Annunciato nel corso di giugno 2022, Final Fantasy 7 Rebirth è la seconda parte del progetto Remake della storica IP di casa Square Enix. A differenza del primo episodio, pubblicato su PS4 e PS5, questa volta il secondo atto non vedrà la luce sulla "vecchia" console di casa Sony e i motivi sono sostanzialmente due. Ed entrambi, come era lecito aspettarsi, sono puramente tecnici.
A svelare il perché Final Fantasy 7 Rebirth non vedrà la luce su PS4 ci ha pensato Yoshinori Kitase, in una intervista con il magazine giapponese Gamer. Kitase, che nel team di sviluppo del Remake svolge il ruolo di producer, ha dichiarato che Square Enix ha deciso di saltare lo sviluppo per la console old gen di casa Sony per dei motivi puramente tecnici. "Il primo motivo per cui abbiamo deciso di pubblicare il gioco solo su PS5 riguarda i caricamenti. Le specifiche tecniche della console sono praticamente perfette per i viaggi nel mondo di gioco", le parole di Kitase dichiarate durante l'intervista.
Non solo i tempi di caricamento. Il gioco beneficerà anche di un maggiore impatto grafico, cosa impossibile in un hardware vecchio oramai di quasi dieci anni. Nonostante Sony stessa riesca a far girare al meglio anche i titoli più recenti, è chiaro che Square Enix non può permettersi un investimento tale come quello effettuato dal colosso nipponico per giochi come Horizon Forbidden West oppure il prossimo God of War Ragnarok per quanto riguarda l'ottimizzazione.
La seconda parte del Remake di Final Fantasy vedrà la luce solamente nell'inverno del 2023. Square Enix lancerà il gioco in esclusiva su PS5, ma con molta probabilità arriverà anche su PC, a distanza di qualche anno dopo il suo debutto sulla console Sony, esattamente come avvenuto per il primo capitolo, che è approdato su PC a distanza di una decina di mesi.