Farming Simulator 25 | Recensione
La nostra recensione di Farming Simulator 25, la nuova edizione del titolo farming simulator sviluppato da GIANTS Software.
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a cura di Lorenzo Quadrini
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A distanza di un anno e mezzo dal precedente titolo della saga, ritorna il videogioco preferito da tutti i (numerosi) appassionati di macchine agricole e simulazioni di colture: Farming Simulator 25.
Avviso subito i nostri lettori che, per questa recensione, ritengo fondamentale riflettere maggiormente sul franchise Farming Simulator, piuttosto che dilungarmi in una descrizione abbastanza ripetitiva delle features del gioco le quali sono sostanzialmente un more of the same di quanto già visto in precedenza (con qualche ottimo miglioramento).
Solito caro Farming Simulator
Il titolo parte in maniera standard, con il protagonista - già dalle scorse edizioni completamente personalizzabile, ma per questo Farming Simulator 25 si è visto un ulteriore passo in avanti in termini di dettaglio ed accuratezza di abiti e caratteristiche facciali - che riceve in eredità la fattoria del nonno. Il vecchietto è fortunatamente ancora in vita e si prodigherà in consigli non troppo utili, soprattutto per i neofiti della serie.
Il tutorial è decisamente scarno, ma non lo ritengo un problema insormontabile: la guida scritta messa a disposizione dagli sviluppatori è abbastanza completa, e la community sempre pronta a dispensare ottime indicazioni. Vi avviso subito però: iniziare il gioco da zero è una sfida complessa.
Lo scopo del videogame è lapalissiano: coltivare semenze ed allevare bestiame, nell’ottica di generare profitto per acquistare macchinari più performanti ed espandere la propria fattoria. Arrivare al punto in cui la propria attività risulti in attivo non è però semplice come il concetto alla base: Farming Simulator 25 mantiene un approccio rigidamente simulativo, costringendoci a seguire pattern dettagliati per ogni singolo tipo di pianta coltivata.
Arare un campo, prepararlo per la semina, fertilizzarlo, trebbiare il prodotto e poi raccoglierne i relativi frutti rappresenta uno standard a cui corrispondono però macchinari diversi, approcci stagionali diversi nonché numerose variabili. In tal senso ho notato il primo vero passo in avanti del titolo, grazie a nuove interazioni atmosferiche - tra cui i danni per la pioggia troppo abbondante - che impattano in maniera molto più profonda la strategia adottata dal contadino videoludico.
Alle novità meteorologiche ed a qualche contenuto più ampio in termini di possibilità di coltivazione, si affianca il solito grande impeccabile lavoro sui macchinari agricoli. Centinaia di mezzi, accurati fino al millimetro e capaci di fare la gioia di ogni vero appassionato. Lo ripeto, sono tanti e li capisco perfettamente: l’agricoltura pesante è uno dei più grandi traguardi dell’umanità, capace di riuscire a creare quel necessario connubio tra natura e scienza fondamentale per raggiungere lo scopo di ottenere il massimo risultato in termini di prodotto (e quindi di sostentamento per la società). In tal senso è altrettanto affascinante la capacità di Farming Simulator 25 di far comprendere al giocatore tutta la complessa filiera dell’agricoltura circolare, ampliando ancora di più la stratificazione del gameplay.
Luci e ombre tecniche
Sono rimasto invece molto più deluso dal fronte delle novità in materia di intelligenza artificiale e gestione. Infatti, se forse non ci si può aspettare molto dall’ennesimo rilascio del gioco calcistico di turno (ed anche questo retropensiero non è del tutto esatto), ritengo la saga di Farming Simulator pronta per un balzo in avanti più percettibile. D’altronde, la serie è già piena zeppa di mod molto interessanti, che introducono approcci più ruolistici, elementi gestionali di rilievo (come la possibilità di indirizzare gli aiutanti IA in maniera da lavorare i campi nel dettaglio ed in modalità multitasking) fino ad una maggiore compenetrazione del sistema economico.
Tutto questo ancora non si vede in Farming Simulator 25, che al contrario arranca con i propri aiutanti NPC. Per chiedere il loro supporto bisogna comunque impostare il macchinario e lasciarlo sul campo desiderato, per poi spostarsi fisicamente di mezzo. Che dire, è un sistema vetusto, soprattutto in un gioco ormai talmente denso di contenuti da impedire un approccio sempre diretto alle attività agricole.
Tecnicamente ho riscontrato, in controtendenza all’edizione scorsa, alcune ombre. Premetto che il motore grafico ha ricevuto una bella “pompata”, grazie ad una migliore implementazione delle luci di gioco e ad un potenziamento evidente della resa dei dettagli, sia ambientali che dei personaggi. Le mappe rimangono dei piccoli gioiellini, capaci come sono di immergere istantaneamente il videogiocatore nel mood bucolico della produzione.
Allo stesso modo, però, Farming Simulator 25 soffre di problemi di stuttering e lag non indifferenti, nonché di generali cali di framerate. Fenomeni che durano pochi secondi, ma che non sono rari e che possono inficiare l’esperienza (soprattutto a fronte di un esborso oramai in linea con le grandi produzioni). Sono comunque abbastanza sicuro che questi problemi tecnici verranno risolti con delle patch successive, essendo Giants molto precisa da questo punto di vista.
Voto Recensione di Farming Simulator 25
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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Motore grafico migliorato
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Ottima introduzione di nuovi agenti atmosferici
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Solito gameplay affidabile
Contro
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Solito gameplay affidabile
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Aiutanti IA ancora traballanti
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Cali di framerate sgradevoli
Commento
Informazioni sul prodotto
Farming Simulator 25