Final Fantasy VII: il remake dice addio all'esclusività su PlayStation

Final Fantasy 7 Rebirth: Square non si lamenta delle vendite, ma ritiene impossibile mantenere l'esclusività su console PlayStation.

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a cura di Andrea Maiellano

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Square Enix sta riconsiderando la sua strategia in merito all'esclusività del remake di Final Fantasy VII. In una recente intervista a IGN Brazil, il director Yoshinori Kitase ha dichiarato che Final Fantasy 7 Remake, Rebirth e il futuro capitolo  non potranno più essere legati a una singola piattaforma, nonostante le vendite soddisfacenti.

Kitase ha spiegato che nell'attuale industria videoludica, con gli elevati costi di sviluppo per giochi di questa portata, rimanere legati a un'unica piattaforma è controproducente. Square Enix sembra intenzionata a superare il concetto di esclusive per raggiungere un pubblico più ampio.

"Non possiamo continuare a essere legati esclusivamente a un'unica piattaforma"

"Anche se siamo fiduciosi e lieti di raggiungere un certo livello di vendite, è chiaro che nell'epoca moderna dello sviluppo videoludico non possiamo continuare a essere legati esclusivamente a un'unica piattaforma", ha affermato Kitase. "Penso che dovremo offrire il gioco a quanti più giocatori possibile".

Questa dichiarazione si allinea con la nuova visione aziendale di Square Enix, emersa dopo l'arrivo del nuovo CEO Takashi Kiryu. L'azienda ha ripetutamente espresso la necessità di superare la strategia delle esclusive per ampliare il proprio pubblico potenziale.

Sebbene i dettagli precisi non siano ancora chiari, queste affermazioni suggeriscono che Final Fantasy 7 Parte 3 potrebbe essere rilasciato contemporaneamente su più piattaforme. È possibile ipotizzare un lancio simultaneo su PC e PlayStation, con potenziali versioni per Xbox e Nintendo Switch 2, se tecnicamente fattibile.

Questa mossa rappresenterebbe un significativo cambiamento rispetto alle precedenti strategie di Square Enix. Final Fantasy 7 Remake, Rebirth (che potete trovare su Amazon) e Final Fantasy 16, ad esempio, sono rimasti legati a accordi di esclusiva con PlayStation, i cui termini non sono mai stati resi pubblici.

La decisione di Square Enix di allargare la distribuzione dei suoi titoli di punta riflette una tendenza più ampia nell'industria dei videogiochi, dove le esclusive stanno diventando meno comuni a favore di una maggiore accessibilità multipiattaforma.

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