Figment 2: Creed Valley | Anteprima - Quando la magia è negli incubi di chi sogna

Abbiamo esplorato un trailer in esclusiva solo per GameDivision per saperne di più su Figment 2: Creed Valley, in arrivo prossimamente

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a cura di Nicholas Mercurio

Il dormiveglia, secondo il dizionario di lingua italiana, è una condizione incerta tra l’essere addormentato e sveglio, quando qualcuno è sospeso fra il sogno e la realtà, come in un limbo dal quale non riesce a sfuggire. Accade a tutti, soprattutto a chi è stanco ma non riesce a prendere sonno, e a chi è stressato, agitato e preoccupato. Uno stato insopportabile, che tutti hanno vissuto almeno una volta nella vita, e che in tanti provano ogni notte, non riuscendo a chiudere occhio.

Quando però qualcuno si addormenta, quanto gli può accadere è imprevedibile, perché i sogni così come gli incubi sono brutali e ben più taglienti di qualunque ricordo buono o cattivo che possa farsi largo nella sua mente. È questa, infatti, la premessa di Figment 2: Creed Valley, la nuova iterazione del team danese Bedtime Games, che di sogni e incubi ne sa qualcosa, tanto da essersi ormai specializzato in ciò che frastaglia il velo della realtà e del sogno. Celebre per l’acclamato Figment, pubblicato il 22 settembre del 2017, lo studio con sede ad Aalborg in Danimarca è pronto per mostrare un mondo che può nascere soltanto da una mente contorta, dominata dall’ansia e da incubi sferzanti quanto una frusta sulla pelle o un bastone in nocciole sulle nocche, assestato su di esse per impartire una punizione che non si può in assoluto dimenticare.

Figment, al tempo, fu un’opera che cercò di raccontare al giocatore il coraggio, l’audacia e la sicurezza che si possono trovare negli angoli più felici della propria mente, attraverso un approccio più allegro e gioviale, accompagnato da brani iconici e sensazionali, composti da Stoj Snak, un giovane cantautore della Danimarca che ha ottenuto un enorme successo in patria, avvalendosi la stima di grandi nomi della musica scandinava. Figment 2: Creed Valley, tuttavia, segue un altro tipo di stile, che già dai primi trailer di gioco erano visibili che sintetizzare con tre semplici parole: panico, follia e oscurità.

Perché è vero, non esistono solo i lati chiari ma specialmente quelli oscuri, dominati da orribili ricordi fatti di ansie, terrore e perdita, di mondi infranti e sogni mai realizzati. Se nel primo Figment si scopriva la bellezza al tempo di musica tirata direttamente fuori dall’immaginario di Disney Pixar, Figment 2: Creed Valley abbraccia uno stile più malinconico ma sempre efficace, che abbiamo avuto modo di analizzare attentamente negli ultimi tre giorni. In esclusiva per GameDivision e Tom’s Hardware Italia, invitati proprio dal team a visionare un trailer di lancio di imminente pubblicazione, ho avuto modo di dare un’occhiata al prossimo videogioco del team, in uscita su tutte le piattaforme il prossimo 9 marzo 2023. Annunciato per la prima volta il 14 dicembre 2021, questo fantasioso videogioco indipendente aveva attirato le attenzioni grazie ai suoi colori cupi, ben diversi da quelli colorati e accoglienti in cui dimorano i pensieri positivi, vissuti nel suo predecessore. In questo nuovo lato della mente, dunque, si esplorano quei filamenti che legano le sinapsi ai ricordi più truci e truculenti della vita di ogni uomo, sostenuti da scelte discutibili e momenti sconfortanti.

È una nuova sede degli incubi: nascono, crescono e si moltiplicano a perdita d’occhio. Diventano affilati come una spada, onnipresenti come la morte e perfidi come la fine di tutto. Questo non è un luogo per te, per me e neppure per chi è debole di cuore, perché niente, come disse Joker in Batman: Arkham Origins, è più crudele dei ricordi. Se nel precedente trailer di Figment 2: Creed Valley gli sviluppatori mostravano una pioggia incessante che picchiettava in un lago al cui centro c’era un’isoletta, in quello che ho visto le ambientazioni, il contesto e l’approccio si sono susseguiti. Ma procediamo con ordine, dalle premesse di un racconto a tinte buie che promette tanta esaltazione e una storia di fede, dove a nascere sono gli ideali di chiunque sogni una vita memorabile.

Un mondo da tutto da vivere

Torna il protagonista principale di Figment, Dusty, anche stavolta in forma smagliante e pronto a dare il meglio di sé sull’isola di Creed Valley, un luogo all’apparenza ostile ma magnifico, tirato fuori dalle fantasie più vivaci nonché tenebrose del team danese. Potrebbe ricordare, infatti, molte opere letterarie, specie i capolavori della letteratura fantastica come La Città degli Spettri di V.E Schwab, o Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carol, il celeberrimo autore britannico che lo studio di sviluppo ha usato come enorme e fondamentale fonte d’ispirazione.

Dusty, per chi non lo conoscesse, è un abitante del cervello che sogna un mondo di grandi e simpatiche avventure, ed è chiamato da tutti con il nome di “Coraggio della mente”, un titolo che si è assicurato proprio grazie alla sua precedente avventura assieme a Piper, una strana creaturina volante che, in passato, ha salvato il protagonista in diverse occasioni. Nel precedente capitolo, infatti, si erano conosciuti in maniera rocambolesca e imprevedibile, partendo per la loro missione nei frastagliati patemi della mente umana con l’obiettivo di salvarla e preservarla in maniera definitiva dagli incubi che portano a dimenticare le cose belle vissute nel corso della propria esistenza terrena. La mente, per l’appunto, è un posto imprevedibile in cui dimorano le ansie e le paure che ognuno vive sulla propria pelle.

Anche se è un paragone azzardato, la mente deve essere protetta e curata con attenzione, proprio per impedire che affondi a tal punto da essere irrecuperabile. La missione di Dusty, infatti, lo spingerà ben lontano dalla sua casa e dalle sue sicurezze, in un mondo sconosciuto dove saranno gli ideali a perdurare nel tempo. Cos’è, però, un ideale. Alcuni la chiamerebbero “Ambizione”, altri gli darebbero un significato semplice ed essenziale come “Sogno”, mentre qualcuno lo sintetizzerebbe come “Aspirazione”. L’ideale, tuttavia, rappresenta chi qualcuno intende essere e spera di diventare, pur non avendo la certezza di esserlo realmente, né se lo diventerà mai. È una parte della mente che il team ha scelto per raccontare cosa significhi guadagnare la fiducia nella persona più complessa in assoluta: noi stessi. Immaginate un mondo dominato da pallide pareti che, in un modo o nell’altro, racchiudono solo tanta negatività e rassegnazione.

Figment 2: Creed Valley vuole migliorare il predecessore

È proprio quell’universo da cui proviene quello che sembra l’antagonista principale dell’opera, una sorta di creatura provvista di due facce vestita da pagliaccio, che saltella e si dimena da una parte all’altra armata di magie e strani incantesimi, fatture e molteplici illusioni. Quella degli ideali, d’altronde, è una parte della mente delicata: lì dimorano le incertezze, le insicurezze e i sogni vivi e pulsanti. Uno spiritello simile che vive di dispetti potrebbe essere il nemico perfetto per Dusty e Piper, che si ritroverebbero ad affrontare qualcuno privo di scrupoli e con il solo desiderio di mettere i bastoni fra le ruote a chiunque cerchi di fermarlo. Esploreranno, inoltre, due stati della mente unici nel loro genere: la mente aperte e quella chiusa, entrambe condizioni da capire nel corso dell'esperienza di gioco.

Considerando gli incubi e le mostruosità che sarebbe capace di generare, non potrebbe in effetti esserci nemico peggiore da affrontare in un contesto del genere, soprattutto all’interno di una parte della mente così delicata, imprevedibile e brutale. Dusty e Piper, però, sono due amici che possono contare l’uno sull’altro e sono convinti che niente può essere più spaventoso dell’ignoto, se non appunto un nemico che sembra tutto fuorché stabile ed equilibrato. Come potrebbe essere altrimenti, d’altronde? La parte della mente che Dusty e Piper esploreranno, oltre a essere piena zeppa di segreti, sarà anche inospitale e ricca di tesori da scoprire, nemici da sconfiggere e puzzle ambientali da risolvere. E per non farsi mancare nulla, ci sarà anche una colonna sonora che accompagnerà i due eroe in giro per l’intera area mentale dedicata agli ideali.

Una domanda che mi pongo, dopo aver esaminato il trailer negli ultimi due giorni, è una sola: con quali ideali dovranno interfacciarsi i protagonisti all’interno dell’esperienza? Ce ne saranno parecchi da affrontare, così come gli incubi che da essi fuoriusciranno, pronti a fare la loro comparsa dai meandri più oscuri e ottenebrati della mente. Il contesto di Figment II: Creed Valley, oltre a essere interessante, potrebbe offrire una maggiore cura all’intero spessore narrativo dell’esperienza, che ora va solo esplorato.

Figment fu apprezzato soprattutto per i suoi enigmi ambientali, le composizioni e il loro ruolo all’interno della struttura di gioco. Bedtime Games intende replicare il medesimo approccio stilistico e migliorare il ritmo di gioco, servendosi delle qualità ottime che solo uno studio così talentuoso è capace di offrire. Una visuale isometrica in stile Death’s Door, un sistema di combattimento semplice e tanta, tantissima esplorazione dell’ambiente circostante: sono i tre punti cardine dell’esperienza si uniscono con lo scopo di creare una linea precisa e coinvolgente, che non vedo l’ora di scoprire nella sua interezza.

Nonostante sia ancora tutto da capire, è proprio il sistema di combattimento ad avermi attirato, rafforzato maggiormente dalle musiche, che si dimostreranno fondamentali per procedere all’interno del gioco in maniera totale e peculiare, poiché proietterà il giocatore in un mondo fantasioso che attende solo di essere scoperto. Il trailer, inoltre, è stato curato da Menhir FX, degli abilissimi programmatori 3D che hanno lavorato in passato con le più grande aziende di videogiochi al mondo e sviluppato dei piccoli videogiochi indipendenti che non conoscevo affatto. “Ho sempre sognato di avere un’introduzione animata per introdurre le persone al mondo che abbiamo creato e mostrare la sua musicalità”, afferma Hans Haave, aggiungendo inoltre “Simon e il suo team sono stati essenziali per la nostra spinta finale per far conoscere Figment II: Creed Valley al mondo intero. La loro competenza e gentilezza hanno reso il compito di realizzazione del trailer una gioia. Sono davvero entusiasta di vedere cosa ne penseranno i fan del franchise di Figment”.

Considerando che manca solo un mese al lancio effettivo del gioco, queste sono parole confortanti da leggere, perché arrivano da bocche interne a Bedtime Games che hanno seguito il progetto del nuovo capitolo dal suo primo modello poligonale. Una sicurezza simile può dimostrarsi un'arma fondamentale, specie quando si parla di una seconda iterazione che ha tutte le carte in regola per sorprendere e lasciare il segno.

Cosa aspettarsi?

Il ritorno del franchise di Figment, dopo quasi sette anni dall’ultima pubblicazione, segna un ritorno assolutamente gradito fra le fila dei giochi da attendere con molte aspettative. Quanto si configura, inoltre, è un’opera che potrebbe dimostrarsi migliore del suo predecessore sotto ogni punto di vista, soprattutto sul lato narrativo e ludico.

Attendere, perciò, è inevitabile: ci sono incubi da affrontare, situazioni complesse da risolvere, momenti delicati da sistemare e, infine, un sacco di nuovi amici e nemici che vi attendono. Cosa si potrebbe desiderare di più? Forse proprio dormire. Se si riesce, ovvio.

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