Figment 2: Creed Valley | Intervista - Dentro la mente di Bedtime Digital Games

La nostra intervista esclusiva a Bedtime Digital Games, il team dietro Figment 2: Creed Valley, la nuova iterazione in arrivo il 9 marzo 2023

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a cura di Nicholas Mercurio

Una mente da aprire e sviscerare, parecchi segreti da mettere alla luce e molto altro da comprendere per capire cosa si celi realmente nei meandri del subconscio. Figment 2: Creed Valley, sviluppato da Bedtime Digital Games, è un videogioco di cui vi ho parlato qualche giorno fa in una lunga anteprima che ha tratteggiato e approfondito il tema degli ideali, fondamentali per chiunque cerchi di realizzare un sogno, sperando di esaudirlo, augurandosi di arrivare al suo obiettivo, per poi poi fissarne un altro, un altro, e un altro ancora. Perché il cervello, da sempre, ragiona così, e non si può dargli alcun freno: mentre si ammoderna, scopre e assimila, intanto lavora e si aggiorna, modifica il suo comportamento e offre la possibilità di una nuova, potente ed essenziale visione capace di accogliere le novità, interfacciandosi in modo intimista con le particolarità della vita in ogni sua sfaccettatura.

Prendete Bedtime Digital Games, ad esempio. È un team nato sotto una stella che ha sorpreso e fatto sognare molti giocatori, perché li ha trasportati nei meandri della psiche umana, facendo loro conoscere tutte le sue particolarità, fra sogni sospesi negli incubi e un dormiveglia costante e insopportabile. Lo dicevo qualche giorno fa, in effetti: una condizione del genere, che colpisce improvvisamente e in modo brutale, è sintomo di situazioni collaterali che si comprendono solo dopo parecchio tempo, inseguendo aspirazioni che potrebbero condurre su strade lastricate da enormi insuccessi, cosparsi di tristezza, ansia e soprattutto panico a non finire.

Nel primo Figment, pubblicato nel 2017, quanto avveniva era inevitabile e imprevedibile, e molto spesso le emozioni non si riuscivano a controllare, poiché ognuna di esse si focalizzava per trasmettere ai giocatori nuovi stimoli e molte altre sensazioni. Classico, direte voi, ma in una storia di questo genere, che ti trasporta in un mondo fantastico sospeso fra sogno, incubo e tremende realtà, tutto appare come la summa di sacrifici fatti in passato per non provare più dolore e sofferenza. La mente, però, non ha pietà: a volte si perde nei meandri dei ricordi, con le sinapsi pronte a esplodere da un momento all’altro, pronte a disgregarsi e a frantumarsi. Gli incubi agiscono in un modo simile, perché si attaccano ai rimasugli dei ricordi più fragili e brutti, gli stessi che nessuno avverte finché non si palesano in tutta la loro prepotenza, concentrati soltanto a disarmare chi li rivive.

Bedtime Digital Games, fondato nel 2014, ha iniziato la sua avventura con un gioco sconosciutissimo ma apprezzato dai giocatori, giunto alla ribalta proprio dopo la pubblicazione del primo Figment. Il tema del primo prodotto degli sviluppatori danesi, inoltre, era alquanto analogo a quello della loro prima opera, e la traduzione letterale dall’inglese all’italiano non lascia spazio a molte altre interpretazioni: tornare a letto. Tornare a letto, sì, ma per fare cosa? Sognare? No, viaggiare con la fantasia, vivere momenti esaltanti, scappare dalla realtà e conoscere lati di sé da condividere con poche persone. Negli ultimi giorni, complice un invito imperdibile, ho avuto l’opportunità di parlare con Bedtime Games in modo approfondito su Figment 2: Creed Valley, in uscita il prossimo 9 marzo su tutte le piattaforme. Lo ammetto, è stata una conversazione stimolante, lunga e circostanziata sotto ogni aspetto, e ha dato modo di approfondire meglio cosa si cela effettivamente dietro la nuova produzione del team danese.

Alla scoperta di Figment 2: Creed Valley

GameDivision: Buongiorno, ragazzi! Siamo felicissimi di poter parlare con voi di Figment 2: Creed Valley. Come sono stati questi anni di sviluppo? In che modo l’eredità del primo Figment, oltre al suo successo, vi ha migliorato?

Bedtime Digital Games: Dato che stiamo entrando nell’ultima parte di un periodo di sviluppo durato cinque anni, possiamo affermare con certezza che, come squadra, siamo incredibilmente entusiasti. E siamo anche un po’ ansiosi, perché tra un paio di settimane il gioco sarà nelle mani dei giocatori. Nel complesso, direi che è catartico vedere la luce alla fine del tunnel ormai a portata di mano. Il primo Figment è ancora e ora abbiamo più persone a lavorare al progetto. È bello vedere come gli anni di esperienza combinati stiano spingendo Figment 2: Creed Valley a nuovi livelli.

GameDivision: Cos’è per voi la musica? Nella descrizione di Figment 2: Creed Valley questo aspetto viene spesso sottolineato. Durante il suo sviluppo e il vostro viaggio nel panorama, quali band vi hanno influenzato?

Bedtime Digital Games: La musica è sicuramente una parte importante del gioco e della sua creazione. È una parte di cui siamo stati sempre consapevoli durante l’intero processo di sviluppo ed è fondamentale per il gioco, un vero e proprio DNA. Per ogni sua meccanica o un oggetto creato, ci siamo chiesti come avrebbe potuto contribuire la colonna sonora: abbiamo suoni di tromba che l’accompagnano e persino ponti con i tasti del pianoforte in cui passarci sopra. Molte band e vari compositori hanno influenzato la colonna sonora con mentre cercavamo di mescolare più generi possibile, senza ovviamente perdere l’identità del nostro videogioco. Per citarne alcuni: Tom Waits, Phoebe Bridgers, Pig Destroyers, Bob Dylan, Kaizers Orchestra, Tomas Dvorak, Analogik, Gareth Coker e Wormrot.

GameDivision: Cosa sono gli incubi per voi?

Bedtime Digital Games: Gli incubi di Figment sono manifestazioni fisiche delle paure e delle ansie che affrontiamo. Anziché essere concetti ambigui e in perpetua evoluzione, sono entità.

GameDivision: Il panorama indipendente, ormai in continua espansione, sta sempre più proponendo nuove produzioni. Figment 2: Creed Valley è sicuramente uno dei più interessanti del 2023. Cosa intendete ottenere?

Bedtime Digital Games: Vogliamo essere in grado di raccontare una storia commovente, fornendo allo stesso tempo intrattenimento. L’obiettivo è trovare l’equilibro fra argomenti delicati, gameplay e narrazione colorata.

GameDivision: Che tipo di personaggio è Dusty?

Bedtime Digital Games: Dusty è il Coraggio della Mente. Da quando esiste la Mente, Dusty è cresciuto con essa in tandem per rappresentare diversi modi di affrontare le comuni paure dell’umanità. Che sia attraverso l’accettazione, il confronto una qualsiasi via di mezzo.

GameDivision: E poi c’è anche Piper, che è possibile usare in modalità cooperativa. Sarà fondamentale nel corso dell’esperienza?

Bedtime Digital Games: La modalità cooperativa è facoltativa, per cui non ci sono risultate o trame che rendono obbligatorio giocare con qualcun altro. La funzione derivava dai messaggi dei genitori che intendevano giocarci con i figli e da fratelli che giocavano insieme. Volevamo assicurarci di offrire un’esperienza più interattiva alle persone che intendono condividere i videogiochi come un’esperienza combinata.

GameDivision: Come sono stati strutturati gli enigmi nell’ambientazione di Figment 2: Creed Valley? E quali parti della Mente verranno mostrate durante l’esperienza?

Bedtime Digital Games: La parte principale della mente che verrà esplorata è Creed Valley, ovvero il posto in cui si formano gli ideali e le convinzioni. È un luogo abitato dalle Opinioni, ovvero piccole creature con cui il giocatore può interagire. Si può passare dallo stadio di mentale aperta e chiusa a seconda delle situazioni, premendo gli interruttori di prospettiva, cambiando l’aspetto e le reazioni del mondo circostante. La maggior parte degli enigmi di Figment 2: Creed Valley sono costruiti attorno al cambiamento tra l’essere in modalità aperta e chiusa, e come le Opinioni reagiscano quando si trovano in queste circostanze.

GameDivision: Questa è una domanda molto importante. Com’è stato sviluppare Figment 2: Creed Valley? Quali argomenti toccherà? Che valore darete alle emozioni? È innegabile: le premesse sono ottime.

Bedtime Digital Games: Figment 2: Creed Valley è un’esperienza di apprendimento, come lo è di fatto ogni gioco. Sono cinque anni di gioia e di esplorazione, ma anche di difficoltà e alternative sul cammino per superare i proverbiali blocchi stradali. In questo videogioco, esploriamo dunque Creed Valley, basato sulla parte amigdale del cervello, dove si forma l’insieme di morale ed etica. Esploriamo come le emozioni e i ricordi creino le fondamenta di chi siamo e di come interagiamo con il mondo.

Un sogno (da cui non voglio risvegliarmi) che splende di luce propria

In concomitanza con l’intervista, ho passato del tempo con Figment 2: Creed Valley, giocando per tre ore alla demo disponibile sullo store Nintendo, in maniera tale da capire al meglio tutti i dettagli raccontati dal team. Bedtime Digital Games, infatti, racconta il suo nuovo videogioco in maniera coinvolgente e appassionante, trasmettendo ogni emozione e sensazione con intelligenza. Proporre un’avventura di questo calibro, dopo aver ottenuto un notevole successo con un’ottima prima iterazione, è in realtà un grosso rischio, specie se cavalca lo stesso contesto ma propone tante nuove ambientazioni da scoprire. Tuttavia, quanto ho provato con mano mi ha stupito grandemente, soprattutto perché viene fuori ciò che Bedtime Digital Games mi ha raccontato in questi giorni, e che si rafforza maggiormente grazie a un approccio sano che il team ha scelto per confezionare una produzione caratteristica e ricca di tante tematiche.

Quando si parla di creatività, dire qualcosa di sbagliato è inevitabile. Io penso, invece, che Bedtime Digital Games abbia dimostrato di conoscere molto bene il suo videogioco. Sono pur sempre cinque anni, un tempo che corrisponde per qualcuno a una vera e propria era geologica, specie per chi pretende videogiochi nuovi e innovativi a ogni uscita. Come però il mercato sottolinea, anche in modo alquanto evidente e pretestuoso, è complesso ottenere qualcosa di significativo in un arco temporale particolarmente breve. Figment 2: Creed Valley, al contrario, si colloca fra quei videogiochi che, oltre a raccontare una storia, offre una struttura di gioco ben implementata e a fuoco. Sebbene sia ancora tutta da capire la sua profondità ludica, c’è da dire che il team danese sta seguendo un percorso fatto di grandi sfide per aggiornare un sistema ottimamente collaudato e funzionante, che ha sorpreso e intrattenuto un notevole numero di giocatori.

La mia prova, eseguita su Nintendo Switch Oled, è stata assolutamente gradevole. Al suo interno, ho vissuto un rapido scontro contro un suino arrabbiato che ha cercato di uccidermi rapidamente, usando metodi particolarmente brutali. Me ne sono sbarazzato usando l’ambientazione e le varie lampadine sparse per il level design del gioco, che è al momento alquanto caratteristico e gradevole. Sono scappato, ho usato rapidi attacchi e mi sono difeso, per poi concentrarmi ad attivare i vari lampioni per cancellare una strana nebbia oscura che, a quanto pare, si ramifica nei momenti complessi, solidificandosi e divenendo sempre più potente.

Quando la magia è nei sogni di chi vive

Dopo le parole del team e la mia rapida prova sul gioco, è innegabile che la cura riposta nei confronti di Figment 2: Creed Valley da parte di Bedtime Digital Games sia encomiabile e da seguire con attenzione, soprattutto nei giorni a seguire, magari giocando la precedente iterazione per capire la filosofia di uno studio di sviluppo che meriterebbe ancora maggiore considerazione. Mancano ormai meno di tre settimane, un tempo relativamente breve che può permettere al team di prepararsi a dovere per l’occasione, che sono sicuro sarà imperdibile e memorabile per chiunque segua i videogiochi indipendenti e ne rimane ancora affascinato.

I sogni sono desideri, d’altronde, e la parte della mente dedicata agli ideali è occupata da sentimenti diversificati ed etici sempre differenti ma d’impatto, che potrebbero trasportare il giocatore in una realtà diversa, capace di stupire e lasciare sgomenti. È quel tipo di sogno irrefrenabile, necessario e sano, lo stesso che ha condotto Alice nel Paese delle Meraviglie. Per me non resta che inseguire il Bianconiglio e perdermi in quel sogno, ancora una volta.

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