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Fairy Tail 2 | Recensione di un RPG che poteva fare di più

Fairy Tail 2 è un RPG dalle meccaniche interessanti che si scontrano però con dei combattimenti alla lunga molto ripetitivi.

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a cura di Martina Fargnoli

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Fairy Tail non ha bisogno di grandi presentazioni: lo shōnen fantasy di Hiro Mashima è molto apprezzato in tutto il mondo con le sue oltre 72 milioni di copie vendute. Nonostante una certa semplicità nelle soluzioni proposte e una ripetitività di fondo nel gestire scontri e conflitti affidandosi al "potere dell'amicizia", il suo cast di personaggi è così variegato da risultare sempre interessante ed è quasi impossibile non affezionarsi e provare le stesse emozioni che vivono i personaggi su schermo o tra le pagine di carta.

Sul fronte dei videogiochi, l'uscita più significativa è stata l'RPG a turni sviluppato da Gust e pubblicato da Koei Tecmo nel 2020. Un gioco tutto sommato nella media, con una filosofia di design un po' datata, ma capace comunque di regalare ai fan un'esperienza coinvolgente fatta di concatenazioni di magie e potentissimi effetti una volta sbloccato tutto il proprio potenziale. Il suo seguito diretto, Fairy Tail 2, segue comunque questa linea ma risulta meno rigido grazie al lavoro di revisione sul combat system che strizza più l'occhio all'azione senza però del tutto abbandonare i tempi di attesa tra un attacco e l'altro come se si disponesse di una barra ATB che scandisce il momento per attaccare.

La forza è nell’amicizia

Eseguendo attacchi normali in sequenza, il cui numero massimo è determinato dai potenziamenti sbloccati sullo skill tree, si accumulano SP che possono essere spesi per eseguire degli attacchi speciali. Ogni abilità ha un costo e concatenare più volte la stessa abilità porterà a spendere maggiori quantità di SP, ma l'attacco risulterà potenziato. Le azioni possono essere concatenate tra loro nel modo in cui si preferisce fintanto che si hanno SP.

Più si attacca, più cresce il “Fairy Rank” per quello specifico combattimento, più aumenta il numero di SP a disposizione. Ciò attiva un circolo virtuoso per il quale si ha l'impressione di avere più dinamismo negli scontri rispetto al passato, visto che più si è coinvolti nel vivo dell'azione e più si possono scatenare devastanti attacchi che non lasciano fiato al nemico.

Per mantenere l'approccio tattico che i turni del precedente gioco conferivano, Gust ha scelto però di dotare i nemici essenzialmente di una barra chiamata "break gauge" e di una barra dell'energia vitale, entrambe da andare a colpire eseguendo colpi nello stile più vantaggioso, sfruttando inoltre debolezze elementali o applicando buff e debuff. Tra i tipi di skill sono essenziali proprio gli attacchi di tipo "break" che si concentrano sull'andare ad esaurire le varie tacche che possono comporre la "break gauge" del nemico.

Più il nemico sarà forte, più numerose sono le varie tacche da dover azzerare. Ogni tacca azzerata permette di eseguire un "Link attack" insieme a uno dei due personaggi attivi nel party. Questi attacchi possono conferire dei boost o applicare degli effetti di stato. Il gioco incoraggia ad esplorare le combinazioni possibili, spingendo a cambiare spesso membri del party per attivare un effetto al posto di un altro.

Una volta distrutte tutte le tacche che compongono la break gauge, il nemico entrerà in stato di break: non potrà muoversi e il danno inflitto sarà maggiore aprendo così una finestra dove poter massimizzare il danno con i giusti attacchi. Non appena scatta lo stato di break, è possibile eseguire un "Unison Raid". Simile a quanto visto con i link attack, basterà scegliere il personaggio che ci accompagnerà in un attacco devastante che ci permetterà anche di ottenere un miglioramento delle statistiche come può ad esempio essere l'aumento dei danni critici. Più il giocatore esegue in sequenza gli attacchi migliori, più viene premiato dal gioco e velocizza i tempi di superamento dello scontro.

Sulla carta sono dei sistemi interessanti perché stimolano costantemente ad agire per sfruttare le debolezze nemiche o per creare momenti in cui il nemico è esposto a un maggiore danno, inoltre sono tematicamente coerenti con la filosofia alla base di Fairy Tail in cui sono i legami, l'amicizia e le relazioni con i personaggi a donare la forza in grado di superare anche gli scontri più insormontabili, tuttavia anche giocando a difficoltà elevate sono stati veramente rari i casi in cui il gioco ci ha messo in difficoltà e ci ha richiesto di ragionare in modo approfondito sulla miglior squadra di attacco da sfruttare.

Anche senza stare troppo a ragionare e facendoci semplicemente guidare dal flow del combattimento ci siamo liberati delle minacce con semplicità. Quello del bilanciamento tra il proprio livello di potere e la difficoltà degli scontri era un problema presente anche nel capitolo precedente. Nel momento in cui si sbloccano gli attacchi più avanzati e si ha il supporto dei personaggi più forti è facile puntare a quelli per cavarsela nella stragrande maggioranza delle situazioni.

Dove invece va assolutamente scelta la giusta squadra e la giusta sequenza di attacchi è quando il nemico è in procinto di caricare un colpo potentissimo. Colpendolo con gli attacchi corrispondenti all'icona indicata nell’interfaccia si impedirà il suo prossimo attacco. Il design dei combattimenti purtroppo non offre moltissima varietà da questo punto di vista dato che saranno praticamente tutti strutturati nello stesso modo. Pur affrontando numerosi boss unici dotati di attacchi peculiari, l'andamento degli scontri si basa tutto sul mandare il nemico in stato di break ed impedire che possa attaccare cambiando al volo la composizione del team per contrastare l'attacco in arrivo.

Idee interessanti ma scontri ripetitivi

Alla lunga gli scontri possono diventare ripetitivi, soprattutto se consideriamo che l'arco narrativo proposto in Fairy Tail 2 riprende il capitolo finale legato alla Saga dell'Impero Alvarez e i numerosi scontri con gli Spriggan 12. È una parte narrativa dove culminano le battaglie più intense e dove Natsu e compagni affrontano le minacce più pericolose. Se conoscete Fairy Tail, saprete che uno degli aspetti amati e odiati allo stesso tempo è il fatto che i "buoni" in un modo o nell'altro, con vari escamotage, trovano sempre il modo di cavarsela e che ogni sacrificio non è quasi mai definitivo. È il gioco stesso a portare a combattere gli stessi nemici più e più volte durante lo svolgersi degli eventi.

Nemici che sono già stati sconfitti trovano il modo di ritornare "in vita", mentre gli scontri più impegnativi sono stati strutturati addirittura in 3 fasi in cui i boss riprendono completamente vita e difese per una nuova, tediosa, fase di combattimento che si svolge praticamente come la precedente salvo per l’uso di nuovi attacchi o abilità. Certo, per i fan di Fairy Tail potersi misurare con maghi potentissimi come God Serena, Irene Belserion o Larcade Dragonil è già di per sé coinvolgente, inoltre le animazioni dei personaggi e degli attacchi rimangono una delle cose migliori del titolo con esplosioni a tutto schermo e momenti di pura potenza ben evidenziati per sottolinearne l’importanza.

Per i fan degli RPG, invece, il titolo avrebbe potuto offrire degli scontri un po’ più vari, dove sfruttare in modo ancora più profondo tutti i sistemi di gioco progettati e un bilanciamento migliore per una sfida più equilibrata. C'è da dire che qualunque sia il vostro livello, il titolo vi permetterà comunque di apprezzarne l’evoluzione: ci sono infatti anche funzionalità semplificate per godersi semplicemente la storia, o per delegare la crescita dei personaggi e delle loro skill a un automatismo che investe punti e risorse al posto vostro.

Il Regno di Fiore

Non abbiamo trattato dettagli sulla storia per evitare spoiler di ogni tipo, soprattutto se vi avvicinate a Fairy Tail adesso o se lo conoscete da poco. Avvicinarsi partendo praticamente dalla fine non è qualcosa che vi consiglieremmo; tuttavia, nel gioco è presente un compendio di alcuni degli eventi, personaggi e momenti salienti trattati che può darvi una mano a comprendere il mondo e la storia di Fairy Tail 2, anche se riteniamo che sia davvero difficile riuscire a seguire il filo degli eventi senza già un po’ di conoscenza dei temi affrontati.

Al termine dell’avventura principale si sbloccano anche dei capitoli bonus che con la loro dose massiccia di fan service e il classico umorismo che caratterizza la serie si lasciano giocare comunque piacevolmente e che nascondono anche qualche sorpresa che non vogliamo in nessun modo rivelarvi. A parte questi nuovi contenuti originali rispetto all’arco narrativo affrontato in Fairy Tail 2, ci sono anche molte storie dei personaggi da scoprire.

Dopo aver sbloccato un numero specifico di abilità per un determinato personaggio sarà possibile accedere alla sua storia dai falò disseminati nelle varie aree della mappa di gioco. Queste sono anche occasioni per spezzare un po’ il ritmo serrato dei numerosi scontri e per esplorare il cuore della serie: le relazioni tra i personaggi. Non sono delle vere e proprie quest ma dei dialoghi da leggere come approfondimento.

Le attività secondarie in Fairy Tail 2, del resto, si limitano per lo più ad attività triviali come raccogliere e consegnare oggetti, scovare collezionabili, ricercare materiali utili per potenziare i personaggi, affrontare i boss delle varie aree disponibili nella mappa del mondo ed esplorare ogni angolo per ripulire al 100% il titolo se siete dei completisti. Insomma, non aspettatevi una ricchezza di contenuti strabiliante, ma comunque un solido titolo per i fan della serie che in circa 20 ore di gioco si può completare nei suoi aspetti principali.

Voto Recensione di Fairy Tail 2


6.5

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Concatenare gli attacchi è più fluido e soddisfacente

  • Numerose combinazioni per sfruttare un ampio roster di personaggi

  • Animazioni degli attacchi visivamente molto potenti

Contro

  • Scontri eccessivamente ripetitivi

  • Quest secondarie banali

  • Il colpo d’occhio è un po’ arretrato

Commento

Fairy Tail 2 è un gioco più dinamico del capitolo precedente, con maggiori scontri più serrati, ma senza stravolgere la formula che rimane comunque molto vicina ai combattimenti a turni più ragionati che all’action vero e proprio. Il sistema di combattimento offre molti spunti e coglie bene lo spirito della serie, ma la ripetitività degli scontri e la mancanza di una vera sfida possono annoiare nel lungo periodo. Fairy Tail 2 è un titolo nel complesso valido per i fan accaniti della serie che vogliono giocare nei panni di potentissimi maghi e sfruttare tutte le sinergie tra i personaggi, ma che potrebbe lasciare insoddisfatti i giocatori di RPG alla ricerca di un'esperienza più profonda e varia. 

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