L'onda di chiusure che sta travolgendo l'industria videoludica colpisce anche Monolith Productions, celebre software house dietro a titoli iconici come F.E.A.R. e la serie Shadow of Mordor. Mentre Warner Bros. continua la sua ristrutturazione aziendale tagliando studi di sviluppo, GOG ha deciso di rispondere in modo concreto, anticipando l'inserimento di F.E.A.R. Platinum nel suo Programma di Preservazione. Questo gesto, più che simbolico, rappresenta un tentativo di salvaguardare l'eredità digitale di uno studio che ha segnato profondamente la storia dei videogiochi horror e d'azione degli ultimi vent'anni.
Il Programma di Preservazione di GOG non è una semplice operazione commerciale, ma un'iniziativa culturale che mira a garantire la sopravvivenza di opere digitali significative. Nato dalla necessità di contrastare la fragilità della conservazione videoludica, il programma si impegna a mantenere accessibili titoli che altrimenti rischierebbero di scomparire, indipendentemente dal supporto ufficiale delle case produttrici.
Tra i giochi già inseriti nella collezione figurano autentici pilastri della cultura videoludica come i primi due capitoli di Warcraft, l'originale Resident Evil, Dino Crisis e la serie Fallout. L'aggiunta di F.E.A.R. Platinum - che include il gioco base e le sue espansioni - era già prevista, ma è stata accelerata proprio in risposta alla chiusura di Monolith.
GOG ha inoltre annunciato che altri "titoli iconici di Monolith" entreranno presto a far parte dell'iniziativa, promettendo ulteriori novità sul Programma di Preservazione già per domani. Tra i candidati più probabili figurano l'FPS cult Blood, l'apprezzato The Operative: No One Lives Forever e i due sequel di F.E.A.R.
La chiusura di Monolith Productions si inserisce in un contesto allarmante per l'intero settore. Warner Bros. ha contemporaneamente chiuso anche Player First Games, lo studio dietro al picchiaduro crossover MultiVersus, e Warner Bros. San Diego, specializzato in titoli mobile. Il progetto del videogioco di Wonder Woman, in sviluppo presso Monolith, è stato definitivamente cancellato.
Questi licenziamenti seguono una preoccupante sequenza di chiusure che negli ultimi mesi ha coinvolto diverse realtà: lo studio di Seattle di NetEase dedicato a Marvel Rivals, Midnight Society (ex-studio di Dr. Disrespect) e diversi team di Ubisoft. Una crisi che colpisce tanto i piccoli sviluppatori quanto i colossi del settore, mettendo in discussione la sostenibilità dell'attuale modello produttivo.
Fondato nel 1994, Monolith Productions ha costruito la sua reputazione grazie a una straordinaria capacità di innovare e sperimentare. F.E.A.R., rilasciato nel 2005, ha rivoluzionato il genere degli sparatutto in prima persona, combinando intelligenza artificiale avanzata con atmosfere horror ispirate al cinema giapponese.
Negli anni più recenti, lo studio aveva trovato nuova linfa vitale con la serie Middle-earth, il cui primo capitolo Shadow of Mordor è già incluso nel Programma di Preservazione di GOG, mentre Shadow of War è ancora in attesa di essere aggiunto. Il sistema "Nemesis", introdotto in questi giochi, rappresenta una delle più importanti innovazioni nel campo del gameplay emergente degli ultimi anni.
F.E.A.R. Platinum è disponibile da subito sulla piattaforma GOG, offrendo ai giocatori l'opportunità di rivisitare o scoprire per la prima volta questo capolavoro dell'horror in prima persona. Acquistare il titolo non rappresenta solo un modo per godersi un'esperienza videoludica di qualità, ma anche un gesto concreto per sostenere gli sforzi di preservazione digitale.
In un'epoca in cui la distribuzione digitale ha reso paradossalmente più fragile la conservazione dei videogiochi, iniziative come il Programma di Preservazione assumono un valore culturale che trascende il semplice aspetto commerciale. La chiusura di Monolith ci ricorda quanto sia importante custodire la memoria videoludica, proteggendo opere che altrimenti rischierebbero di svanire nel nulla digitale.