Esper o non Esper, questo è il problema
Quindi ci sono voluti 23 anni perché la saga diventasse adulta, visto che il primo capitolo uscì nel lontano 1987. È evidente da subito che il sistema di combattimento si è evoluto molto bene durante questo lungo tempo: Square-Enix, in quest'ultimo capitolo, ha infatti creato un sistema ibrido che raccoglie il meglio degli episodi precedenti, con una miscela totalmente inedita, intelligente, semplice e profonda.
Tra gli aspetti più rilevanti, vale la pena di cominciare con con le classi dei personaggi, che qui non sono predefinite, seppure Square-Enix resti fedele al sistema di classi militari (Job). Il giocatore può scegliere qualsiasi ruolo per ciascun personaggio: l'Attaccante si concentra sugli attacchi fisici, e l'Occultista su quelli magici. La Sentinella attira gli attacchi nemici difendendosi come nessun altro sa fare, il Sinergista fornisce le pozioni di salute ai compagni di squadra, il Sabotatore infligge al nemico riduzioni e alterazioni delle caratteristiche. Il Terapeuta, infine, ripristina i punti ferita e gli status alterati della squadra.
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Il giocatore può contare su tre guerrieri alla volta sul campo di battaglia, e ciascuno di essi può ricoprire un ruolo diverso, oppure si può scegliere di duplicarli, a seconda delle necessità del momento.
Oltre ai ruoli troviamo il sistema di strategia, basata su comportamenti predefiniti dei personaggi, che possono essere cambiati in ogni momento durante i combattimenti. Per esempio, se una battaglia è troppo distruttiva per i due Occultisti e l'Attaccante che avete in campo, per rimettersi in sesto bisogna adottare un'altra strategia in modo da ottenere un Terapeuta, una Sentinella o un altro Attaccante, senza smettere di far danni all'avversario. Ci sono diverse strategie predefinite, ma come giocatori potete dare sfogo alla creatività , creando nuovi ruoli e introducendo una grande varietà . Bisogna quindi essere molto attenti durante i combattimenti per cambiare strategia al momento opportuno e sopratutto optare per una combinazione ottimale dei ruoli. Senza tutto ciò, ci rimetterete di sicuro la pelle.
Questo sistema è perfettamente reattivo e i nostri alleati si comportano alla perfezione adattandosi correttamente alla situazione. L'IA è senza difetti, con guerrieri che adattano i loro attacchi e comportamenti alle forze e alle debolezze del nemico. Infatti, come in Final Fantasy XII, il giocatore può controllare solo il leader della squadra che deve essere trattato bene altrimenti il KO è assicurato. Durante i combattimenti è possibile che i vostri due compagni di squadra muoiano, ma resusciteranno se la battaglia è vinta, dato che la vostra squadra si ritrova come nuova alla fine di ogni combattimento (punti ferita e status alterati sono ristabiliti).
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Si potrebbe credere che questo renda le cose troppo facili ma non è così. Square-Enix ha voluto rendere il gioco molto accessibile, e per questo limita il numero di oggetti utilizzabili. FF XIII ci offre combattimenti maratona contro boss giganti, e mostri super potenti dai Punti Vita infiniti. Il minimo errore ed è la fine.