Final Fantasy XV Pocket Edition HD
Sono stati necessari 10 lunghi anni per poter giocare a Final Fantasy XV. Un gioco che dal 2006 teneva col fiato sospeso ogni appassionato ma che sotto la supervisione di Hajime Tabata ha trovato la spinta necessaria per arrivare indenne fino al traguardo finale. Un progetto molto ampio nelle intenzioni che a distanza di due anni dalla pubblicazione continua a ricevere attenzioni e contenuti aggiuntivi a cui si è aggiunta di recente l'edizione Final Fantasy XV Pocket Edition HD per Switch che riprende l'esperienza per dispositivi mobile già pubblicata a febbraio del 2018.
La natura di Final Fantasy XV è sempre stata divisiva perché ha cercato di innovare lasciando la mano dai saldi appigli che rendevano la saga caratteristica per costruire un prodotto più orientato all'azione in un mondo open world. Un'operazione in parte riuscita che ha tuttavia prestato il fianco a critiche soprattutto sul fronte narrativo, diluito nella campagna principale e accompagnato da media diversi in un'ottica transmediale alla quale Square Enix non è però la prima volta che si approccia.
Un viaggio diretto, destinazione semplicità
La Final Fantasy XV Pocket Edition HD si pone quindi come una versione del gioco in miniatura per girare su dispositivi con hardware inferiore a PS4, Xbox One e PC e rinuncia non solo a una grafica più realistica ma anche all'open world e a tutta una serie di missioni secondarie e mini-giochi. Il titolo torna a una linearità molto semplificata in mappe dalle dimensioni ristrette, ma ciò permette di poter apprezzare la storia con una maggiore continuità grazie anche al taglia e cuci fatto per velocizzare e andare oltre le parti più tediose che potevano affliggere l'avventura "in formato esteso".
L'operazione di trasposizione riesce comunque ad ottenere un buon livello di fedeltà con l'originale. Ciò è soprattutto evidente nelle meccaniche di combattimento che nell'esecuzione, a differenza della versione mobile, non sono delegate al touch ma ai tasti dei Joycon. Noctis ha infatti mantenuto la sua abilità di effettuare proiezioni sia in attacco che strategiche per raggiungere i punti di controllo della mappa, da questa posizione può ancora una volta uccidere il nemico con un colpo e a catena tutti i presenti senza entrare in combat mode.
A sua disposizione ci saranno anche tipi diversi di armi tra cui ruotare, le potenti armi Ancestrali da trovare o sbloccare tramite obiettivi e la devastante abilità della Panoplia che saranno rese giocabili mano a mano che proseguirete nel viaggio.
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I propri compagni di squadra sono controllati dall'IA e proprio come era per FF XV le loro abilità possono essere attivate quando si presenta l'occasione giusta. Anche schivate e contrattacchi fanno parte delle misure in nostro possesso per volgere le sorti dello scontro a nostro favore, basterà infatti superare un piccolo Quick Time Event per determinare quale delle due azioni effettuerà Noctis. Gli scontri contro i nemici più importanti o i Siderei - le invocazioni - fanno un uso massiccio dei QTE, scelta sicuramente giustificata dall'essere nato su piattaforme mobile dove i controlli touch rendono più divertente l'approccio, invece su Switch il tutto avviene in modo un po' meccanico a mo' di button smashing.
Se avete già giocato Final Fantasy XV forse ricorderete di quanto erano poco memorabili da usare le magie. In questo adattamento per Switch è tutto semplificato: basterà assorbire l'elemento e si potrà usare in combattimento generando un'esplosione di grandi dimensioni senza la natura punitiva di restare colpiti nel raggio di azione della magia come nell'opera originale. È proprio l'eccessivo livellamento della difficoltà verso il basso che però rende gli scontri poco appaganti. Superato l'inebriamento iniziale della dinamicità dei combattimenti il gioco non offre grandi sfide.
Qualche intoppo per la strada
Lo stile estetico opta per una raffigurazione dei personaggi in formato "chibi" con proporzioni simili a quanto visto con Lann e Reyn di World of Final Fantasy e un'espressività però poco marcata più vicina ai personaggi di Theatrhythm Final Fantasy. Ne consegue che durante le cutscene, i volti dei protagonisti non accennano a un movimento facciale che possa rendere più suggestivo e vissuto il momento.
Come ogni Final Fantasy che si rispetti, anche FF XV ha i suoi momenti ad alto impatto emotivo che avrebbero maggiormente beneficiato di pose meno statiche. La rappresentazione dei luoghi su piccola scala riesce a trasportare in modo ottimale la sua versione madre puntando non tanto sulla qualità del dettaglio quanto nel ricreare le stesse architetture in modo da rendere del tutto riconoscibili i luoghi caratteristici della produzione.
Ci saremmo aspettati una maggior stabilità dal titolo, considerato che è spogliato delle sue caratteristiche più pesanti, ma si può incappare in qualche tentennamento dei frame tuttavia si tratta di un difetto che non ha avuto un impatto negativo e destabilizzante sul normale svolgimento dell'avventura.
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Final Fantasy XV Pocket Edition HD è per sua stessa natura una versione concepita per mantenere sì una certa fedeltà con il titolo originale, ma che si indirizza a chi non ha mai avuto modo di provare il gioco né nella sua forma completa né su smartphone. Si tratta di un titolo che non ha la pretesa di imporsi come il gioco di ruolo migliore presente su Switch quanto piuttosto ha il compito di rendere fruibile una storia nel modo più semplice e immediato possibile.
Gli scontri, che tutto sommato in FF XV erano stimolanti e capaci di farci dimenticare l'esistenza di Lightning Returns, sono resi in una forma che non incentiva l'approccio strategico risultando in un'occasione sfruttata a metà che poteva dare una marcia in più vista la buona trasposizione delle meccaniche.