Immagine di Falcon Age VR Recensione, la caccia con il Falco in VR
Videogioco

Falcon Age VR Recensione, la caccia con il Falco in VR

A dispetto di qualche buona idea e alcune premesse interessanti, Falcon Age patisce fortemente l’assenza di personalità e strutturazione del suo progetto: storyline poco sviluppata, superficialità delle ambientazioni e interazioni limitate penalizzano il gameplay e non danno modo alla VR di dare alcun valore aggiunto. Tuttavia, la buona gestione delle meccaniche legate al Falco e la sua centralità nel gameplay sottolineano la giusta scelta nell’esplorare nuova strade di gameplay.

Avatar di Michelangelo De Cesare

a cura di Michelangelo De Cesare

Un pianeta devastato da spietati colonizzatori, un popolo reso succube dai suoi oppressori e una sola speranza rimasta, riaccendere i fuochi di un’antica tradizione che lega l’uomo e natura per salvare ciò che resta di un mondo in rovina.Con questa interessante premessa Falcon Age, titolo sviluppato dai ragazzi di Outerloop Games, ha fatto il suo debutto in esclusiva su Playstion 4 e Ps Vr: vestendo i panni di Ara cominciamo l’avventura dietro le sbarre di una prigione, tenuti sotto chiave dalla forza robot che l’Outer Ring Company utilizza per tenere sotto scacco il pianeta e suoi abitanti durante la colonizzazione. Questi non sono altro che spietati invasori, disposti a tutto pur di ottenere le risorse minerarie locali e il totale controllo del pianeta.Grazie a un prologo tanto rapido quanto essenziale il nostro personaggio entra in sintonia con un piccolo falco rimasto anch’egli solo: l’unione con il cucciolo di rapace ci consente di fuggire dalla prigionia e di iniziare il percorso che ci condurrà verso la ribellione, fra esplorazione, sopravvivenza e scontri con i bot avversari sfruttando il legame con il nostro Falco.

Professione falconiere

Giocabile sia con il Dualschock4 che con i controller di movimento Ps Move, l’action-adventure del team americano getta le fondamenta del suo gameplay e della sua narrazione nel rapporto fra la ragazza e il fiero animale: nella cultura della tribù di Ara la caccia con il Falco è infatti una tradizione rituale ricca di importanza e significati, seppur ormai quasi dimenticata. Ripristinarne i fasti diventa così il mezzo con cui la giovane affronta gli invasori ostili nella sua avventura. Ciò si riflette direttamente sul gameplay di Falcon Age mettendo il volatile al centro del gioco: passando dalla caccia alla selvaggina e dalla raccolta di oggetti inaccessibili ad Ara fino ad arrivare al completamento di piccole azioni contestuali, legate a dei puzzle ambientali o agli scontri con i nemici. Il Falco riveste un ruolo primario in tutte le situazioni di gioco: grazie a un comando dedicato si possono indicare obbiettivi da colpire piuttosto che tornare da noi per dargli delle cure o delle semplici carezze; utilizzando degli appositi macchinari collocati nelle zone di interesse della mappa è anche possibile cucinare frutta e carne raccolte durante la caccia per creare cibo per il nostro compagno alato, necessario per rigenerarne la salute o dargli dei power-up temporanei.Le caratteristiche delle “pappe” che è possibile preparare sono determinate dalla combinazione degli ingredienti usati, con diverse ricette disponibili da raccogliere durante l’esplorazione della mappa di gioco. Facendo ciò è anche possibile trovare ed equipaggiare il nostro predatore con corazze, oggetti decorativi e altri più specifici per risolvere particolare situazioni, come un sonar per mine antiuomo.

Il contributo di Ara al gameplay, invece, risulta decisamente più piatto: oltre che impartire comandi e interagire con il suo Falco, la giovane protagonista nostra alter-ego può sfruttare una sorta di manganello elettrificato per interagire con alcune strutture in sequenze molto semplici e affrontare i robot avversari con degli attacchi stordenti o corpo a corpo, usando il Falco come diversivo o per rendere accessibili i punti deboli degli oppositori; quest’ultimi non brillano per varietà e nemmeno per una caratterizzazione particolarmente approfondita. Lo stesso si può dire anche degli scenari e delle situazioni che fanno da sfondo alle gesta di Ara e del suo Falco, oltre che dei personaggi con cui entrano in contatto.

Poco dopo aver iniziato l’avventura e aver portato a termine le prime missioni, si viene investiti da un senso di deja-vu fin troppo marcato a causa di un’ambientazione rocciosa poca varia e decisamente vuota nel suo complesso. A tale contesto si unisce anche la ripetitività delle brevi e poco articolate fasi di gioco fra un obbiettivo e l’altro, riassumibili nello spostamento – avanti e indietro - fra diversi luoghi per conquistare avamposti nemici e liberare la mappa seguendo i punti di interesse indicati sulla bussola di volta in volta.

Nonostante si possa viaggiare nella mappa con discreta libertà portando avanti i compiti secondari legati ad alcuni PNG, o per cimentarsi con alcuni mini-giochi, l’ambiente di gioco risulta comunque fin troppo sterile e non riesce a incuriosire. Pur contando su una realizzazione tecnica tutto sommato discreta, il titolo Outerloop scivola sul fronte del coinvolgimento anche se affrontato in VR: indossando il caschetto per la realtà virtuale e impugnando i controller Move è infatti ancora più immediata la percezione di assenza di dettagli e di interazioni concrete nell’ambientazione.

La resa dei conti con Falcon Age ci consegna dunque un titolo spurio, in cui risaltano le sole meccaniche legate alla falconeria. Il resto dell’impianto di gioco, invece, appare fin troppo lineare e privo di quella strutturazione e personalità indispensabile affinché il giocatore possa ricordare Ara e il suo fidato Falco anche dopo le 3-4 ore necessarie a portare a compimento la loro storia.

Voto Recensione di Falcon Age VR - PS4


6.3

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Premessa narrativa interessante

  • La gestione del Falco è centrale nel gameplay

  • Le meccaniche legate alla falconeria funzionano

Contro

  • Si avverte una generale mancanza di caratterizzazione del mondo di gioco

  • Ambientazioni scarne e ridotte all’osso

  • Obbiettivo ripetitivi e poco articolati delle missioni

Commento

A dispetto di qualche buona idea e alcune premesse interessanti, Falcon Age patisce fortemente l’assenza di personalità e strutturazione del suo progetto: la storyline poco sviluppata fa il paio con la generale mancanza di profondità del mondo di gioco e a farne le spese è il coinvolgimento generale; la superficialità delle ambientazioni e le interazioni limitate penalizzano il gameplay e non danno modo alla VR di dare alcun valore aggiunto, sottolineando invece i contenuti scarni e fin troppo lineari dell’avventura.Tuttavia, la buona gestione delle meccaniche legate al Falco e la sua centralità nel gameplay sottolineano la giusta scelta di Outerloop Games nell’esplorare nuova strade di gameplay, consentendo a Falcon Age di attestarsi su una sufficienza piena in attesa di progetti più maturi.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Falcon Age VR - PS4

Falcon Age VR - PS4

Leggi altri articoli