Final Fantasy XVI: tutto quello che sappiamo sul gioco

Ormai manca sempre meno all'uscita di Final Fantasy XVI, è arrivato il momento di fare il punto della situazione.

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a cura di Patrizio Coccia

Final Fantasy XVI è sicuramente uno dei giochi più importanti in uscita di questo 2023, vista l’importanza e la fama del brand targato Square Enix. Dal suo primo annuncio ogni trailer è stato capace di aumentare l’hype dei fan e, in attesa di un inizio anno scoppiettante come promesso da Yoshida, è giusto fare il punto della situazione.

Cristalli, Eikon e vendetta

Il mondo di Final Fantasy XVI è governato dai Cristalli Madre, mastodontiche vette capaci di alimentare il sostentamento della popolazione attraverso il rilascio dell’etere. Tuttavia, la magia in un certo senso sta svanendo, sempre più civili si radunano sotto l’ombra protettrice dei Cristalli per cercare di usufruire di questo potere magico il più possibile.

Quanto detto rappresenta a tutti gli effetti un ritorno alle origini per la serie, visto e considerato che nell’ecosistema dell’universo di gioco i cristalli hanno sempre rappresentato una parte fondamentale dei racconti.

Ovviamente le prime città a prosperare sono proprio quelle che decidono di stabilirsi sotto i Cristalli Madre, i popoli nel corso del tempo hanno imparato a sfruttare l’etere non solo per garantire la propria ricchezza, ma anche per accrescere il potere mediante la capacità di lanciare incantesimi davvero potenti.

Il mondo di gioco in generale prende il nome di Valisthea, ed è una terra martoriata da secoli e secoli di guerre. I regni principali che hanno il controllo di alcuni territori sono principalmente sei: il Sacro Impero di Sanbreque, il Regno di Ferro, il Dominio Cristallino, la Repubblica Dhalmekiana, il Gran Ducato di Rosaria ed infine il Regno di Waloed.

Nonostante i conflitti e le relazioni politiche in bilico, sembra che una sorta di “pace” possa tenere in equilibrio la situazione, se non fosse per l’accrescere di un potente male che prende il nome di Piaga, capace non solo di far soffrire le popolazioni, ma anche di contrastare l’enorme potenza dei Cristalli Madre.

Questo stato di calma apparente sta per essere messo nuovamente a rischio, con la guerra ormai alle porte e popoli disperati alla ricerca di una soluzione.

Il protagonista che accompagnerà il giocatore durante tutta l’avventura si chiama Clive Rosefield, primogenito dell’arciduca di Rosaria. Si distingue per la sua abilità nell’arte della spada e, a soli 15 anni, riceve un incarico molto prestigioso e di assoluta importanza: diventare la guardia del corpo di suo fratello minore Joshua, erede dell’Eikon del fuoco Phoenix.

Il sito del gioco descrive Joshua come un bambino molto gentile e premuroso verso tutti (come si può vedere anche dai trailer), primo ammiratore di suo fratello Clive. Ai due si unisce anche una terza figura, tale Jill Warrick, ragazza originaria dei territori del Nord e adottata dalla famiglia Rosefield. La fanciulla è profondamente legata ad entrambi i fratelli, diventando nel giro di poco tempo una vera e propria amica.

Le sua importanza però non dovrebbe essere solo legata al tipo di relazione che la giovane ha con Clive, visto che dai trailer sembra evidente che Jill possa controllare l’Eikon di Shiva.

Come ovvio che sia, anche per i protagonisti la pace è destinata a non durare per sempre e, dopo un tragico evento, che molto probabilmente vedrà la dipartita prematura del giovane Joshua, la vita di Clive sarà inevitabilmente sconvolta portando il ragazzo sulla strada della vendetta, che sarà il tema principale della narrazione.

Ovviamente, oltre ai tre personaggi nominati fino ad ora, il titolo mette a disposizione un ventaglio di figure davvero interessanti. Spiccano i vari Dominant, ovvero le persone capaci di controllare il potere e la furia degli Eikon. Una delle prime ad essere presentata capace di utilizzare tale forza è Benedikta Harman, Dominant di Garuda.

La donna a quanto pare è una spia del regno di Waloed, esperta di sotterfugi e abile nelle relazioni personali. Inoltre sembra che abbia una relazione con Barnabas Tharmr, re di Waloed e Dominant di Odin. Questo sovrano viene descritto come freddo e calcolatore, un uomo che capace di prendersi il titolo di sovrano grazie alla sua forza funesta.

Il suo più grande merito è stato quello di fermare la rivolta degli uomini bestia, ottenendo così nuove leve per il suo esercito e accrescendo la potenza militare del regno.

Dion Lasage invece è il principe del Sacro Impero di Sanbreque, Dominant di Bahamut. L’uomo è capo del popolo dei Dragoons, ordine di cavalieri temuto e rispettato.

Come da tradizione di ogni Final Fantasy non può mancare certamente Cid. Il nome completo di questo personaggio è Cidolfus Telamon, non appartiene al regno di Valisthea ed è il Dominant di Ramuh. Arrivato come uno straniero, pian piano ha visto crescere dentro di sé il potere dell’Eikon.

Ha un passato come militare per l’esercito di Waloed, ma decise di allontanarsi da tutto creando una sorta di “ambasciata” in cui i Dominant avrebbero potuto sentirsi liberi di esprimersi, senza obblighi politici o militari.

Infine ci è stato presentato Hugo Kupka, Dominant di Titan. La figura si è fatta strada tra le gerarchie militari mettendosi in luce grazie alle sue capacità: partito come soldato semplice, anche e soprattutto grazie al potere dell’Eikon, è riuscito a diventare uno dei consiglieri più importanti della Repubblica Dhalmekiana.

Sebbene della storia effettiva sappiamo poco e niente, la morte di Joshua segnerà Clive. L’evento avrà ripercussioni che accompagneranno il giocatore nel corso dell’avventura,  che come spiegato dal team si svolgerà in un arco temporale che comprende diversi anni. Si passerà dunque da un’adolescente fino ad arrivare ad un giovane uomo di 30 anni.

Attack of Eikon

Grazie a Yoshida, Final Fantasy XVI sembra abbia recuperato alcuni aspetti, come le evocazioni, che per i fan erano fondamentali, ma la faticosa messa in scena su schermo di queste immense creature non hanno mai permesso ai team di sviluppo di potergli ritagliare il giusto spazio.

In Final Fantasy XV le evocazioni erano molto situazionali e prevedevano un solo grande attacco, in Final Fantasy VII Remake, invece, la gestione era per certi versi più completa, dato che potevamo impartire ordini e comandi. Tuttavia, nonostante un netto miglioramento di questo aspetto, la loro fruizione era legata a specifici momenti di gioco, cosa che ne limitava molto l’utilizzo.

Al momento gli Eikon che sono stati presentati sono Phoenix, Ifrit, Garuda, Titan, Ramuh, Odin, Shiva e Bahamut, ma non è da escludere assolutamente qualche altra bella sorpresa, soprattutto se prendiamo come riferimento il quadro mostrato nella sala del trono del Sacro Impero di Sanbreque.

I Dominant possono sfruttare appieno la forza degli Eikon trasformandosi in creature capaci di distruggere città ed annientare eserciti con una facilità disarmante, ma il potere di questi esseri può essere anche utilizzato in una sorta di forma ibrida, permettendo al possessore di fruire di alcune capacità speciali.

Dai trailer si vede chiaramente come Clive possa utilizzare il potere dei diversi Eikon, facendo materializzare su di lui alcune parti del corpo di queste creature come artigli o ali. Questo elemento del protagonista è davvero curioso ed interessante, visto che allo stato attuale sembra essere l’unico in grado di incanalare dentro di sé il potere di più creature. Sempre secondo le parole del Director, il team si è impegnato a rendere unici i vari combattimenti con i Dominant.

Ad esempio, come visto nel trailer Dominio, nella battaglia tra Ifrit e Phenix, si vede chiaramente la barra della vita delle due creature posta negli angoli in alto dello schermo. Inoltre, come visto nell’ultimo filmato Vendetta, in questo tipo di sessioni il giocatore controllerà un Eikon mentre combatterà contro altri suoi simili. Possiamo vedere, infatti, come lo scontro tra Garuda ed Ifrit sia gestito come fosse una sorta di picchiaduro.

Il tipo di battaglia e la scala della stessa sarà, in qualche modo, molto dinamica e cambierà in tempo reale senza transizioni di sorta, tutto in funzione a seconda dello scontro intrapreso.

Gli Eikon appariranno in varie situazioni e sotto diverse forme, non c’è un concept design che li racchiuda tutti. Alcuni Dominant poi vedranno Clive come un nemico spietato, altri saranno amichevoli e verranno volentieri in aiuto.

Addio ai turni

Sebbene alcuni aspetti del gameplay siano stati volutamente celati (probabilmente verranno evidenziati nei prossimi trailer che anticiperanno l’uscita del gioco), dalle immagini viste possiamo farci un’idea ben precisa su cosa ci aspetta.

Partiamo dall’inizio però, Final Fantasy XVI al contrario del suo predecessore non sarà open world, ma bensì open map. Cosa cambia dunque? Ci saranno diverse zone anche piuttosto grandi, che ci presenteranno man mano alcuni luoghi del mondo di gioco, così da farci vedere più aspetti possibili di Valisthea.

Creare un'unica mappa sarebbe stato complesso per la gestione della narrazione, dato che il team ci farà vivere Clive in diversi momenti della sua vita. Focalizzarsi sulla connettività delle aree e contestualizzare il tutto nella narrazione sarebbe stato un lavoro troppo complesso.

Invece, grazie alla soluzione scelta dalla software house, è stato più facile non solo caratterizzare al meglio tutte le zone, ma anche la gestione ed il racconto della storia stessa è risultato più fluido, almeno sempre secondo le parole dello studio.

Per quanto riguarda il cuore del gameplay, ovvero il sistema di combattimento, è noto che Final Fantasy XVI sarà un action puro. L’intera struttura del combat system è stata affidata a Ryota Suzuki, esperto che in passato ha lavorato anche a Devil May Cry 5, Dragon's Dogma e Marvel Vs. Capcom 2.

Ci saranno ovviamente elementi dei classici giochi di ruolo, ma come detto in precedenza questi ad ora non sono stati approfonditi. Sappiamo che Clive, nonostante venga accompagnato da un party di cui sicuramente faranno parte Jill ed il cane del protagonista, sarà l’unico personaggio giocabile.

Questa soluzione ricorda molto quella utilizzata in Final Fantasy XV, quindi ci aspettiamo che sarà permesso concatenare mosse e combo con gli altri compagni, oltre ad avere la possibilità di svilupparli singolarmente.

Non è neanche detto che lo stesso gruppo di personaggi accompagneranno Clive dall’inizio alla fine, possiamo tranquillamente aspettarci che il gioco proponga pian piano un ventaglio di situazioni diverse anche per differenziare l’esperienza dei combattimenti, un po’ come ha fatto Santa Monica con il nuovo God of War per intenderci (qui trovate la nostra recensione).

Non ci sembra una mancanza di rispetto affermare che, almeno da quanto visto, il sistema di combattimento per rapidità, abilità e combo ricorda quanto visto in Devil May Cry, se a questo aggiungiamo la varietà proposta dai poteri degli Eikon potremmo avere tra le mani uno dei sistemi di combattimento più stratificati della serie.

Il team ha inoltre confermato che i giocatori potranno scegliere il livello di difficoltà dell’avventura, così da avvicinare sia i neofiti del genere che le persone più navigate. Scordatevi quella sorda di modello ibrido di combattimento proposto in Final Fantasy VII Remake, visto che gli scontri saranno frenetici e non daranno respiro.

Final Fantasy XVI poi pesca anche altri elementi dal VII Remake, proponendo una meccanica di stordimento basata sui punti deboli dei nemici, ma anche tale aspetto sarà da approfondire in futuro visto che ad ora è stato appena accennato.

Conclusioni

Final Fantasy XVI rischia davvero di essere l’episodio della saga capace di far brillare di nuovo il brand dopo anni in cui la luce è effettivamente mancata. Personalmente sembra assurdo che una saga così longeva ed importante come questa non sia stata capace, giustamente, neanche di avvicinarsi alla tanto ambita statuina del GOTY da quando il premio è stato creato.

La sedicesima fantasia finale porta con sé questo tipo di ambizione, si percepisce a pieno l’amore che il team ha riposto nel progetto e la voglia di far tornare nell’olimpo videoludico una delle serie più amate nel mercato. Ai posteri però l’ardua sentenza, per fare i conti effettivi bisognerà aspettare inevitabilmente il 22 giugno del 2023.

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