei contenuti di gioco saranno accessibili gratuitamente, ma le modalità più competitive – Ranked e Siege Cup – rimarranno dietro un paywall. Una decisione che rappresenta un compromesso tra l'esigenza di ampliare la community e quella di proteggere l'esperienza dei veterani.
Durante un evento preview ad Atlanta, il game director Alex Karpazis ha spiegato le ragioni di questa scelta:
"Vogliamo che le persone invitino i loro amici a provare Siege, dando loro accesso alla maggior parte del gioco affinché capiscano cosa lo rende così speciale. Questo riduce le barriere all'ingresso, perché onestamente Siege dà il meglio quando ci giochi con gli amici".
L'evoluzione del mercato videoludico
Quando Rainbow Six Siege debuttò nel 2015, i giochi multiplayer a pagamento rappresentavano la norma e il concetto di "live service" non era ancora diffuso. È stato solo con l'avvento di Fortnite, seguito poi da Apex Legends e Warzone, che il modello free-to-play è diventato lo standard per gli sparatutto competitivi.
Diversi titoli lanciati prima di questa rivoluzione, come PUBG e Overwatch, hanno eventualmente adottato il modello gratuito per rimanere competitivi. Siege, al contrario, ha mantenuto il suo prezzo d'ingresso fino a oggi, rappresentando uno degli ultimi baluardi del modello a pagamento nel panorama degli sparatutto competitivi.
Già nel 2020, l'allora direttore Leroy Athanassoff aveva rivelato che molti nel team di sviluppo desideravano rendere Siege gratuito, ma c'era un ostacolo significativo: il rischio di facilitare la vita a cheater e smurf (giocatori esperti che creano nuovi account per competere contro principianti). Con l'accesso gratuito, tecnicamente creare account alternativi diventerà più semplice, ma Karpazis ritiene che mantenere le modalità competitive a pagamento bilancerà la situazione.
"Avere quella barriera per Ranked o Siege Cup significa che devi essere realmente impegnato nel gioco. Questo ci aiuta a filtrare gli smurf e ci permette di continuare a supportare l'aspetto più competitivo del gioco", ha spiegato Karpazis. "È, secondo noi, il meglio di entrambi i mondi: puoi attrarre nuovi giocatori ma anche avere uno spazio dove i veterani si sentono competitivi e dediti al gioco".
Una barriera già fragile
C'è tuttavia un dettaglio non trascurabile: nonostante Rainbow Six Siege abbia un prezzo di listino di 20 euro, acquistare una copia economica è estremamente facile. Solo nell'ultimo anno, il gioco è stato in offerta a meno di 10€ in dieci diverse occasioni. Al momento della stesura di questo articolo, era disponibile su Steam al minimo storico degli ultimi due anni: 4 euro.
Il gioco è così spesso scontato che c'è una discreta probabilità che molti l'abbiano acquistato anni fa dimenticandosene. Chiunque sia sufficientemente interessato a Siege da voler creare un account secondario può già farlo al prezzo di un caffè grande. La barriera economica, in altre parole, era già diventata più simbolica che effettiva.
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